il Presidente Donald Trump rivelerà presenza aliena e ufo, illustrazione digitale di fantasia fatta con ausilio dell IA

Trump sarà il Presidente della rivelazione sugli UFO?

Donald Trump è stato eletto 47esimo Presidente degli Stati Uniti d’America. Il suo ritorno alla Casa Bianca potrà avere una ripercussione sulla divulgazione pubblica riguardo agli UFO (più recentemente noti come UAP)? Forse sì, per una serie di ragioni che vedremo in questo articolo. Durante la campagna elettorale appena conclusa Trump ha manifestato una certa apertura nel discutere l’argomento Ufo. Alle domande dei giornalisti ha fatto riferimento alle testimonianze di piloti di jet che gli hanno personalmente raccontato avvistamenti straordinari. Tra le sue promesse elettorali, aveva esplicitamente detto che se eletto avrebbe reso pubblici nuovi filmati sugli UFO.

I più critici sosterranno che se il Presidente Trump ha parlato pubblicamente di Ufo l’ha fatto soltanto per propaganda e tendenza alla spettacolarizzazione: una delle tante manifestazioni del “personaggio Trump”. Tuttavia, a noi interessa capire se effettivamente ci sia una maggiore propensione alla trasparenza sul tema Ufo da parte del 47esimo Presidente degli Stati Uniti.

In che misura possiamo aspettarci che la prossima amministrazione americana – il secondo mandato del Presidente Donald Trump – potrà essere decisiva per la rivelazione sugli ufo, la cosiddetta “disclosure” sulla presenza aliena o comunque non-umana sulla Terra?

Perché è fuori di dubbio che gli ufo (o uap) sono oggetti realmente presenti sul nostro pianeta, riconosciuti come tali da governi e istituzioni, e che proprio gli apparati amministrativi ma anche gli scienziati sono presi alla sprovvista dal fenomeno: sia per l’aspetto tecnologico in sé, dato che gli uap superano le capacità dei mezzi di produzione umana, sia per il problema di come comunicare e rendere pubbliche le informazioni su di essi.

Il primo mandato Trump (2017-2021): un rinnovato interesse verso gli Ufo

Andiamo con ordine. Il primo mandato di Donald Trump, quando ha ricoperto la carica di 45esimo Presidente USA, si è svolto tra il 2017 e il 2021 (per la precisione tra il 20 gennaio 2017 e il 20 gennaio 2021). In quel periodo la discussione pubblica sugli Ufo ha avuto un significativo rilancio, anzi possiamo dire che è proprio in quel periodo che il mondo ha scoperto dell’esistenza di programmi segreti del Pentagono di indagine sugli ufo / uap, e di avvistamenti numerosi da parte dei piloti della marina americana.

È infatti del dicembre 2017 il reportage del New York Times riguardante i misteriosi oggetti incontrati dai piloti militari della marina lungo le coste est e ovest degli Stati Uniti. Contestualmente al reportage, sono stati rilasciati (o meglio sono stati divulgati, e poi confermati come veridici dal Pentagono) i video in bianco e nero di alcuni ufo, filmati con le telecamere a infrarossi degli aerei: almeno tre oggetti volanti che ad oggi rimangono ufficialmente non identificati (i video denominati Tic Tac, Gimbal, Go fast).

Trump durante quel suo primo mandato non si è mai esposto troppo sull’argomento. La stampa, che in quel periodo anche con un certo imbarazzo si trovava a dover maneggiare il tema ufologico, occasionalmente gli ha chiesto la sua opinione in merito. Ma lui ha sempre preferito prendere le distanze, dicendo all’incirca che “non era il suo argomento” o che “lui non era tipo da crederci”.

Tuttavia, non ha mai rifiutato di essere possibilista, non escludendo nulla, e ha sempre mostrato – come naturale conseguenza del suo patriottismo – un grande riguardo per i piloti e il personale militare. Questo più di ogni altra cosa gli ha garantito un profilo moderato sull’argomento.

Ecco le sue affermazioni in quel periodo, per la precisione nel giugno 2019 (le riprendiamo dal sito di ABCNews), quando gli veniva chiesto un parere proprio riguardo agli avvistamenti di ufo visti dai piloti:

«Penso che sia probabilmente … voglio che pensino qualsiasi cosa pensino. Dicono, e ho visto, e ho letto, e ho sentito. E ho avuto un resoconto molto breve al riguardo. Ma la gente dice di vedere gli UFO. Ci credo? Non particolarmente», ha detto Trump. Alla domanda se pensasse che sarebbe stato informato di un’eventuale presenza di vita extraterrestre, il presidente ha risposto: «Beh, penso che i miei grandi piloti lo saprebbero. I nostri grandi piloti lo saprebbero.» (Fonte: abc news, tradotto).

Qui l’originale in inglese americano:

«I think it’s probably — I want them to think whatever they think. They do say, and I’ve seen, and I’ve read, and I’ve heard. And I did have one very brief meeting on it. But people are saying they’re seeing UFOs. Do I believe it? Not particular,” Trump said. Asked if he thought he would know if there were a case of extraterrestrial life, the president replied, “Well, I think my great pilots would know. Our great pilots would know.» (Fonte: abc news)

Una posizione cauta, certamente, ma un punto di vista anche attento a rispettare l’opinione pubblica. Infatti, gli apparati governativi come Pentagono e affini hanno al contrario da sempre mostrato una certa contraddizione quando si tratta di ufo: in pubblico hanno sempre negato ogni cosa, ma di fatto si sono susseguiti nei decenni vari programmi di ricerca sugli uap, e innumerevoli sono i progetti esistenti e esistiti che sicuramente non verranno mai allo scoperto.

Se è fuori di dubbio che il Presidente Trump di allora sia stato informato (i cosiddetti “briefing” da parte dell’intelligence) almeno a grandi linee, sulla possibile presenza di intelligenze non umane sulla Terra, d’altra parte egli non ha voluto in quel periodo sbilanciarsi troppo, forse anche perché l’argomento si sarebbe facilmente rivolto contro di lui, avrebbe potuto prestare il fianco a detrattori e critici, dato l’aura di marginalità e fantasia che da sempre circonda l’ambito ufologico.

D’altra parte, pensiamo a un altro modo di gestire la faccenda degli ufo che si è rivelato controproducente: quello di Biden, che nel febbraio 2023, quando più oggetti non identificati hanno sorvolato a lungo il suolo americano, ha preferito il silenzio, seguito da una comunicazione tardiva e frammentaria. Una condotta che ha portato molto imbarazzo e un grande senso di vulnerabilità nella cittadinanza americana.

Uno di quegli oggetti si è poi rivelato essere un pallone sonda cinese. Degli altri (almeno 3), abbattuti sopra la regione dello Yukon e altre zone impervie del nord America, si è saputo pochissimo. Una foto rilasciata nelle scorse settimane di uno degli ufo abbattuto sullo Yukon, addirittura una copia di una fotocopia, ha creato ancora più dubbi.

Le dichiarazioni dell’ex direttore dell’intelligence John Ratcliffe

Probabilmente una delle conferme più rilevanti sul coinvolgimento della prima amministrazione Trump riguardo agli ufo ci è giunta dall’ex direttore dell’intelligence, John Ratcliffe, che ha svolto il suo incarico tra il 2020 e il 2021, dunque nell’ultima parte del mandato del tycoon.

Ratcliffe, durante un’intervista del 2021 all’emittente Fox News, era stato interpellato per un commento sul rapporto del Pentagono sugli ufo che sarebbe stato divulgato di lì a poco, nel giugno del 2021.

In quel periodo Ratcliffe era già ex direttore, essendo finito il mandato Trump. L’intervistatrice Maria Bartiromo gli domandò nello specifico, in qualità di capo dell’intelligence con accesso a informazioni riservate, se «sono stati davvero avvistati oggetti volanti non identificati?».

L’ex direttore confermò che sì, ci sono stati diversi avvistamenti, e il rapporto del Pentagono di lì a poco avrebbe fornito alcune informazioni. Ma soprattutto disse che lui «avrebbe voluto rilasciare quelle informazioni in modo declassificato prima di lasciare l’ufficio» di direttore dell’intelligence, ma aggiunse che «non hanno fatto in tempo a divulgarle abbastanza velocemente in un formato che non fosse classificato».

«Ma francamente ci sono stati molti più avvistamenti di quanti siano stati resi pubblici», continuò Ratcliffe. «Parliamo di oggetti che sono stati visti da piloti o inquadrati da immagini satellitari che sinceramente intraprendevano manovre difficili da spiegare, movimenti difficili da replicare, non ne abbiamo le tecnologie per farlo, o velocità che superano la barriera del suono senza “sonic boom”. In breve, cose che osserviamo e che sono difficili da spiegare …».

Ha inoltre aggiunto che il loro sforzo è sempre di capire naturalmente se quei fenomeni sono riconducibili a fenomeni naturali, o a tecnologie di avversari, ma c’è un buon numero di casi in cui tali osservazioni non trovano una spiegazione ordinaria.

«Dove vengono osservati questi oggetti?» Ha chiesto l’intervistatrice.

«In tutto il mondo, sono osservazioni riscontrate in tutto il mondo. E da più sensori contemporaneamente» ha detto Ratcliffe.

Il Trump della campagna elettorale appena conclusa: più parole sugli ufo

Trump ha avuto il merito durante quest’ultima campagna elettorale di non sottrarsi ad alcun confronto e ad alcun invito, anche attraverso canali e formati apparentemente poco rilevanti, come possono essere podcast, interviste su Youtube, eccetera.

In realtà, è proprio lì, su internet e sui nuovi media, che si distribuisce una buona fetta del pubblico, americano e mondiale. Gli autori di podcast e i “giornalisti emergenti” o alternativi sono inoltre più propensi a trattare argomenti di confine, un po’ “fringe” come si dice in gergo, cioè scomodi per il loro ambito non ancora considerato scientifico.

Eppure gli Uap sono ormai una questione di sicurezza nazionale negli Usa, tanto più di recente è emerso il problema – attraverso alcuni articoli e dichiarazioni del Pentagono – , di presunti “droni” che hanno sorvolato indisturbati a lungo alcune basi militari sul suolo americano. Lo stesso Pentagono non ha idea di che tipo di oggetti si tratti, dunque parlare di droni è inappropriato e sarebbe meglio parlare a tutti gli effetti di oggetti non identificati con caratteristiche di volo non spiegabili (per esempio, quei “droni” erano capaci di rimanere per lunghissimo tempo in volo … ).

Dunque le domande sugli ufo / uap al candidato Trump avevano una loro pertinenza, non solo in quanto materia ufologica, ma anche riguardo ambiti più “terrestri” quali lo spionaggio internazionale e la supremazia tecnologica.

Negli ultimi mesi di campagna elettorale Trump aveva rivelato che quella sugli Ufo era proprio una delle domande che si sentiva rivolgere più spesso.

In un’intervista a Fox News ha raccontato di un’occasione in cui ha parlato con diversi piloti, incontrati alla Casa Bianca anni prima presumibilmente, che gli hanno descritto un incontro con un oggetto volante non identificato:

«Erano nello Studio Ovale, questi tre o quattro piloti, e questi non sono il tipo di persone che inventano storie. Hanno detto: “tutto quello che so, signore, è che c’era un oggetto rotondo che andava più veloce del mio F-22”, che è un aereo molto veloce.»

Durante una intervista a giugno 2024 con l’autore di podcast Logan Paul, Trump ha fatto commenti simili sulla possibile presenza aliena ed è tornato sulla storia dell’incontro con i piloti, dicendo: «Ho incontrato i piloti… non sono cospirazionisti, non sono pazzi, e mi raccontano storie su cose che hanno visto a cui non crederesti.»

L’intervistatore Logan Paul gli ha poi chiesto se ci fosse la possibilità che le informazioni sugli alieni gli fossero nascoste. Trump ha risposto: «Immagino di sì. Esiste il Deep State… È molto probabile che ci sia qualcosa. E perché non dovrebbe esserci? Guardi l’universo e vedi tutti i diversi pianeti e vedi… guarda, eccoci qui, un pianeta relativamente piccolo. Perché non dovrebbe esserci qualcosa, qualcuno?»

Stavolta perciò Trump nella campagna elettorale appena conclusa ha dimostrato un maggiore “coinvolgimento” in materia di Ufo. Pur rimanendo sempre su posizioni di cauto scetticismo, di possibilismo, ha più volte riferito con grade enfasi di aver parlato con gli straordinari piloti militari, elogiandone le qualità e le capacità; ha detto che questi bravissimi piloti, addestrati a riconoscere minacce e bersagli nel loro lavoro, gli hanno riferito stupefatti di aver incontrato oggetti con capacità superiori ai loro moderni aerei, e capaci di manovre inspiegabili.

Un’altra occasione dove Trump si è soffermato sul tema è stata anche l’intervista avuta con Joe Rogan, che dirige il podcast The Joe Rogan Experience.

Trump ha esplicitamente menzionato in quel frangente che «ci sono un sacco di informazioni sulla “gente che viene dallo spazio”» . Allora Rogan gli ha chiesto di più: «Quante cose le hanno detto al riguardo?» «Tante» («A lot») ha risposto Trump.

Donald Trump intervistato nel podcast di Joe Rogan, dove ha parlato dei segreti su Kennedy e sugli Ufo.

Ma quando l’intervistatore lo ha incalzato, Trump si è fermato dicendo che non poteva dire molto. Ed è tornato sulle frasi consuete: «Non sono mai stato un grande credente al riguardo, ma ho incontrato persone … Ho intervistato piloti di jet che mi hanno detto che hanno visto qualcosa … Grandi piloti, brave persone, che hanno detto abbiamo visto cose davvero strane, andavano 4 volte più veloci dei nostri f22, ed erano oggetti rotondi … Non è un grande interesse per me, ma è pur sempre un interesse … »

Ha aggiunto che se ci fosse stato lui, non avrebbe permesso che la Cina mandasse il pallone sonda spia. Ma dal tono di Trump e dalle sue affermazioni non sembra che creda che gli ufo visti dai piloti siano oggetti terrestri.

«Potrebbe essere. Ma ho intervistato 3 o 4 piloti … come ho detto persone bellissime e solide. E hanno detto: Signore, c’è qualcosa là fuori».

«Se eletto, pubblicherò filmati sugli UFO»

E infine, è stato lo stesso Trump che ha dichiarato, durante la campagna elettorale, al podcast di Lex Fridman il 3 settembre 2024, la sua promessa di impegnarsi per la divulgazione di nuove prove visive riguardanti gli ufo.

Lex Friedman infatti gli aveva domandato: «Tante persone sono interessate ai filmati degli Ufo. Lei sarebbe disposto a sollecitare il Pentagono a rilasciare più filmati, che la gente dice sono in loro possesso?».

«Oh sicuramente, lo farò, lo farei, mi piacerebbe farlo. Devo farlo» ha risposto Trump. «Mi hanno anche spinto su Kennedy, e ho rilasciato parecchie cose, ma ho avuto diverse persone che sono venute da me e mi hanno pregato di non farlo. Ma lo farò molto presto … Sì, nessun dubbio lo farò».

La comunità ufologica si aspetta che Trump sarà il “Presidente della rivelazione”

I tabloid inglesi, nel frattempo, si lanciano a capofitto su questa ghiotta occasione, lanciando articoli dai titoli ottimistici:

Donald Trump becoming president ‘is the perfect storm’ for huge UFO announcement

Donald Trump’s presidency ‘perfect storm’ for UFO announcement ‘within weeks’

‘Huge UFO announcement expected’ after Donald Trump becomes US president

Tutti questi articoli sono sospinti soltanto dalle riflessioni di Nick Pope, ormai frequente volto pubblico del panorama ufologico, colui che per molti anni è stato incaricato di analizzare i rapporti sugli UFO per il Ministero della Difesa britannico. Pope afferma che esiste una forte possibilità che Donald Trump rilasci informazioni straordinarie sugli UFO all’inizio del 2025, subito dopo il suo insediamento.

Nel frattempo, tre giorni fa il giornalista Ross Coulthart nel suo consueto podcast / rubrica su Youtube, “Reality Check”, ha formulato alcune riflessioni proprio sulla possibilità che Trump riveli qualcosa sugli ufo (circa verso la fine del video, dal minuto 20 / 25 in poi).

Le recenti riflessioni di Ross Coulthart sul possibile ruolo di Trump nella disclosure sugli Ufo.

Coulthart è più cauto, perché ritiene che Trump sarà molto più guardingo che in passato su possibili errori e grossolani passi falsi in materia di sicurezza nazionale. Dunque, secondo il giornalista, anche se Trump è stato indubbiamente informato sulla realtà degli uap, ciò che egli potrebbe rivelare sarà comunque controllato dalle esigenze poste dall’intelligence.

Indipendentemente da questi commentatori, pur informati sulla questione degli ufo / uap, non c’è dubbio che la comunità ufologica nutra forti aspettative che Trump possa essere il “presidente della rivelazione aliena”.

Se Donald Trump manterrà le promesse e svelerà almeno alcuni nuovi materiali e filmati sugli UFO, potremmo trovarci finalmente a una svolta nel dibattito pubblico sui fenomeni aerei non identificati.


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