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  • Un anno di ufo: le rivelazioni dell’anno trascorso e le nuove prospettive per il 2025

    Un anno di ufo: le rivelazioni dell’anno trascorso e le nuove prospettive per il 2025

    Il 2024 è stato ricco di eventi riguardanti gli oggetti volanti non identificati. Negli USA il tema ufologico non è mai stato all’ordine del giorno come negli ultimi mesi. Molti i momenti chiave dell’“anno ufologico” appena trascorso: la pubblicazione del libro di Luis Elizondo, Imminent, l’udienza pubblica sul tema Uap al Congresso del 13 novembre, e infine una serie quasi ininterrotta di avvistamenti di misteriosi “droni” soprattutto nel New Jersey, tra novembre e dicembre, ma alcuni anche in Europa sulle basi militari nel Regno Unito. 

    E le attese per il 2025 rimangono molte: c’è chi pensa che l’amministrazione Trump possa spingere per una maggiore trasparenza; lo scopriremo a breve con l’insediamento del Presidente il 20 gennaio. In ogni caso, è probabile che durante l’anno emergeranno nuovi testimoni in grado di rilanciare il dibattito pubblico, soprattutto sul versante dei programmi di presunto recupero e retroingegneria di velivoli non terrestri.

    Indice

    Imminent: il libro dell’ex direttore del programma ufo del Pentagono

    Ad agosto 2024 è uscito il libro molto atteso dell’ex direttore dell’ufficio del Pentagono preposto a indagare gli uap, Luis Elizondo. Con un titolo ricco di suspense (Imminent), il libro è una testimonianza che forse deve essere ancora compresa appieno dal pubblico nella sua portata. Molte le tematiche toccate dall’autore, ma in sostanza Elizondo conferma tante voci che da decenni circolano tra gli appassionati di ufologia: non siamo soli, e i governi del mondo ne sono al corrente, primi fra tutti gli Usa. 

    L’udienza pubblica del 13 novembre 2024

    Ben 4 testimoni quest’anno si sono presentati a rispondere all’udienza tenutasi il 13 novembre al Congresso Usa sul tema degli UAP. L’ammiraglio in pensione Tim Gallaudet è stato il più audace con le sue affermazioni a sostegno della tesi per cui non siamo soli sulla Terra. Interessante anche il documento portato dal giornalista Michael Shellenberger, sul programma Immaculate Constellation: un progetto di cattura di immagini e video in alta risoluzione di uap. Tuttavia, il documento gli è stato portato da una fonte anonima.


    Droni – o ufo? – fuori controllo

    Gli ultimi mesi del 2024 hanno visto un susseguirsi di avvistamenti di misteriosi oggetti volanti. I media e le agenzie di sicurezza hanno sbrigativamente parlato di “droni”. Ma nessuna delle rassicurazioni delle autorità ha soddisfatto l’opinione pubblica. 

    I militari, infatti, pur assicurando che “non c’è alcun rischio per la cittadinanza”, si sono detti ignari dell’origine e degli scopi di quegli oggetti, che sembrano avere un’autonomia indefinita, si presentano di notte sugli abitati e su alcune basi militari, e se ne vanno senza lasciare traccia.

    Il fenomeno non è per nulla esaurito e capita di frequente di vedere sui social, specie su X, filmati di persone che osservano strane luci presentarsi di notte sopra i loro quartieri. A volte somigliano effettivamente a droni, almeno nella disposizione delle luci, altre volte appaiono come globi luminosi.

    La natura così strana di questo fenomeno spinge a pensare che potrà ancora essere protagonista dei prossimi mesi. Possiamo immaginare due sviluppi: o andrà esaurendosi, e non sapremo mai che cosa sono quegli strani oggetti e chi vi è all’origine, oppure continuerà, forse anche intensificandosi e diffondendosi, e allora non potrà più essere sminuito dalle autorità.

    Di certo i presunti droni rappresentano una delle ondate di avvistamenti di oggetti non identificati più significative della storia recente.

    La scomparsa di Jimmy Carter, il Presidente che avvistò un ufo

    Tra Presidenti americani e ufo c’è sempre stato un rapporto difficile: tanti di loro in campagna elettorale hanno dichiarato di voler rivelare il più possibile, ma una volta eletti si sono trovati di fronte ai veti della “sicurezza nazionale”.

    Negli ultimi giorni del 2024 è venuto a mancare, all’età di 100 anni, l’ex presidente USA e premio nobel Jimmy Carter. Lo ricordiamo qui per un aneddoto che lui stesso più volte raccontò, e che rappresenta un elemento distintivo della sua persona nel suo cammino politico. 

    Prima di diventare presidente e ancora prima di diventare governatore della Georgia, nel 1969 si trovò a tenere un discorso presso un Lions Club. Mentre si apprestava a parlare, lui e una ventina di altri testimoni videro una strana luce, dietro una serie di alberi. La luce si avvicinò e cambiò colore più volte.

    Quell’episodio segnò profondamente Carter, che degnò sempre di ascolto e rispetto chi diceva di aver visto un ufo. In campagna elettorale promise di rivelare tutti i segreti al riguardo, ma poi sembra che un incontro avuto con l’allora capo della CIA, George Bush senior, ridimensionò bruscamente le sue speranze. 

    Il Fatto Quotidiano racconta in un articolo la vicenda, e riporta che lo stesso Carter dovette desistere proprio in virtù – di nuovo – della “sicurezza nazionale”. 

    Ma che cosa c’è di così misterioso, inquietante, o sconvolgente che obbliga le autorità a tenere all’oscuro la gente dal mistero degli ufo? Chissà se con l’anno a venire lo scopriremo…

    Il 2025 e gli ufo: Trump sarà il presidente della rivelazione?

    Mancano soltanto una ventina di giorni all’insediamento di Donal Trump alla Casa Bianca per il suo secondo mandato. Molti si aspettano che sarà il presidente che darà una svolta al discorso pubblico sugli ufo / uap. Questo almeno è un auspicio, in virtù dell’impostazione politica personale che ha voluto dare alla sua candidatura: quella di un presidente che vuole ricucire la distanza tra governo ed elettori, semplificando l’apparato burocratico. Il popolo ha diritto di sapere, sembra il messaggio che l’ufologia si aspetta venga sostenuto da Trump. Vedremo.

    Intanto, in una recente puntata del suo podcast, il noto speaker Joe Rogan si è espresso cautamente: non pensa che Trump si esporrà più di tanto sugli ufo. Rogan ha detto che durante le interviste che ha avuto modo di svolgere con l’ormai Presidente rieletto, Trump gli è sembrato piuttosto riservato sull’argomento.

    Certo, bisogna riconoscere che Donald ha mostrato una disponibilità mai vista prima in un presidente a commentare i recenti avvistamenti da parte di piloti militari. Inoltre si è pronunciato anche riguardo ai recenti avvistamenti di droni, criticando più che altro la gestione da parte dell’uscente amministrazione Biden.

    Qui un articolo dell’Huffington post sulle dichiarazioni di Joe Rogan.

    Nuove udienze pubbliche e possibili testimoni

    Come scrive il giornale online space.com (in inglese, qui traduciamo): 

    «Sembra onesto dire che quest’anno è stato probabilmente un voltapagina nel definire e perfezionare l’interesse per i fenomeni anomali non identificati (UAP). […] Ci sono state audizioni pubbliche al Congresso e diverse riunioni a porte chiuse [i cosiddetti SCIF]. Alcuni “Whistleblowers” hanno raccontato di oggetti recuperati e sforzi super segreti di retro ingegneria per guardare sotto il cofano delle navi recuperate. Ci sono state persino affermazioni di reperti “biologici” non umani estratti dal relitto di imbarcazioni schiantate.»

    Ma che cosa possiamo attenderci e quali saranno i prossimi sviluppi, almeno in America, dove si sta concentrando la maggiore attenzione in tema ufo, nel 2025?

    Come prosegue lo stesso giornale online, che ha intervistato alcuni esperti di ufo e giornalisti:

    «L’anno prossimo vedrà più audizioni del Congresso, possibilmente legislazione aggiuntiva, e riterrà pubblicamente responsabile l’ufficio AARO del Dipartimento del DoD, osserva Jeff Gould che gestisce l’UAP News Center, un sito web informativo che trova e si collega alle notizie quotidiane sugli UFO.

    “Il Congresso è stato chiaramente profondamente interessato alla questione negli ultimi tre anni. Prevedo che continueranno a perseguire l’argomento UAP”, ha detto Gould. Si aspetta che più ex funzionari governativi si fanno avanti per parlare dell’argomento.»

    Deputati e Senatori americano sono interessati al discorso sugli Uap perché costituisce un elemento strategico di difesa e sicurezza nazionale. Ci saranno dunque probabilmente altre udienze, sia pubbliche che private. Nelle udienze precedenti è stato più volte sollevato il tema di programmi di ricerca e recupero di materiali non terrestri, come avevano riferito già il testimone David Grusch e altri personaggi dopo di lui. 

    Dunque l’auspicio ora è che la pressione della politica – che su questo tema è bipartisan, tra democratici e repubblicani – porti a nuove testimonianze da parte di chi lavora a questi presunti programmi. La tutela dei testimoni sarà cruciale affinché essi siano incoraggiati a parlare, garantendo loro di non incorrere in sanzioni per la rivelazione di informazioni riservate.

    Scienza e curiosità potranno essere determinanti

    Di certo è che la curiosità umana può molto, e il mondo scientifico deve ancora entrare seriamente in scena riguardo agli ufo / uap. Da troppo tempo attendiamo un apporto costruttivo e diffuso da parte di ricercatori di ogni provenienza e disciplina. 

    Finora soltanto alcuni di loro si sono coraggiosamente esposti, come Avi Loeb, Garry Nolan e pochi sparuti altri. 

    Possiamo aspettarci perciò un aumento degli articoli scientifici pubblicati sul tema ufo / uap, e si spera che i centri di ricerca – per la verità pochi – che si occupano di ufo possano rendere noti alcuni risultati delle loro ricerche. 

    Pensiamo in particolare al Galileo Project di Harvard (guidato sempre da Avi Loeb), la Sol Foundation dell’Università di Stanford (un think tank che raccoglie studiosi e personalità interessate a tutti gli aspetti degli uap), e eventualmente anche il SETI Institute.

    Tutti noi possiamo approfondire, informarci, guardare di più il cielo. In fondo è gratis, e qualsiasi fenomeno osserveremo, naturale o di più incerta identificazione, ci regalerà emozioni e ne resteremo affascinati.

    Buon anno di nuove osservazioni.

  • Ex astronauta della Nasa: due sfere metalliche hanno sfiorato il mio aereo

    Ex astronauta della Nasa: due sfere metalliche hanno sfiorato il mio aereo

    Mentre continua l’ondata di misteriosi “droni” in New Jersey, un ex astronauta della NASA, Leroy Chiao, esperto di missioni sulla Stazione Spaziale Internazionale, racconta di aver avvistato “due sfere metalliche” lo scorso agosto. Ha quasi rischiato una collisione aerea con i due oggetti non identificati mentre volava suo aereo verso il Texas. 

    Video e testimonianze di strani oggetti si susseguono ormai senza sosta nel New Jersey. Luis Elizondo, ex capo dell’ufficio Ufo del Pentagono, dichiara che la Casa Bianca sta mentendo sulla vera natura dei droni.

    Indice

    L’astronauta intervistato per i misteriosi “droni” nel New Jersey

    A raccontare la vicenda è Leroy Chiao, ex astronauta, ex comandante della Stazione Spaziale Internazionale, mentre era in collegamento il 20 dicembre 2024 con NewsNation proprio per portare la sua opinione su ciò che continua ad interessare larga parte della regione est degli Stati Uniti: la misteriosa ondata di droni concentrata soprattutto sullo Stato del New Jersey. 

    Un fenomeno che va avanti da settimane, non accenna a diminuire e ancora non trova riposte soddisfacenti da parte delle autorità.

    Ecco il video dell’intervista, in inglese, e di seguito la trascrizione dei punti più salienti:

    L’ex astronauta Leroy Chiao, a capo di importanti missioni sulla ISS nel 2004 e 2005, intervistato da NewsNation sulla questione dei droni, si mostra preoccupato per la mancata trasparenza delle autorità. L’astronauta racconta poi il suo personale avvistamento di oggetti non identificati durante un volo sul suo aereo.

    «Che cosa ne pensa?» Ha chiesto il giornalista all’astronauta.

    «É piuttosto misterioso. È difficile credere che il nostro governo non sappia che cosa stia succedendo. All’inizio quando questi droni sono spuntati ho pensato che si trattasse di qualche programma militare. Ma se non si tratta di ciò, la cosa è più preoccupante.»

    E ha menzionato altre possibilità, quali «uno Stato con cattive intenzioni che ci sorvegli e sperimenti ciò che è in grado di fare.»

    Ma ha aggiunto anche che il fenomeno «sembra essere troppo diffuso e organizzato per essere qualche tipo di scherzo. Sarebbe troppo costoso.»

    «Il nostro governo nega di conoscere ciò che sta accadendo… Perciò sono altrettanto perplesso quanto lei» ha dichiarato al giornalista dell’emittente tv. 

    L’avvistamento raccontato dall’ex astronauta

    Subito dopo, il conduttore di NewsNation gli ha chiesto: «Ha avuto lei stesso un incontro ravvicinato, esatto? Che cosa è accaduto, che cosa pensa che fosse?»

    «Sì esatto. Era agosto [di quest’anno, si presume], stavo tornando indietro dal Colorado sul mio aereo privato. Stavo tornando verso Huston nel mio piccolo aereo. Mi trovavo a circa 9mila piedi, quando improvvisamente sono spuntate fuori dal nulla queste due grosse sfere metalliche. Una sopra l’altra, circa 3 piedi di diametro ciascuna [circa un metro].»

    illustrazione di fantasia che rappresenta l'incontro raccontato da Leroy Chiao con due sfere metalliche mentre pilotava il suo aereo verso Houston
    illustrazione di fantasia che rappresenta l’incontro raccontato dall’ex astronauta Leroy Chiao con due sfere metalliche mentre pilotava il suo aereo verso Houston

    «Sono passate a pochissima distanza dal vetro del mio aereo, circa 20 piedi [6 metri]. E sono riuscito a vederle solo per un secondo, è stato così veloce, non ho avuto nemmeno modo di spaventarmi. Ma non sarebbe andata bene se mi avessero colpito»

    Leggi anche l’Approfondimento: Sfere metalliche in cielo: che cosa sono?

    «Cosa pensa che fossero?» gli ha chiesto il giornalista.

    «È un mistero. Non comparivano sul mio radar, il controllo del traffico aereo non mi ha avvistato di nulla, non erano sul mio display che mostra gli aerei dotati di transponder.

    Perciò non so che cosa fosse. Il mio primo pensiero è stato: qualche tipo di programma militare, qualche tipo di drone… Ma sa, è difficile dire cosa fosse», ha risposto sorridendo l’ex astronauta.

    Nel complesso si è detto più preoccupato per la potenziale mancata collisione aerea, e ha dichiarato che in quanto pilota terrà più alta l’attenzione. 

    «Il governo dovrebbe dirci cosa sanno» riguardo ai droni

    «Crede che il governo stia facendo abbastanza?», l’ha incalzato il giornalista riguardo alla questione dei droni.

    «Ecco, credo che potrebbe essere più trasparente. Penso che dovrebbero dirci che cosa sanno. 

    Come ho detto prima, se davvero non sapessero di cosa si tratta, questo sarebbe ancora più preoccupante, no? Abbiamo le migliori capacità militari e tecnologiche nel mondo, e se davvero non sanno di cosa si tratta, è ancora più preoccupante.»

    L’astronauta Leroy Chiao, foto Nasa.

    Leroy Chiao, ricordiamo, ha servito come comandante della Spedizione 10 alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nel 2004 e nel 2005.

    Luis Elizondo: la Casa Bianca sta mentendo sulla vera natura dei droni.

    Di fronte alla disarmante incapacità di fornire risposte, da parte delle autorità americane, di fronte a quella che appare una vera e propria ondata di oggetti volanti non identificati, si leva ormai un coro di voci fortemente critiche. 

    Per dare un’idea dell’arrendevolezza della sicurezza USA di fronte ai presunti “droni”, ecco cosa dichiarava un rappresentante del Dipartimento della Sicurezza Nazionale mercoledì 11 dicembre: «Non abbiamo informazioni su da dove provengono questi droni, da dove stanno partendo, da dove stanno atterrando».

    Anche se è naturale che alcuni degli avvistamenti in aumento, soprattutto là dove la popolazione è preoccupata, potrebbero essere semplici casi di erronea identificazione, gli oggetti misteriosi in New Jersey effettivamente continuano a manifestarsi, sfuggendo alle spiegazioni delle autorità.

    E proprio di recente allora uno dei maggiori esperti in materia di UAP (fenomeni aerei non identificati), Luis Elizondo, si è espresso in modo molto critico. 

    Durante un’intervista a distanza con Donald Trump Junior, Elizondo ha affermato che la Casa Bianca sta mentendo agli americani sulla vera natura dei droni. Dure le sue frasi al riguardo:

    «Abbiamo le capacità per abbatterli, semplicemente non vogliamo o non possiamo. Qualcuno ha sollevato motivi validi, del tipo: non vogliamo provocare danni alla popolazione, se li abbattiamo potrebbero cadere sulla gente, colpire le case di qualcuno. 

    Luis Elizondo intervistato a distanza da Donald Trump Jr., il 20 dicembre, offre la sua opinione riguardo la questione irrisolta dei presunti droni non identificati negli USA.

    Eppure ci sono stati incidenti come quello che ha interessato la Guardia Costiera degli Stati Uniti, dove diversi di quei droni hanno bloccato un vascello della Guardia Costiera. Sei in mezzo all’oceano. Perché non puoi abbatterlo laggiù?»

    Elizondo si stava riferendo a un incontro ravvicinato con i “droni” avuto da un vascello della Guardia Costiera americana a inizio Dicembre. I media avevano riportato l’accaduto, ad esempio il sito TheWarZone scrisse che “La Guardia Costiera degli Stati Uniti ha confermato un incidente con una delle loro navi al largo del New Jersey che è stata seguita da aerei non identificati.”. In un comunicato stampa la Guardia Costiera aveva ammesso che «Più aerei a bassa quota sono stati osservati nelle vicinanze di una delle nostre navi vicino all’Island Beach State Park, nel New Jersey».

    «Non ha senso.» – Ha proseguito Elizondo durante l’intervista – «La spiegazione per cui: oh sono là fuori, ma non possiamo abbatterli, e non sappiamo da dove vengono, non sappiamo dove stanno andando e cosa sono capaci di fare, e  compaiono sopra obiettivi sensibili come basi militari, penso che sia non solo totale non senso, ma anche un disservizio al popolo americano.»

  • Udienza sugli UAP: dal Congresso nuove rivelazioni su “Immaculate Constellation”

    Udienza sugli UAP: dal Congresso nuove rivelazioni su “Immaculate Constellation”


    Nell’audizione congressuale “Unidentified Anomalous Phenomena: Exposing the Truth”, quattro testimoni hanno riferito le loro informazioni sugli UAP. In particolare, l’attenzione si è concentrata sul programma Immaculate Constellation, che mira a catturare immagini ad alta risoluzione di fenomeni non identificati. Il giornalista Michael Shellenberger ha presentato un documento proprio su Immaculate Constellation – redatto da un whistleblower anonimo – che solleva domande su incontri ravvicinati e anche possibili programmi di retroingegneria. Il Congresso ha poi espresso preoccupazione per la mancanza di trasparenza governativa e le implicazioni per la sicurezza nazionale, auspicando maggiore chiarezza su un tema che interessa sempre più il pubblico.

    Una udienza molto attesa

    Si è svolta oggi 13 novembre 2024 al Congresso degli Stati Uniti un’importante udienza pubblica sul fenomeno degli UAP (Unidentified Anomalous Phenomena, a noi meglio noti come UFO), intitolata “Unidentified Anomalous Phenomena: Exposing the Truth”. L’udienza, cominciata alle 11:30 sulla costa est (le 17:30 in Italia) e durata circa due ore, ha visto quattro testimoni d’eccezione, noti per il loro coinvolgimento nelle indagini sugli UAP.

    I tesimoni erano: Luis Elizondo, ex direttore dell’AATIP (Advanced Aerospace Threat Identification Program); Tim Gallaudet, esperto in scienze oceaniche e meteorologiche; Mike Gold, vicepresidente di Redwire Space e figura di rilievo per la sicurezza spaziale; e il giornalista investigativo Michael Shellenberger, noto per le sue rivelazioni in ambito ufologico.

    Ne abbiamo parlato in un precedente post, anticipando i profili di notevole interesse dei 4 testimoni.

    Questo invece il video dell’intero incontro, per chi desidera vederlo o ri-vederlo:

    Che cosa è emerso da questa nuova udienza pubblica sugli ufo

    La testimonianza dei quattro esperti ha offerto uno spaccato in gran parte noto a chi segue con attenzione il dibattito sugli UAP, con informazioni già emerse in contesti mediatici e dichiarazioni pubbliche.

    Brillante come sempre Tim Gallaudet, l’ex vice ammiraglio ha più volte espresso il suo parere personale sul fatto che questi uap rappresentino realmente oggetti di origine non umana, non terrestre, in sostanza prodotto di altre forme di vita che ci stanno visitando.

    Anche gli altri protagonisti hanno sostanzialmente replicato le loro affermazioni pubbliche che già conosciamo tramite interviste e loro esternazioni. Spesso poi hanno dovuto astenersi dal rispondere a causa dei vincoli di segretezza a cui sono soggetti.

    Tuttavia, un nuovo documento è stato presentato, proprio durante l’udienza, dal giornalista Shellenberger: un documento che aggiunge una prospettiva inedita a ciò che si sapeva finora sul programma “Immaculate Constellation”.

    Questo programma, finora trattato esclusivamente in articoli giornalistici e non in sedi ufficiali, è stato descritto da un whistleblower anonimo – che ha appunto riferito a Shellenberger, il quale si è fatto da tramite – come una complessa operazione di raccolta immagini ad alta definizione di UAP.

    Secondo il documento del whistleblower, il programma Immaculate Constellation è finalizzato alla raccolta di immagini in alta definizione di oggetti non identificati, attraverso molteplici tipi di sensori e piattaforme di raccolta di dati, compresi i satelliti.

    Le dichiarazioni riportano che le agenzie di intelligence governative dispongono di dati visivi dettagliati, compresi video e fotografie di alta qualità riguardanti vari avvistamenti straordinari di UAP.

    Sebbene il documento non abbia incluso le immagini, il whistleblower ha precisato che rami profondi del governo e dell’intelligence statunitense ne sono in possesso, lasciando intendere un livello di documentazione visiva senza precedenti, rimasta finora non accessibile al pubblico.

    Il documento sul programma Immaculate Constellation portato da Michael Shellenberger è ora disponibile pubblicamente ed è consultabile a questo link sul profilo della parlamentare repubblicana Nancy Mace, che ha presieduto la seduta dell’udienza pubblica.

    Problemi di Ambiguità e Anonimato

    La natura anonima del documento solleva questioni che possono essere problematiche. L’anonimato del whistleblower riflette non solo il persistere di uno stigma attorno agli UAP, ma anche la persistente difficoltà di chi opera nell’intelligence o nelle forze armate a parlare apertamente di questi fenomeni, per paura di ripercussioni personali o professionali.

    Inoltre, il documento in lingua inglese contiene alcuni termini che lasciano ampi margini di ambiguità, sollevando interrogativi a cui non è facile rispondere. Tra questi, la frase “Reproduction vehicles” – veicoli di riproduzione – ha attirato particolare attenzione: implica forse che gli Stati Uniti abbiano replicato oggetti volanti attraverso un processo di retroingegneria, magari a partire da tecnologie di origine non terrestre?

    Un’ipotesi tanto affascinante quanto controversa, che può generare nuove ombre proprio nel momento in cui ci si aspettava una maggiore chiarezza e trasparenza da questa udienza.

    Avvistamenti straordinari di UAP

    Il documento fornisce comunque descrizioni impressionanti di incontri tra UAP e mezzi militari, con resoconti che lasciano poco spazio a interpretazioni convenzionali.

    Un caso citato riguarda un caccia F-22, uno degli aerei da combattimento più avanzati al mondo, che sarebbe stato intercettato e “scortato” da uno stormo di UAP di forma sferica. Gli oggetti, secondo il rapporto, hanno avvolto l’F-22 in una sorta di formazione, “indirizzandolo” lontano dalla rotta programmata, come per accompagnarlo fuori dal proprio raggio d’azione.

    Un altro episodio riportato è quello di un enorme oggetto di forma triangolare, apparso in mare in prossimità di una flotta della Marina. Questo massiccio UAP, dalle dimensioni apparentemente enormi, avrebbe stazionato sopra i mezzi navali, rimanendo sospeso e ben visibile agli equipaggi, per poi allontanarsi in modo altrettanto improvviso.

    Raccomandiamo la lettura dell’intero documento per apprezzare la varietà di incontri con oggetti non identificati, con caratteristiche di volo e aspetto veramente atipici, in esso descritti.

    La reazione del Congresso e il futuro del dibattito

    Dalle testimonianze dei quattro esperti e dalle domande poste dai parlamentari durante l’udienza è emersa una forte preoccupazione per la mancanza di trasparenza verso il governo e la cittadinanza riguardo agli UAP.

    I membri del Congresso, che hanno avuto ciascuno cinque minuti per interrogare i testimoni, hanno espresso all’unanimità dubbi su come la questione UAP sia stata gestita finora, sollevando anche il problema di sicurezza nazionale e di coordinamento con l’intelligence.

    La speranza è che la nuova amministrazione americana continui a prendere sul serio il tema degli UAP e affronti le questioni ancora oscure con maggiore apertura e trasparenza.

    Il Congresso ha sottolineato la necessità di ulteriori testimonianze e di una protezione adeguata per i whistleblower, insieme alla volontà governativa di rivelare quanto possibile senza compromettere la sicurezza nazionale.

    Resta da vedere se a queste parole seguiranno azioni concrete, con un reale impegno a svelare ciò che può essere rivelato e a rispondere così alle preoccupazioni sia del pubblico che degli operatori di sicurezza aerea e militare.

  • Ecco chi testimonierà all’udienza del 13 novembre

    Ecco chi testimonierà all’udienza del 13 novembre

    Rivelati i nomi dei testimoni chiamati al Congresso per l’udienza sugli ufo / uap del 13 novembre. Si svolgerà alle ore 11,30 locali, orario della Costa Est, e sarà trasmessa in streaming. Tra i testimoni spicca Luis Elizondo, noto insider dell’intelligence, per diversi anni a capo della task force del Pentagono sugli ufo. Ma ci sarà anche, come già trapelato, il contrammiraglio Timothy Gallaudet, e volti che sentiamo per la prima volta, come Mike Gold, collaboratore di agenzie private come la Bigelow Aerospace e anche collaboratore della NASA. Presente anche un giornalista, Michael Shellenberger, fondatore della newsletter online “Public” e autore di scoop sugli ufo.

    I nomi dei 4 testimoni

    Liberation Times, il sito / blog del giornalista Christopher Sharp, è uno dei primi a diffondere la notizia: il Comitato di Vigilanza della Camera, con un comunicato stampa, ha annunciato la lista di testimoni all’udienza che si terrà al Congresso americano, sul tema UAP / ufo, il prossimo 13 novembre.

    Questo il link al comunicato stampa ufficiale. Ecco invece l’elenco:

    Dr. Tim Gallaudet
    Contrammiraglio, Marina degli Stati Uniti (RET.)
    Amministratore delegato, Ocean STL Consulting, LLC

    Mr. Luis Elizondo
    Autore ed ex funzionario del Dipartimento della Difesa

    Mr Michael Gold
    Chief Growth Officer, Redwire Corporation ed ex amministratore associato dell’amministrazione spaziale e aeronautica nazionale

    Mr. Michael Shellenberger
    Fondatore di Public

    Come riportato nel comunicato, «L’udienza sarà aperta al pubblico e alla stampa e sarà trasmessa in live streaming online su https://oversight.house.gov/

    Orario dell’udienza: 11:30 ET (Eastern Time).

    Alcuni dettagli del comunicato

    Ecco cosa dichiara il comunicato stampa con cui viene annunciata l’udienza:

    «La presidente della sottocommissione per la sicurezza informatica, le tecnologie dell’informazione e l’innovazione governativa Nancy Mace (RS.C.) e la presidente della sottocommissione per la sicurezza nazionale, le frontiere e gli affari esteri Glenn Grothman (R-Wis.) terranno un’audizione congiunta dal titolo “Fenomeni anomali non identificati : Esporre la verità.”

    Questa seconda udienza sul tema dei fenomeni anomali non identificati (UAP) tenterà di alzare ulteriormente il sipario sui programmi di ricerca segreti sugli UAP condotti dal governo degli Stati Uniti e sui risultati non divulgati che hanno prodotto. L’udienza esaminerà la riluttanza del Dipartimento della Difesa (DoD) a declassificare adeguatamente il materiale sugli UAP e le modalità per garantire che il pubblico americano sia meglio informato su questo argomento.

    “Questa è la nostra seconda udienza sul tema degli UAP e il popolo americano è stanco dell’offuscamento e del rifiuto di rilasciare informazioni da parte del governo federale. Gli americani meritano di comprendere ciò che il governo ha appreso sugli avvistamenti di UAP e la natura delle potenziali minacce che questi fenomeni rappresentano. Possiamo garantire tale comprensione solo fornendo una trasparenza coerente e sistemica. Non vediamo l’ora di sentire testimoni esperti su come fare più luce e responsabilizzare maggiormente questo problema”, hanno affermato Mace e Grothman.»

    Elizondo ringrazia i fan. Scopriamo chi sono gli altri testimoni

    Con un post su X, Elizondo parla brevemente della sua presenza all’udienza come testimone, e ringrazia i fan che l’hanno sempre sostenuto:

    Luis Elizondo annuncia su X la sua presenza all’udienza e ringrazia i supporters.

    George Knapp, storico giornalista d’inchiesta che da decenni si occupa di ufo, ha scritto su X un post dove indica alcune informazioni su Mike Gold, altro testimone che sarà presente.

    «Mike Gold, uno dei testimoni dell’udienza sugli UFO della Camera della prossima settimana, ha trascorso 13 anni lavorando con/per Bigelow Aerospace. La Bigelow fu profondamente coinvolto nelle indagini sugli UFO in quel periodo.»

    Il post su X di George Knapp riguardante Mike Gold

    Mike Gold è associato alla The Planetary Society, un ente no profit co fondato nel 1980 da Carl Sagan, scienziato e divulgatore. Sul sito della Planetary Society si legge la loro mission:

    «La Planetary Society è un’organizzazione no-profit finanziata dai membri e dedicata al progresso della scienza e dell’esplorazione spaziale attraverso tre imprese principali: Esplorare Mondi, Trovare la Vita, Difendere la Terra.»

    C’è inoltre una biografia di Mike Gold con i suoi ruoli nelle agenzie e società aerospaziali e enti di ricerca:

    «Mike Gold è vicepresidente esecutivo per lo spazio civile e gli affari esterni presso Redwire ed ex amministratore associato della NASA per l’Ufficio per le relazioni internazionali e tra agenzie. È stato anche responsabile di fornire una direzione strategica all’Ufficio del Consiglio generale e di supportare gli sforzi di commercializzazione LEO della NASA. Prima di unirsi alla NASA, Gold è stato vicepresidente dello spazio civile presso MAXAR Technologies ed è stato anche consulente generale per la business unit Radiant Solutions della società. Inoltre, Gold ha trascorso 13 anni presso la Bigelow Aerospace, dove ha fondato l’ufficio della società a Washington, ha supervisionato i lanci dei veicoli spaziali Genesis 1 e 2 e ha ricevuto un premio di squadra dalla NASA per il suo contributo al Bigelow Expandable Activity Module.»

    Michael D. Shellenberger – riporta invece Wikipedia – (nato il 16 giugno 1971) è un professore, autore e giornalista che scrive su una vasta gamma di argomenti tra cui la libertà di parola, i senzatetto e l’ambiente.

    Occasionalmente si è occupato di ufo / uap, e quando l’ha fatto ha in genere anticipato significative rivelazioni.

    Ad esempio, la più recente risale all’ottobre scorso, quando ha reso nota un’indiscrezione proveniente da una fonte riservata, ma attendibile anche secondo altri giornalisti: riguardava l’esistenza di un programma segreto di ricerca e raccolta di materiali ufologici, dal nome evocativo”Immaculate Constellation”. Scrisse al proposito su un articolo su Public, il “giornale” o meglio Newsletter online da lui fondata.

    Per quanto riguarda l’ex vice Ammiraglio in pensione Tim Gallaudet, grande esperto di Marina e di oggetti non identificati anche in ambito subacque, ne abbiamo parlato in un precedente articolo, dal momento che è stato il primo testimone di cui è trapelato il nome per questa nuova attesissima udienza pubblica sugli Uap:

    “Unidentified Anomalous Phenomena: Exposing the Truth.”

    DATA: mercoledì 13 novembre 2024

    ORARIO: 11:30 ET

  • C’è una «base aliena» nell’Oceano Pacifico. La portaerei USS Nimitz lì per monitorarli

    C’è una «base aliena» nell’Oceano Pacifico. La portaerei USS Nimitz lì per monitorarli

    Presso l’isola di Guadalupe, nelle profondità dell’Oceano Pacifico, ci sarebbe un significativo traffico di oggetti volanti non identificati. In particolare, una base aliena avrebbe la sua sede proprio laggiù. La portaerei nucleare USS Nimitz li ha osservati. A rivelarlo è stato Danny Sheehan, avvocato, non estraneo alle vicende riguardanti gli ufo (o uap) perché si è occupato di assistere molti testimoni di questi ultimi anni che sono usciti allo scoperto con rivelazioni importanti.

    Una fonte vicina ai grandi testimoni sugli ufo

    Un’isola al largo delle coste ovest del continente nord americano. Una delle maggiori portaerei nucleari degli Stati Uniti. E un traffico di oggetti volanti – centinaia – osservati con mezzi nucleari navali e sottomarini. Queste sono le premesse straordinarie alle rivelazioni fatte di recente da Daniel Sheehan.

    Avvocato, con una lunga carriera spesa soprattutto su casi di natura politica e militare, Daniel (Danny) Sheehan è anche un grande sostenitore della causa ufologica.

    Come ben sintetizza il sito LADBible, infatti: Sheehan «collabora da tempo con il The Disclosure Project, un’organizzazione fondata più di 30 anni fa che ha lo scopo di rivelare pubblicamente la presunta conoscenza da parte del governo degli Stati Uniti di oggetti volanti non identificati – noti anche come Unidentified Anomalous Phenomena (UAP) – nonché prove di vita extraterrestre e persino la conoscenza della tecnologia avanzata proveniente da altre parti dell’universo. Negli ultimi anni, ciò ha portato il Congresso degli Stati Uniti ad ascoltare ex ufficiali dell’intelligence che affermano che il governo del paese è in possesso di UFO e di corpi non umani.»

    Daniel Sheehan è stato consulente di personaggi che hanno contribuito in modi significativi alla ricerca sul fenomeno ufo e sulle potenziali presenze aliene: Wikipedia riporta che ha assistito lo psichiatra dell’Università di Harvard John E. Mack (colui che ha indagato il fenomeno delle abduzioni), e rappresenta inoltre Luis Elizondo, l’ex direttore dell’Advanced Aerospace Threat Identification Program.

    L’isola di Guadalupe

    Immagini satellitari dell’Isola di Guadalupe, tratte dalla NASA World Wind. Fonte Wikipedia.

    Secondo quanto riporta Wikipedia, l’isola di Guadalupe è un’isola vulcanica situata nell’Oceano Pacifico, a 241 chilometri al largo della costa occidentale della penisola messicana della Bassa California. I suoi vulcani sono estinti o dormienti.

    In quanto a giurisdizione, appartiene al Messico.

    Riguardo alle dimensioni, invece, “L’isola misura 35 chilometri da nord a sud e fino a 9,5 chilometri da est a ovest, con un’area totale di 243.988 km2. Presenta una catena di alte creste montuose vulcaniche che raggiungono un’altezza di 1.298 metri”.

    Costa sud-orientale dell'isola di Guadalupe, in Messico. Foto da Wikipedia.
    Costa sud-orientale dell’isola di Guadalupe, in Messico. Fonte: Wikipedia.

    È popolata da pochissimi abitanti. L’ultimo censimento del 2010 ne registrava poco più di 200, ma si stima che la popolazione sia molto diminuita negli anni recenti, ed attualmente sia inferiore ai 150 residenti.

    Ad oggi l’isola è un luogo di turismo, ricco di biodiversità, con abbondante fauna terrestre e marina. I più avventurosi si immergono in gabbie per osservare da vicino gli squali bianchi.

    «C’è una base laggiù»

    Sheehan ha parlato della base aliena sottomarina durante una presentazione tenuta a nome del New Paradigm Institute, organizzazione da lui fondata che ha come obiettivo “una disclosure piena e responsabile sugli ufo”.

    Le sue affermazioni sono degne di attenzione perché si collegano a uno degli avvistamenti più noti degli ultimi decenni: quello (o meglio quelli) che hanno coinvolto la portaerei USS Nimitz, assieme ad altre navi e sottomarini della flotta.

    Quegli avvistamenti sono stati decisivi per giungere a una prima divulgazione pubblica degli incontri ravvicinati – da parte dei piloti della marina – con gli ufo: pensiamo al caso dell’oggetto “tic tac” visto dal pilota David Fravor, e altri avvistamenti con oggetti dalle capacità di volo straordinarie.

    Gli articoli del NYTimes e i video rilasciati dal Pentagono nel 2017 riguardano proprio quegli incontri ravvicinati con gli uap, registrati anche dalla USS Nimitz nei pressi dell’isola indicata da Sheehan.

    “I piloti della Marina descrivono incontri con gli UFO”. Lo speciale della trasmissione 60Minutes andato in onda nel 2021.

    L’avvocato Sheehan, riporta anche il DailyStar, avrebbe detto: «Queste diverse specie hanno basi qui sul nostro pianeta, in remote regioni montuose dove sono lontane da tutte le osservazioni umane, e in modo molto notevole sotto i fondali marini del nostro pianeta».

    Ha poi specificato che «c’è una di queste basi appena al largo … a sud di Los Angeles in California, al largo di un posto chiamato Guadalupe Island – o Isla Guadalupe. La USS Nimitz è stata posizionata lì per monitorarli, e hanno monitorato oltre 100 di questi UFO che andavano e venivano, scendevano dallo spazio e andavano sott’acqua in quel punto».

    Il luogo è stato monitorato anche dai sottomarini nucleari uniti al gruppo della USS Nimitz. «Lo hanno analizzato e sappiamo che c’è una base laggiù», ha dichiarato Sheehan.

  • Le rivelazioni di Elizondo nel libro Imminent: «non siamo soli, non siamo la specie alfa»

    Le rivelazioni di Elizondo nel libro Imminent: «non siamo soli, non siamo la specie alfa»

    Tra le notizie più strabilianti: il progetto di realizzare una “trappola per ufo”; im pianti simili a microchip estratti da militari che hanno avuto incontri ravvicinati con gli ufo; Roswell 1947 era davvero un disco volante; le autopsie sulle entità non umane.

    Nel suo libro Imminent, uscito il 20 agosto, l’uomo dell’intelligence Luis Elizondo rivela dettagli sconvolgenti. Si tratta in parte di conferme a teorie diffuse già da diversi anni negli ambienti ufologici. Altre informazioni, invece, sono vere e proprie notizie-bomba.

    Il libro è appena uscito in lingua inglese, e la portata straordinaria delle rivelazioni in esso contenute comincia a emergere. Qui riportiamo alcune novità diffuse durante le interviste recenti a Luis Elizondo sui media americani, e divulgate anche nelle recensioni dei giornali che rivelano i passaggi più interessanti del libro.

    Indice

    La trappola per catturare un Ufo

    Il magazine online di scienza e tecnologia Popular Mechanics rilancia una delle curiosità più bizzarre del libro.

    Elizondo, infatti, scrive che quand’era a capo del programma di monitoraggio sugli ufo del Pentagono (la task force di nome AATIP: Advanced Aerospace Threat Identification Program), lui e i suoi colleghi avevano ormai individuato uno schema ricorrente: gli Ufo, o Uap (Unidentified Aerial Phenomena) – oggetti di origine non umana e dotati di tecnologie avanzatissime a noi sconosciute – compaiono regolarmente attorno agli impianti nucleari militari, alle portaerei nucleari, ai sommergibili dotati di reattori, e in generale sono interessati ai contesti di test ed esercitazioni da parte delle forze armate.

    Inoltre sembra che gli Ufo abbiano un punto debole: «Il consenso generale era che questi veicoli, le loro unità di propulsione sono suscettibili a un impulso elettromagnetico, il che significa che utilizzano una tecnologia che l’elettromagnetismo – se dovessero incontrare una certa frequenza – interferirebbe con la loro capacità di volare e manovrare», ha dichiarato Elizondo disse.

    Sulla base di queste teorie, lui e i suoi colleghi proposero una missione il cui nome in codice era “Operazione Interloper”. Si trattava di una sorta di trappola per catturare un ufo.

    Immagine di fantasia: una trappola per catturare un Ufo.

    Gli ufo, o uap, sono oggetti capaci di muoversi liberamente tra più mezzi: aria, acqua, spazio, tanto che la marina e i sommergibilisti sono ben consapevoli della presenza di Uap anche dell’ambiente oceanico.

    La “trappola per ufo” consisteva dunque in primo luogo di un’esca molto semplice: assodato l’interesse di questi ufo per i motori nucleari, l’idea era di pianificare un’uscita congiunta di più mezzi a propulsione atomica, una specie di esercitazione, ma con il solo scopo di creare un assembramento di dispositivi nucleari. Gli ufo sarebbero arrivati, non c’erano molti dubbi.

    Meno chiaro è come Elizondo e i suoi avrebbero poi cercato di catturare l’oggetto. Egli parla genericamente di tecnologie all’avanguardia di cui gli USA sono dotati. Probabilmente si sarebbe trattato di armi ad energia diretta, capaci di emettere un forte impulso elettromagnetico.

    Tuttavia, i suoi superiori dai piani alti del Pentagono impedirono di portare avanti il progetto di cattura. Questo è stato uno dei tanti motivi di frustrazione che ha spinto Elizondo a svincolarsi dal suo impegno di direttore dell’AATIP e portare all’attenzione del pubblico la rilevanza del fenomeno ufo.

    Sfere e dischi volanti a White Sands nel 2013

    Ci sono diversi “incidenti” in cui gli Uap hanno interagito con le forze armate, raccontati da Elizondo nel libro, che sono delle novità per tutti noi.

    Prendiamo sempre Popular Mechanics per citare un caso raccontato da Elizondo che possiamo definire recente. I fatti si sono svolti a Los Alamos, nello stato americano del New Mexico, nel 2013, e per la precisione nell’area di test missilistici di White Sands.

    Durante il test di un dispositivo militare – i cui dettagli non sono rivelati –, «diverse sfere misteriose e luminose» sono apparse davanti a un gruppo di scienziati. «Le sfere si sono mosse verso il sito del test, si sono librate sopra il dispositivo come se lo stesse scansionando alla ricerca di informazioni, poi sono scappate via, volando sfacciatamente sopra le teste degli scienziati disorientati.»

    Illustrazione – oggetti volanti che interferiscono con un test missilistico.

    Inoltre, i testimoni dell’evento hanno visto anche diversi «oggetti a forma di disco che sembravano sapere esattamente dove si trovava il dispositivo testato».

    Tutto questo non è stato un fatto isolato, ma lo “spettacolo” si è ripetuto più volte nell’arco di alcuni giorni.

    Roswell, 1947

    Nel suo libro Elizondo si sofferma a parlare anche dell’incidente avvenuto a Roswell nel 1947, il famoso presunto crash di un disco volante, poi smentito dai militari e dalla scienza ufficiale: si trattava di un pallone sonda.

    Bene, non è andata proprio così. Non era un pallone sonda.

    Elizondo non ha mezze misure per definire la spiegazione fornita a suo tempo dai militari – che si affrettarono a rettificare le voci iniziali di un disco volante con quelle di un “pallone metereologico” – : quelle dei militari erano «bugie», afferma Elizondo.

    Purtroppo sembra che siamo stati presi in giro per decenni, che il pubblico mondiale sia stato oggetto di una costante campagna di depistaggio.

    Il caso Roswell, forse il più esemplare, si appresta a diventare uno degli snodi clamorosi della narrazione ufologica.

    L’intervista con Ross Coulthard. Il “microchip” alieno.

    Elizondo si spinge ad affermazioni ancora più decisive: a Roswell due dischi volanti per la verità ebbero difficoltà, ma solo uno ebbe un atterraggio disastroso. Gli Stati Uniti in quel frangente sono entrati in possesso di «resti biologici». Vale a dire: corpi di esseri non umani che viaggiavano nell’ufo schiantato.

    Le affermazioni di Elizondo sulle entità biologiche non umane sono al centro anche di un’intervista alla rete News Nation, le cui anticipazioni sono state diffuse in rete in questi giorni, e che andrà in onda tra venerdì 23 e sabato 23 agosto, per il fuso orario italiano.

    Lì ci attendiamo ulteriori rivelazioni, in attesa di leggere per intero il libro Imminent.

    L’intervistatore è l’attento e preparato giornalista australiano Ross Coulthard.

    «Noi come nazioni siamo interessati non solo ai veicoli, ma anche agli occupanti di quei veicoli», sentiamo affermare da Elizondo. «Non siamo soli, e il governo degli Stati Uniti è consapevole di questo da decenni».

    In un’altro frammento di intervista, Elizondo riferisce di aver avuto lui stesso occasione di vedere un oggetto potenzialmente di origine aliena. Si trattava di un piccolo marchingegno che è stato estratto da un militare entrato in contatto con un ufo.

    A quel soggetto è stato estratto una specie di “chip”, mediante un’operazione da parte di medici militari. Il dettaglio più raccapricciante è che l’oggetto si è mosso quando il chirurgo si apprestava all’estrazione, come se volesse sfuggire alla presa.

    Altre rivelazioni riguardano le autopsie svolte sui corpi degli alieni recuperati dai crash degli ufo. Avrebbero una struttura anatomica “semplificata” rispetto alla nostra. Fegato e intestino collegati, un cuore a tre camere, il cervello liscio e privo di circonvoluzioni, a differenza del nostro.

    Che si tratti di esseri ibridi, metà biologici metà automi ingegnerizzati da una specie a sua volta superiore? È una teoria che è stata espressa da chi ha studiato la questione, afferma Elizondo.

    Elizondo ospite di CBS Morning

    In una delle apparizioni pubbliche a ridosso dell’uscita del libro, il 19 agosto, Elizondo ha risposto alle domande dei conduttori, molto incuriositi, della trasmissione CBS Morning.

    Ha ribadito che i top scientists dell’intelligence che hanno studiato il fenomeno non hanno dubbi: quegli oggetti non sono di fabbricazione umana. I loro materiali, le loro capacità di manovra vanno oltre qualsiasi mezzo in possesso degli Stati Uniti o di altre nazioni della Terra.

    L’aspetto temporale ci aiuta a inquadrare meglio il fenomeno ed è una risposta agli scettici, ha spiegato poi Elizondo. «Abbiamo a che fare con questo fenomeno, come Governo, da decenni. Perciò non si tratta di qualche tecnologia di avversari che è comparsa sui nostri radar improvvisamente adesso e che è più avanzata della nostra. Questo è qualcosa con cui abbiamo a che fare come nazione da sessant’anni.»

    Perché proprio adesso emerge questo capovolgimento della narrazione ufficiale governativa sugli ufo? Non sappiamo. Bisognerà aspettare per vedere gli sviluppi – incredibilmente interessanti – di quello che ci aspetta.

    «L’America può sopportare la verità» ha dichiarato poi Elizondo ai conduttori.

    E del resto anche il mondo intero può sopportare e chiede di sapere la verità sulla presenza di intelligenze non umane sul pianeta.

  • «60 anni fa … sono stato informato su “tecnologie non terrestri”»

    «60 anni fa … sono stato informato su “tecnologie non terrestri”»

    Così esordisce sul social X/Twitter un signore di una certa età, molto stimato nel suo settore, ma che forse nessuno aveva più in mente, o forse non aveva proprio mai sentito: Harald Malmgren, ex consigliere di numerosi presidenti americani, Kennedy, Johnson, Nixon e Ford, e tutt’ora attivo su «commercio, mercati, geopolitica e sicurezza» come scrive egli stesso nella sua biografia del profilo.

    Il post di Malmgren è del 20 agosto, data caldissima nell’estate “ufologica” 2024, perché coincideva proprio con l’uscita del libro di Luis Elizondo, Imminent, il libro-rivelazione tanto atteso, nel quale l’ex capo del programma di ricognizione del Pentagono sugli Ufo / Uap conferma la presenza di intelligenze non umane sulla terra, e rivela molti dettagli sulle attività degli Stati Uniti in merito ad esse.

    Il tweet

    Ad ogni modo, Malmgren ha colto probabilmente il momento dell’uscita del libro per lanciare queste quattro righe che hanno generato un piccolo sussulto tra gli appassionati di Ufo. Leggiamole, tradotte da noi:

    «Più di 60 anni fa mi sono state fornite le classificazioni di livello più alto per guidare il lavoro del DOD [Dipartimento della Difesa] sulle armi nucleari e sulla difesa antimissile. Informalmente informato su “tecnologie di un altro mondo” da Richard Bissel della CIA (che era stato responsabile di Skunkworks, Area 51, Los Alamos, ecc.) ma ho giurato di mantenere il segreto.»

    fonte: X / Twitter @Halsrethink

    Il post del 20 agosto 2024 di Harald Malmgren: la testimonianza del suo briefing informale ricevuto su tecnologie non terrestri

    Non male! Tiriamo un bel respiro e decifriamo queste informazioni.

    Il consulente dei presidenti

    L’esperto di geopolitica Malmgren, con i suoi 89 anni di esperienza, è il tipico esempio di quei veterani capaci di rievocare con i loro brevi aneddoti metà storia del Novecento. Di lui sappiamo che intraprese inizialmente gli studi di fisica, per poi passare a economia, laureandosi a Yale verso la fine degli anni Cinquanta.

    Durante le sue collaborazioni con «l’Istituto per le Analisi della Difesa e il Gruppo di Valutazione dei Sistemi D’arma dei capi di stato maggiore congiunti», riporta Wikipedia, «ha scritto diversi documenti riservati sulla guerra termonucleare, le difese della NATO e le tecnologie antimissilistiche statunitensi, e un documento non classificato sullo schieramento sul campo di battaglia delle forze della NATO fronte centrale».

    Nel tweet del 20 agosto egli afferma di essere stato informato “informalmente”, dunque non era soggetto a un vincolo riguardante informazioni classificate. Doveva semplicemente rispetto alla parola data a Richard Bissel, della CIA – e tra poco vedremo chi è.

    Dato che il post ha suscitato molte reazioni – in termini positivi, precisiamo – e molti curiosi si sono mostrati entusiasti per l’emergere di una nuova prestigiosa testimonianza sugli Ufo, lo stesso Malmgren si è sentito di fornire ulteriori precisazioni nelle ore successive.

    In risposta a qualcuno che si chiedeva come mai questa rivelazione giungesse proprio in corrispondenza dell’uscita del libro Imminent, egli ha scritto che non ha alcun rapporto con Elizondo, ma che alcuni amici gli hanno consigliato caldamente di leggere il libro, e in seguito a ciò si è sentito di dover a sua volta promuovere l’argomento:

    «Non conosco Luis Elizondo e non ho alcun legame con la pubblicazione del suo libro. I contenuti erano stati divulgati in precedenza, e ho semplicemente pensato che fosse giunto il momento che il resto dell’umanità iniziasse a riflettere su cosa significhi per la comprensione del mondo in cui viviamo».

    Un post di chiarimento da parte di Malmgren

    Inoltre, ha ritwittato un post di Elizondo che è stato ospite dellea rete americana CBS, e rivolgendosi a lui gli ha rivolto i suoi complimenti e gli auguri per l’impegno nella divulgazione di un argomento così importante:

    «Non ti conosco, ma avendo amici stimati che mi hanno esortato a dare un’occhiata al tuo libro, sono andato oltre e ho esortato tutti a prestare attenzione. Sembra che il mio impulso abbia suscitato un’enorme risposta su Twitter. Buona fortuna con il tuo tentativo di aumentare la visibilità di questo argomento di importanza critica in questo momento»

    Una breve nota su Richard Bissel

    Richard Bissel, citato da Malgrem come la fonte delle informazioni ricevute su tecnologie non umane, è scomparso nel 1994 dopo una lunga carriera nell’intelligence, è annoverato come dei più importanti maestri di spionaggio nella storia della CIA.


    Nato nel 1909, a lui furono dati incarichi rilevanti nell’immediato dopoguerra per l’attuazione del Piano Marshall in Germania, e altri ruoli in Europa.
    Si unì quindi alla CIA di recente nascita in quegli anni, e divenne responsabile di numerosi incarichi, dai progetti tecnologici come l’aereo spia U-2, alla pianificazioni di missioni – come l’invasione fallita della Baia dei Porci, a Cuba.

    Ha scritto un’autobiografia, uscita postuma: Reflections of a Cold Warrior: From Yalta to the Bay of Pigs.

    Pippa Malgren e le voci di nuove imminenti rivelazioni

    Per finire, un altro utente di Twitter, UAP News (@HighPeaks77) molto attento ai rumors ufologici, ha ripostato un messaggio proveniente sempre dalla famiglia Malmgren, in questo caso però dalla figlia di Harald, Pippa.
    Proseguendo nel solco del padre, Pippa Malmgren è stata a sua volta consulente di presidenti, in particolare di George W. Bush.

    Un suo articolo risalente al 6 giugno 2023, comparso sulla piattaforma Substack, la Malmgren scriveva in proposito dell’emergere di testimoni e whistleblower sul tema Ufo / Uap. Era il periodo, precisiamo, in cui siamo venuti a conoscenza di David Grusch, giovane ma già esperto membro dell’intelligence, anche lui testimone davanti al Congresso e portatore di affermazioni rilevanti sulla conferma dei programmi americani di recupero e possesso di ufo e materiali biologici “alieni”.

    Bene, la Malmgren ricollegandosi alle rivelazioni di Grusch scriveva che esse sono coerenti con le informazioni da lei ricevute dietro le quinte, ottenute grazie al suo lavoro e al suo network di contatti:

    «Ciò è in linea con ciò che ho imparato parlando con i funzionari coinvolti in questi programmi per molti decenni. Col tempo sentiremo dire che tali “materiali fisici” e “veicoli” sono stati recuperati anche dallo spazio. La storia di Grusch è la prima di molte interviste di divulgazione pianificate che sono già state preparate. Il Governo degli Stati Uniti ha richiesto che alcuni ex funzionari governativi preparassero interviste formali di divulgazione su sua richiesta. Quindi non si tratta di persone che si oppongono alle autorità. Si tratta di ex e attuali funzionari che lavorano con le autorità. La decisione di aprirsi al pubblico è stata presa, e ora non si può tornare indietro.»

    Fonte: Substack / @drpippa (traduzione nostra)

  • Anticipazioni del New York Times sul libro di Elizondo

    Anticipazioni del New York Times sul libro di Elizondo

    Il New York Times riporta alcune informazioni contenute nell’atteso libro dell’ex capo del programma di ricerca sugli Ufo del Pentagono, in uscita il 20 agosto.

    Forse alcune delle informazioni più interessanti che trapelano dal libro di Elizondo – intitolato “Imminent” – e riportate dai giornalisti del NYTimes che lo hanno ricevuto in anteprima, riguardano alcuni aneddoti in cui è lo stesso Elizondo protagonista di avvistamenti di ufo.

    L’articolo racconta infatti che nell’arco di diversi anni, mentre si occupava di UAP / UFO per conto del Pentagono, Elizondo ha subito le visite domestiche di misteriosi globi luminosi. Questi globi luminescenti dal colore verde e dalla dimensione di una palla da basket hanno fatto più volte intrusione in casa sua, e sono stati visti anche dagli altri membri della sua famiglia, oltre che dai vicini di casa.

    Ecco un passaggio molto intrigante estratto e tradotto dall’articolo del New York Times:

    “Elizondo ha anche scritto nelle memorie degli incontri personali con gli UAP, descrivendo sfere verdi luminose delle dimensioni di un pallone da basket che hanno invaso la sua casa a intermittenza per oltre sette anni. Gli oggetti erano in grado di passare attraverso i muri e si comportavano come se fossero sotto un controllo intelligente, ha scritto. Le sfere sono state viste anche da sua moglie, dalle sue due figlie e dai loro vicini, ha scritto. Quanto ai “nostri amici di fuori città”, non sembrano essere benevoli, scrive; forse sono neutrali. Oppure potrebbero rappresentare una minaccia per l’umanità.”

    fonte: NYTimes.com

    Queste anticipazioni di un libro tanto atteso presso gran parte della comunità ufologica ci rendono ancora più desiderosi di leggere per intero la testimonianza di Elizondo (anche l’audiolibro sarà subito disponibile in download, sempre in inglese).

    Elizondo: un eroe dell’ufologia recente

    I giornalisti Ralph Blumental e Leslie Kean riassumono nella loro recensione anticipatoria alcuni dei passaggi fondamentali della carriera di Elizondo, dalle sue origini famigliari, alle missioni prima nell’esercito e poi nei reparti segreti dell’intelligence, fino all’incarico sugli Ufo. Un ruolo quello che lui non aveva mai cercato, ma che gli è stato dato grazie al suo background di studi in biologia, oltre che per l’attitudine al lavoro di intelligence e l’esperienza maturata sul campo.

    E proprio alcune delle affermazioni scritte da Elizondo nel libro, e riportate dai giornalisti, basterebbero da sole a dirimere definitivamente la questione ufologica: sì, egli conferma, siamo visitati da decenni da oggetti volanti di produzione non umana, e da decenni esiste un programma americano di recupero di Ufo (crash retrieval), dunque gli Usa sono in possesso di materiali anche biologici di natura non terrestre. Elizondo ha potuto constatare tutto questo nel corso del suo incarico per il Pentagono.

    L’apparato militare americano, nel frattempo, mantiene ufficialmente una linea di pubblica neutralità se non proprio di diniego dell’intera questione: la portavoce Susan Gough ribadisce che le recenti revisioni dei dati da parte della task force sugli Uap (in pratica, la task force che ha sostituito il gruppo guidato da Elizondo, dopo che lui ha rassegnato le dimissioni per dissenso verso il clima di censura interna sul tema ufologico), ecco proprio quelle revisioni non hanno rilevato alcuna conferma di progetti secretati di recupero di materiali e forme di vita non terrestri.

    Il libro di Elizondo ha ricevuto comunque un preventivo controllo da parte del Pentagono, per verificare che non contenesse materiale classificato, e il testo è accompagnato dalla esplicita affermazione che il via libera non equivale a un endorsement, cioè a un esplicito appoggio, a quanto Elizondo afferma nel libro.

    Si tratta dunque di una consueta schermaglia di forze, con il reazionario apparato militare che rimane fossilizzato sulla salvaguardia dei suoi segreti, a prezzo però di mostrarsi palesemente in contraddizione con sé stesso. Il contrasto è evidente infatti al cospetto delle innumerevoli affermazioni pubbliche da parte di membri autorevoli dell’intelligence, come Elizondo, Chris Mellon (autore tra l’altro di una prefazione al libro, e tanti altri.

    «L’umanità non è l’unica vita intelligente nell’universo, e non è la specie alfa», ha scritto Elizondo.

    «Non possiamo più nascondere la testa sotto la sabbia, sappiamo che non siamo soli».

    Citazione dalla descrizione ufficiale del libro Imminent, di Luis Elizondo
    Copertina del libro di Luis Elizondo

    Il libro Imminent, di Luis Elizondo, uscirà negli Stati Uniti e nel mondo il 20 agosto 2024.

  • Luis Elizondo e il suo libro: “Imminent”. Perché ci dovrebbe interessare.

    Luis Elizondo e il suo libro: “Imminent”. Perché ci dovrebbe interessare.

    Luis Elizondo, ex capo del programma di ricerca del Pentagono sugli Ufo, ha annunciato lo scorso 21 maggio con un post su X / Twitter la data di pubblicazione del suo libro: uscirà il 20 agosto 2024 e si intitolerà Imminent: Inside the Pentagon’s Hunt for UFOs”.

    Aggiornamento!: è uscita la traduzione italiana di Imminent –> Vedi il libro su Amazon.it

    è uscita la traduzione in italiano del libro di Luis Elizondo, Imminent. La trovi su Amazon.it

    Per chi ha seguito gli sviluppi degli ultimi anni in materia di fenomeni aerei non identificati, Elizondo è uno degli eroi dell’ufologia recente.

    Soprattutto grazie a lui, infatti, sono emerse molte informazioni a lungo tenute nascoste dalle agenzie di sicurezza americane.

    C’è stato un salto di qualità nella discussione pubblica sugli ufo, un progresso dovuto all’impegno in prima persona di Elizondo, tanto che oggi negli Stati Uniti si parla apertamente di NHI, ovvero non-human intelligences: intelligenze non umane all’origine del fenomeno UFO.

    In questo articolo:

    Chi è Luis Elizondo

    Intervistato spesso da giornalisti emergenti e autori di podcast, così come dai principali media americani, Elizondo è riconoscibile per l’inconfondibile pizzetto, per la corporatura robusta e la grande disponibilità a parlare a lungo di ufo, rispondendo alle domande fino a dove i suoi vincoli di segretezza glielo consentono.

    Spesso si presenta indossando un cappellino, e quando è in collegamento dal suo ufficio è sempre visibile sul muro dietro di lui una bandiera statunitense ripiegata.

    Ha svolto diversi incarichi nei vari teatri di guerra del mondo, con ruoli principalmente di controspionaggio, quindi è stato reclutato nel programma governativo di investigazione sulle incursioni aeree degli ufo, oggetti volanti che sembrano avere un particolare interesse a sorvolare le basi militari.

    Il programma si chiamava AATIP, sigla per Advanced Aerospace Threat Identification Program, ed Elizondo ne è rimasto a capo per circa dieci anni, fino al 2017.

    Gli articoli del New York Times

    Il 16 dicembre 2017 il New York Times pubblica in prima pagina un reportage dove per la prima volta sentiamo parlare di Luis Elizondo.

    Glowing Auras and ‘Black Money’: The Pentagon’s Mysterious U.F.O. Program
    https://www.nytimes.com/2017/12/16/us/politics/pentagon-program-ufo-harry-reid.html

    L’articolo del NYTimes che ha dato avvio a una nuova attenzione pubblica verso gli ufo negli ultimi anni.

    Lì scopriamo l’esistenza del programma AATIP, per il quale venivano stanziati annualmente una manciata di milioni nel budget della Difesa.

    Un progetto a lungo tenuto segreto o comunque in ombra dal Pentagono, che aveva sempre smentito la sua esistenza. Inoltre lo stesso programma, riporta il NYTimes, viene dichiarato chiuso di recente.

    Ma ecco che Elizondo, intervistato nell’articolo, afferma che in realtà l’attività governativa di indagine sugli ufo non si è mai fermata.

    Elizondo ha rassegnato le dimissioni dall’AATIP, dichiara, per manifestare proprio il clima di opposizione interna e la mancata volontà dell’intelligence di andare al fondo della questione.

    Quell’articolo segna un vero e proprio spartiacque. Ha dato avvio ad una rinnovata e significativa attenzione sui fenomeni aerei non identificati (in inglese americano abbreviati ora con la nuova sigla UAP, Unidentified Aerial Phenomena, per svecchiare il classico acronimo “UFO”).

    Le testimonianze dei piloti

    In un articolo del NYTimes collegato al precedente, alcuni piloti della marina hanno raccontato le loro testimonianze di avvistamenti ravvicinati di oggetti sconosciuti, capaci di straordinarie abilità aerodinamiche.

    2 Navy Airmen and an Object That ‘Accelerated Like Nothing I’ve Ever Seen’
    https://www.nytimes.com/2017/12/16/us/politics/unidentified-flying-object-navy.html

    Il secondo articolo, collegato al precedente, dove i piloti testimoni degli avvistamenti raccontano le loro esperienze.

    Il comandante David Fravor, in particolare, nel 2004 è stato protagonista dell’incontro con un oggetto a forma di tic-tac (una similitudine usata dallo stesso pilota), delle dimensioni paragonabili a un aereo, mentre svolgeva un addestramento al largo delle coste del Pacifico.

    Oltre ai resoconti dei piloti, sono emersi i primi video di prova dell’esistenza tangibile di questi fenomeni: video rilasciati all’inizio per vie traverse, poi confermati come veridici dal Pentagono stesso.

    L’opera di divulgazione di quei video si deve grazie alla mediazione di Chris Mellon, anche lui uno degli instancabili promotori della divulgazione al pubblico dei segreti riguardanti gli ufo.

    Mellon ha ricoperto incarichi nelle amministrazioni americane (è ex direttore dello staff di minoranza della Commissione Intelligence del Senato ed ex vice segretario aggiunto alla Difesa per l’Intelligence).

    Gli sviluppi successivi

    Le testimonianze numerose di piloti militari sono state l’aggancio affinché il caso degli UFO / UAPs venisse elevato dal rango di stranezza bizzarra ad argomento di interesse nazionale, soprattutto in materia di sicurezza aerea.

    Da quel momento c’è stata un’accelerazione, un crescendo di affermazioni da parte di personaggi autorevoli, udienze alle camere statunitensi sugli ufo come tema di sicurezza nazionale, e disegni di legge per proteggere i potenziali testimoni soggetti a segreto militare.

    Ora, non è possibile stabilire se tutti questi passaggi degli ultimi anni fanno parte di un piano, se esiste un qualche tipo di organizzazione impegnata nella graduale ed esplicita rivelazione sulla realtà degli UAP, ma senza dubbio c’è un gruppo di persone con carriere significative alle spalle, piloti e membri dei vari corpi militari, ufficiali e membri dell’intelligence come Elizondo, che continuano ad aggiungersi alla cerchia di chi si espone pubblicamente con affermazioni che concordano su alcuni dati di fondo: questi oggetti sono reali, non sono stati fatti dagli americani o da altre nazioni, non sono di origine umana.

    Luis è da subito apparso come un personaggio accentratore di tutti questi sforzi, un leader innato, che con la sua modestia, pacatezza, e grande disponibilità ha compiuto un passaggio di carriera non indifferente, passando dai servizi segreti a un ruolo di comunicatore.

    Ha dovuto metterci la sua immagine, soprattutto agli inizi dopo le rivelazioni del 2017, quando erano essenzialmente lui e Chris Mellon a garantire, con il loro background, l’attendibilità a quanto si stava delineando.

    Lo speciale della trasmissione statunitense “60Minutes” del maggio 2021, con interviste a diversi testimoni, tra cui anche Elizondo:
    Navy pilots describe encounters with UFOs
    https://www.youtube.com/watch?v=ZBtMbBPzqHY

    Che cosa possiamo aspettarci dal libro

    Spesso Elizondo ci ha guidati in questi anni nelle varie tappe della nuova narrazione ufologica, indicando a grandi linee alcune anticipazioni, come l’emerge di nuovo testimoni e i progressi nella discussione pubblica.

    Le sue anticipazioni si sono sempre rivelate attendibili. Riguardo allo stesso suo libro, ha dichiarato che i lettori troveranno in esso rivelazioni significative che prima non aveva il permesso di formulare pubblicamente.

    Il libro promette di rivelare «verità a lungo nascoste con profonde implicazioni non solo per la sicurezza nazionale ma anche per la nostra comprensione dell’universo» (dalla descrizione del libro su Amazon Usa, traduzione nostra).

    Possiamo pensare plausibilmente che il libro Imminent di Luis Elizondo non sarà dunque solo un semplice riassunto degli ultimi anni di indagini e relazioni pubbliche sugli ufo.

    Viene spontaneo cercare di immaginare che cosa può esserci al centro del mistero. In primo luogo il titolo suggerisce subito una domanda: che cosa è “imminente”? Un contatto tra potenziali intelligenze non umane e noi terrestri? L’ammissione da parte dei governi riguardo la presenza aliena sul pianeta? E per quale motivo si sta accelerando proprio adesso verso simili discorsi? Tutti interrogativi che attendono una risposta.

    Il post su X / Twitter con cui Elizondo ha annunciato l’uscita del suo libro.

    Forse ancora una traccia ci viene indicata dalle competenze di Elizondo in campo biologico. La rivelazione potrebbe riguardare un intreccio tra la nostra storia, in quanto specie, e la loro storia, quella delle entità non terrestri?

    Si tratta ovviamente soltanto di speculazioni. Vedremo che cosa conterrà il libro.

    Edito dalla casa editrice William Morrow (etichetta riconducibile alla compagnia HarperCollins) uscirà in contemporanea anche in formato e-book ed audiolibro, sempre in inglese, letto dallo stesso Elizondo. Non ci sono informazioni al momento su possibili traduzioni in altre lingue.

    UfoItalia cercherà di ottenere il prima possibile una copia dell’edizione americana.

    Segnatevi dunque la data: 20 agosto 2024, l’atteso libro di Luis ”Lue” Elizondo: Imminent.

    Edit: ad aprile 2025 è uscita la versione in italiano, si può trovare in libreria e su Amazon.it a questo link.