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  • Un anno di ufo: le rivelazioni dell’anno trascorso e le nuove prospettive per il 2025

    Un anno di ufo: le rivelazioni dell’anno trascorso e le nuove prospettive per il 2025

    Il 2024 è stato ricco di eventi riguardanti gli oggetti volanti non identificati. Negli USA il tema ufologico non è mai stato all’ordine del giorno come negli ultimi mesi. Molti i momenti chiave dell’“anno ufologico” appena trascorso: la pubblicazione del libro di Luis Elizondo, Imminent, l’udienza pubblica sul tema Uap al Congresso del 13 novembre, e infine una serie quasi ininterrotta di avvistamenti di misteriosi “droni” soprattutto nel New Jersey, tra novembre e dicembre, ma alcuni anche in Europa sulle basi militari nel Regno Unito. 

    E le attese per il 2025 rimangono molte: c’è chi pensa che l’amministrazione Trump possa spingere per una maggiore trasparenza; lo scopriremo a breve con l’insediamento del Presidente il 20 gennaio. In ogni caso, è probabile che durante l’anno emergeranno nuovi testimoni in grado di rilanciare il dibattito pubblico, soprattutto sul versante dei programmi di presunto recupero e retroingegneria di velivoli non terrestri.

    Indice

    Imminent: il libro dell’ex direttore del programma ufo del Pentagono

    Ad agosto 2024 è uscito il libro molto atteso dell’ex direttore dell’ufficio del Pentagono preposto a indagare gli uap, Luis Elizondo. Con un titolo ricco di suspense (Imminent), il libro è una testimonianza che forse deve essere ancora compresa appieno dal pubblico nella sua portata. Molte le tematiche toccate dall’autore, ma in sostanza Elizondo conferma tante voci che da decenni circolano tra gli appassionati di ufologia: non siamo soli, e i governi del mondo ne sono al corrente, primi fra tutti gli Usa. 

    L’udienza pubblica del 13 novembre 2024

    Ben 4 testimoni quest’anno si sono presentati a rispondere all’udienza tenutasi il 13 novembre al Congresso Usa sul tema degli UAP. L’ammiraglio in pensione Tim Gallaudet è stato il più audace con le sue affermazioni a sostegno della tesi per cui non siamo soli sulla Terra. Interessante anche il documento portato dal giornalista Michael Shellenberger, sul programma Immaculate Constellation: un progetto di cattura di immagini e video in alta risoluzione di uap. Tuttavia, il documento gli è stato portato da una fonte anonima.


    Droni – o ufo? – fuori controllo

    Gli ultimi mesi del 2024 hanno visto un susseguirsi di avvistamenti di misteriosi oggetti volanti. I media e le agenzie di sicurezza hanno sbrigativamente parlato di “droni”. Ma nessuna delle rassicurazioni delle autorità ha soddisfatto l’opinione pubblica. 

    I militari, infatti, pur assicurando che “non c’è alcun rischio per la cittadinanza”, si sono detti ignari dell’origine e degli scopi di quegli oggetti, che sembrano avere un’autonomia indefinita, si presentano di notte sugli abitati e su alcune basi militari, e se ne vanno senza lasciare traccia.

    Il fenomeno non è per nulla esaurito e capita di frequente di vedere sui social, specie su X, filmati di persone che osservano strane luci presentarsi di notte sopra i loro quartieri. A volte somigliano effettivamente a droni, almeno nella disposizione delle luci, altre volte appaiono come globi luminosi.

    La natura così strana di questo fenomeno spinge a pensare che potrà ancora essere protagonista dei prossimi mesi. Possiamo immaginare due sviluppi: o andrà esaurendosi, e non sapremo mai che cosa sono quegli strani oggetti e chi vi è all’origine, oppure continuerà, forse anche intensificandosi e diffondendosi, e allora non potrà più essere sminuito dalle autorità.

    Di certo i presunti droni rappresentano una delle ondate di avvistamenti di oggetti non identificati più significative della storia recente.

    La scomparsa di Jimmy Carter, il Presidente che avvistò un ufo

    Tra Presidenti americani e ufo c’è sempre stato un rapporto difficile: tanti di loro in campagna elettorale hanno dichiarato di voler rivelare il più possibile, ma una volta eletti si sono trovati di fronte ai veti della “sicurezza nazionale”.

    Negli ultimi giorni del 2024 è venuto a mancare, all’età di 100 anni, l’ex presidente USA e premio nobel Jimmy Carter. Lo ricordiamo qui per un aneddoto che lui stesso più volte raccontò, e che rappresenta un elemento distintivo della sua persona nel suo cammino politico. 

    Prima di diventare presidente e ancora prima di diventare governatore della Georgia, nel 1969 si trovò a tenere un discorso presso un Lions Club. Mentre si apprestava a parlare, lui e una ventina di altri testimoni videro una strana luce, dietro una serie di alberi. La luce si avvicinò e cambiò colore più volte.

    Quell’episodio segnò profondamente Carter, che degnò sempre di ascolto e rispetto chi diceva di aver visto un ufo. In campagna elettorale promise di rivelare tutti i segreti al riguardo, ma poi sembra che un incontro avuto con l’allora capo della CIA, George Bush senior, ridimensionò bruscamente le sue speranze. 

    Il Fatto Quotidiano racconta in un articolo la vicenda, e riporta che lo stesso Carter dovette desistere proprio in virtù – di nuovo – della “sicurezza nazionale”. 

    Ma che cosa c’è di così misterioso, inquietante, o sconvolgente che obbliga le autorità a tenere all’oscuro la gente dal mistero degli ufo? Chissà se con l’anno a venire lo scopriremo…

    Il 2025 e gli ufo: Trump sarà il presidente della rivelazione?

    Mancano soltanto una ventina di giorni all’insediamento di Donal Trump alla Casa Bianca per il suo secondo mandato. Molti si aspettano che sarà il presidente che darà una svolta al discorso pubblico sugli ufo / uap. Questo almeno è un auspicio, in virtù dell’impostazione politica personale che ha voluto dare alla sua candidatura: quella di un presidente che vuole ricucire la distanza tra governo ed elettori, semplificando l’apparato burocratico. Il popolo ha diritto di sapere, sembra il messaggio che l’ufologia si aspetta venga sostenuto da Trump. Vedremo.

    Intanto, in una recente puntata del suo podcast, il noto speaker Joe Rogan si è espresso cautamente: non pensa che Trump si esporrà più di tanto sugli ufo. Rogan ha detto che durante le interviste che ha avuto modo di svolgere con l’ormai Presidente rieletto, Trump gli è sembrato piuttosto riservato sull’argomento.

    Certo, bisogna riconoscere che Donald ha mostrato una disponibilità mai vista prima in un presidente a commentare i recenti avvistamenti da parte di piloti militari. Inoltre si è pronunciato anche riguardo ai recenti avvistamenti di droni, criticando più che altro la gestione da parte dell’uscente amministrazione Biden.

    Qui un articolo dell’Huffington post sulle dichiarazioni di Joe Rogan.

    Nuove udienze pubbliche e possibili testimoni

    Come scrive il giornale online space.com (in inglese, qui traduciamo): 

    «Sembra onesto dire che quest’anno è stato probabilmente un voltapagina nel definire e perfezionare l’interesse per i fenomeni anomali non identificati (UAP). […] Ci sono state audizioni pubbliche al Congresso e diverse riunioni a porte chiuse [i cosiddetti SCIF]. Alcuni “Whistleblowers” hanno raccontato di oggetti recuperati e sforzi super segreti di retro ingegneria per guardare sotto il cofano delle navi recuperate. Ci sono state persino affermazioni di reperti “biologici” non umani estratti dal relitto di imbarcazioni schiantate.»

    Ma che cosa possiamo attenderci e quali saranno i prossimi sviluppi, almeno in America, dove si sta concentrando la maggiore attenzione in tema ufo, nel 2025?

    Come prosegue lo stesso giornale online, che ha intervistato alcuni esperti di ufo e giornalisti:

    «L’anno prossimo vedrà più audizioni del Congresso, possibilmente legislazione aggiuntiva, e riterrà pubblicamente responsabile l’ufficio AARO del Dipartimento del DoD, osserva Jeff Gould che gestisce l’UAP News Center, un sito web informativo che trova e si collega alle notizie quotidiane sugli UFO.

    “Il Congresso è stato chiaramente profondamente interessato alla questione negli ultimi tre anni. Prevedo che continueranno a perseguire l’argomento UAP”, ha detto Gould. Si aspetta che più ex funzionari governativi si fanno avanti per parlare dell’argomento.»

    Deputati e Senatori americano sono interessati al discorso sugli Uap perché costituisce un elemento strategico di difesa e sicurezza nazionale. Ci saranno dunque probabilmente altre udienze, sia pubbliche che private. Nelle udienze precedenti è stato più volte sollevato il tema di programmi di ricerca e recupero di materiali non terrestri, come avevano riferito già il testimone David Grusch e altri personaggi dopo di lui. 

    Dunque l’auspicio ora è che la pressione della politica – che su questo tema è bipartisan, tra democratici e repubblicani – porti a nuove testimonianze da parte di chi lavora a questi presunti programmi. La tutela dei testimoni sarà cruciale affinché essi siano incoraggiati a parlare, garantendo loro di non incorrere in sanzioni per la rivelazione di informazioni riservate.

    Scienza e curiosità potranno essere determinanti

    Di certo è che la curiosità umana può molto, e il mondo scientifico deve ancora entrare seriamente in scena riguardo agli ufo / uap. Da troppo tempo attendiamo un apporto costruttivo e diffuso da parte di ricercatori di ogni provenienza e disciplina. 

    Finora soltanto alcuni di loro si sono coraggiosamente esposti, come Avi Loeb, Garry Nolan e pochi sparuti altri. 

    Possiamo aspettarci perciò un aumento degli articoli scientifici pubblicati sul tema ufo / uap, e si spera che i centri di ricerca – per la verità pochi – che si occupano di ufo possano rendere noti alcuni risultati delle loro ricerche. 

    Pensiamo in particolare al Galileo Project di Harvard (guidato sempre da Avi Loeb), la Sol Foundation dell’Università di Stanford (un think tank che raccoglie studiosi e personalità interessate a tutti gli aspetti degli uap), e eventualmente anche il SETI Institute.

    Tutti noi possiamo approfondire, informarci, guardare di più il cielo. In fondo è gratis, e qualsiasi fenomeno osserveremo, naturale o di più incerta identificazione, ci regalerà emozioni e ne resteremo affascinati.

    Buon anno di nuove osservazioni.

  • Il cielo del mese: dicembre 2024

    Il cielo del mese: dicembre 2024

    Dicembre è il mese del solstizio d’inverno: per la precisione avverrà il 21 dicembre. Segna il momento di minima durata di luce del giorno, e l’inizio dell’inverno. Una curiosità notevole è poi che il mese di dicembre 2024 avrà 5 fasi lunari: si verificherà per due volte la Luna Nuova, circostanza indicata con l’espressione “Black Moon” (la “Luna Nera”). Ottima l’osservabilità di Giove, che sarà in opposizione il 7 dicembre (mappa del cielo nell’articolo).

    Indice

    Viaggio al centro della nostra Galassia

    Dall’archivio APOD (Astronomy Picture of the Day) della Nasa, nel mese scorso uno dei post era non una foto – una delle tante magnifiche immagini che arrivano da telescopi in orbita ma anche da astronomi e astrofili più o meno professionisti; il 24 novembre c’era questo video, che è possibile vedere anche su youtube, il cui merito va all’ESO (European Southern Observatory) e a una serie di astronomi ad esso legati.

    Si tratta di un magnifico “viaggio” al centro della nostra galassia, La Via Lattea:

    Journey to the Center of the Galaxy
    Video Credit: ESO/MPE/Nick Risinger (skysurvey.org)/VISTA/J. Emerson/Digitized Sky Survey 2 . Fonte: https://apod.nasa.gov/apod/ap241124.html

    Ecco cosa dice la didascalia che accompagna il video sul sito APOD della Nasa:

    “Spiegazione: cosa si trova al centro della nostra galassia? Nel classico di fantascienza di Jules Verne, Viaggio al centro della Terra, il professor Liedenbrock e i suoi compagni esploratori incontrano molte meraviglie strane ed emozionanti. Gli astronomi conoscono già alcuni degli oggetti bizzarri che esistono nel nostro Centro Galattico, tra cui vaste nubi di polvere cosmica, ammassi stellari luminosi, anelli vorticosi di gas e persino un buco nero supermassiccio. Gran parte del Centro Galattico è schermato alla nostra vista nella luce visibile dalla polvere e dal gas interposti, ma può essere esplorato utilizzando altre forme di radiazione elettromagnetica. Il video presentato è in realtà uno zoom digitale nel centro della Via Lattea che inizia utilizzando immagini di luce visibile dal Digitized Sky Survey. Mentre il film procede, la luce mostrata si sposta verso gli infrarossi che penetrano la polvere ed evidenzia le nubi di gas che, recentemente scoperte nel 2013, cadono verso il buco nero centrale.” (tradotto, da https://apod.nasa.gov/apod/ap241124.html)

    Fenomeni astronomici di dicembre

    Come di consueto, ecco di seguito alcuni estratti dalla rubrica “Il Cielo del Mese”, dal sito della Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it:

    Il Solstizio d’Inverno 2024

    Contrariamente a quanto comunemente ritenuto, non è Santa Lucia (il 13) il giorno più corto dell’anno. 
In realtà in prossimità del 13 dicembre si verifica il periodo in cui il Sole tramonta più presto: per le prime due settimane di dicembre l’orario del tramonto si mantiene quasi costante, tra le 16.40 e le 16.41. Il giorno più breve dell’anno in realtà coincide con il giorno del solstizio e inizio dell’inverno, che quest’anno cade il 21 dicembre.

    Il giorno 21 il Sole tramonta un po’ più tardi, circa 3 minuti dopo, alle 16.44, ma anche il suo sorgere è ritardato di alcuni minuti, avendo luogo alle 7.37 (il 13 dicembre sorge alle 7.32): in definitiva, il Sole resta sopra l’orizzonte circa 2 minuti in meno rispetto al giorno 13. 
Quindi in effetti il giorno più corto dell’anno è di norma il 21 o il 22 dicembre. 

Quest’anno il SOLSTIZIO D’INVERNO cade il 21 dicembre alle ore 09 e 21 minuti (ore 10 e 21 TMEC). . 


    • 1 dicembre : il sole sorge alle 7.21 ; tramonta alle 16.41
    • 15 dicembre : il sole sorge alle 7.33 ; tramonta alle 16.41
    • 31 dicembre : il sole sorge alle 7.40 ; tramonta alle 16.51
      TMEC).
      
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana). 


    Luna

    IL MESE DI DICEMBRE SARA’ UN MESE CON 5 FASI LUNARI !
    In questo mese di dicembre si verificherà per due volte la Luna Nuova, circostanza indicata con l’espressione “BLACK MOON” (la “Luna Nera”), mentre quando si verifica la seconda Luna Piena nello stesso mese è nota la denominazione “Blue Moon” (“Luna blu”).

    Fasi Lunari dicembre 2024
    DataFaseOrario
    01/12/2024Luna Nuova07h 21m
    08/12/2024Primo quarto16h 27m
    15/12/2024Luna Piena10h 2m
    22/12/2024Ultimo quarto23h 18m
    30/12/2024Luna Nuova23h 27m

    Pianeti (Giove all’opposizione il 7 dicembre)

    Di seguito riportiamo le informazioni per i pianeti osservabili questo mese:

    Venere: già protagonista dei cieli serali degli ultimi mesi, per il pianeta più luminoso inizia il periodo di migliore osservabilità dopo il tramonto. Verso la fine dell’anno Venere tramonterà quasi 4 ore dopo il Sole, avvicinandosi all’intervallo di tempo più lungo possibile per osservarlo nelle prime ore della notte. Il pianeta brilla nel cielo occidentale, completando il proprio percorso nella costellazione del Sagittario il 6 dicembre. Nella rimanente parte del mese Venere attraversa tutto il Capricorno e proprio a fine anno, il 31, fa il suo ingresso nell’Acquario.

    Marte: il pianeta rosso è ormai osservabile per quasi tutta la notte. Mancano poche settimane all’opposizione al Sole, pertanto possiamo vederlo sorgere ad Est nelle prime ore della sera per poi seguirlo mentre culmina a Sud nelle ore centrali della notte. Marte per tutto il mese di dicembre nella costellazione del Cancro, dove inverte la marcia il giorno 7 dicembre, terminando l’anno in moto retrogrado.

    Giove: il pianeta più grande del sistema solare sarà anche uno dei maggiori protagonisti delle notti di dicembre. Giove va in opposizione al Sole il 7 dicembre e termina l’anno in moto retrogrado nella costellazione del Toro. Come sempre accade nelle opposizioni, il pianeta sarà osservabile per tutta la notte, a oriente dopo il tramonto del Sole, a Sud nelle ore centrali della notte, fino a vederlo tramontare mentre il cielo si rischiara alla luce dell’alba. Giove sarà visibile alla massima luminosità , trovandosi alla minima distanza dalla Terra che, in questa occasione, sarà pari a circa 611.757.000 km.

    Giove all’opposizione il 7 dicembre 2024 : le mappe del cielo dettagliate:

    Giove in opposizione il 7 dicembre 2024, carta del cielo. Fonte: UAI http://divulgazione.uai.it/index.php/File:Giove_opposizione_07-12-2024_h22.JPG

    Saturno: il pianeta anticipa sempre più l’orario del proprio tramonto e di conseguenza l’intervallo di tempo a disposizione per poterlo osservare si riduce progressivamente e risulta ormai limitato alle prime ore della notte. E’ ancora possibile individuarlo facilmente sull’orizzonte a Sud-Ovest nella costellazione dell’Acquario.

    Urano: anche nel mese di dicembre le condizioni di osservabilità di Urano si mantengono relativamente simili a quelle di Giove. Il pianeta è reduce dall’opposizione al Sole avvenuta il mese scorso, e per gran parte del mese sia Giove che Urano si trovano nella medesima costellazione, il Toro. E’ quindi possibile osservare il pianeta per quasi tutta la notte. Urano è comunque prossimo al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo individuare agevolmente è necessario l’utilizzo di un telescopio o di un buon binocolo. Urano lascia il Toro e con moto retrogrado rientra nuovamente in Ariete il 29 dicembre, dove finisce l’anno.

    Nettuno: il pianeta tramonta circa un’ora dopo Saturno. Possiamo quindi osservarlo nelle prime ore della notte sull’orizzonte a Sud-Ovest. Data la bassa luminosità, è possibile individuare Nettuno solo con l’aiuto di un telescopio. Nettuno torna in moto diretto l’8 dicembre, rimanendo all’interno della costellazione dei Pesci, dove è rimasto tutto l’anno.

    Congiunzioni


    Luna – Venere : dopo il tramonto del Sole, la sera del 4 dicembre potremo ammirare il falcetto di Luna crescente nella costellazione del Sagittario che si avvicina al pianeta Venere, situato nei pressi del limite tra Sagittario e Capricorno.

    Marte – Presepe : nella stessa notte del 4 dicembre potremo osservare Marte molto vicino all’ammasso stellare del Presepe (M 44) nella costellazione del Cancro.

    Luna – Saturno : nelle prime ore della notte dell’8 dicembre la Luna al Primo Quarto si troverà vicina a Saturno nella costellazione dell’Acquario.

    Luna – Pleiadi : la sera del 13 dicembre la Luna, a due giorni dalla fase di Luna Piena, sarà protagonista di un incontro molto ravvicinato con l’ammasso stellare delle Pleiadi, nella costellazione del Toro.

    Luna – Giove : la notte del 14 dicembre potremo ammirare la congiunzione tra la Luna quasi Piena e il pianeta Giove, ancora nella costellazione del Toro.

    Luna – Marte : l’ultima congiunzione significativa dell’anno si verifica il 18 dicembre, con la Luna e Marte che si incontrano nella costellazione del Cancro.

    Costellazioni

    Con il mese di dicembre entriamo definitivamente nel periodo di migliore osservabilità delle grandi costellazioni invernali che caratterizzeranno i prossimi mesi. Le costellazioni autunnali, povere di stelle brillanti e non sempre facilmente identificabili dal neofita – Capricorno, Acquario, Pesci – si avviano al tramonto nel cielo di Sud – Ovest, sostituite a Sud – Est dall’inconfondibile costellazione di Orione, accompagnata dal Cane Maggiore con la fulgida Sirio, dal Toro, dai Gemelli.
    In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell’intera volta celeste; oltre alla già citata Sirio, ricordiamo la rossa Aldebaran nel Toro, Castore e Polluce nei Gemelli, Procione nel Cane Minore, Capella nell’Auriga. Orione, la più bella costellazione invernale, è caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura e dai luminosi astri Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph che ne disegnano il contorno. Con piccoli strumenti (è sufficiente anche un buon binocolo) non è difficile individuare la celeberrima nebulosa (M 42), situata nella spada, poco al di sotto della cintura.
    Per alcune ore dopo il tramonto è ancora possibile osservare a Ovest alcune costellazioni che abbiamo potuto seguire per il periodo autunnale: il grande quadrilatero di Pegaso, Andromeda con l’omonima Galassia, Perseo, la minuscola costellazione del Triangolo, accanto all’altrettanto piccola costellazione zodiacale dell’Ariete. Dalla parte opposta del cielo, in tarda serata si potrà assistere al sorgere del Cancro e, successivamente, del Leone.
    A Nord le costellazioni circumpolari compongono un cerchio ideale intorno all’Orsa Minore, con all’estremità la Stella Polare: in senso antiorario incontriamo Cassiopea, Cefeo, il Dragone, l’Orsa Maggiore, la Giraffa.

  • Il cielo del mese: novembre 2024

    Il cielo del mese: novembre 2024

    Il cielo stellato nel bel mezzo dell’autunno offre magnifiche viste di stelle luminose: le Pleiadi sembrano gemme di ghiaccio blu, accanto al fuoco delle stelle arancio rossastre come Aldebaran, della costellazione del Toro.

    L’unico problema? La nebbia! In novembre, la maggior parte delle occasioni per osservare il cielo sono impedite da un perenne strato di nebbia fitta, almeno per diverse parti d’Italia ormai sempre più avvolta nell’umidità, anche per colpa delle ingenti piogge cadute nelle scorse settimane.

    Tanti bravi astrofili e appassionati di astronomia, ben attrezzati, hanno fotografato nel mese scorso la cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS. Alcune foto e articoli online sulla cometa: 1) Ultimo atto per la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) 2) Le foto più belle della cometa C/2023 A3 3) https://edu.inaf.it/astrofoto/galleria-cometa-c2023-a3-tsuchinshan-atlas/

    Suggerimenti di osservazione

    In questo mese, Giove offre la sua maestosa presenza. Alzando lo sguardo verso est, già verso le ore 22 o 23, risulta di facilissima osservazione. Ricordiamo che anche con un buon binocolo, a 8 o 10 ingrandimenti (purché si trovi una posizione stabile e comoda con un appoggio), si riescono a osservare i 4 principali satelliti di Giove (i satelliti Galileiani): Io, Europa, Ganimede e Callisto.

    L’Unione Astrofili Italiani, a proposito di Giove, scrive: «il conto alla rovescia per l’opposizione al Sole del pianeta più grande del sistema solare sta per giungere alle fasi finali. All’inizio di dicembre vedremo Giove nelle condizioni ottimali e per tutta la notte. In questo mese di novembre dovremo invece ancora attendere un po’ per poterlo osservare ad Est nelle prime ore della notte. Come già anticipato nel paragrafo su Venere, nel corso del mese Giove anticiperà ulteriormente il suo sorgere, mentre Venere posticipa il proprio tramonto. Potremo così osservare entrambi i pianeti quasi opposti l’uno all’altro sulla volta celeste, Venere ad occidente e Giove ad oriente. Giove rimane ancora nella costellazione del Toro.»

    A novembre sarà interessante osservare – nebbia permettendo – alcune congiunzioni tra la Luna e pianeti. Ad esempio, il 16 novembre la Luna apparirà vicina a Giove e alle Pleiadi, come riporta la mappa dell’Unione Astrofili Italiani:

    Congiunzione Luna Pleiadi Giove del 16 novembre. Fonte: UAI

    Come sempre, il riferimento per i nostri suggerimenti astronomici è la pagina del sito UAI del Cielo del mese.

    Buone osservazioni.

  • Il cielo del mese: ottobre 2024

    Il cielo del mese: ottobre 2024

    Qualche giorno fa abbiamo colto una serata di cielo libero da nuvole, rispolverando un buon vecchio binocolo compagno di tante osservazioni, e abbiamo dato una ristorante occhiata al cielo autunnale.

    Un cielo bellissimo, che offre tanti spunti di osservazione. Molti interessanti oggetti celesti sono infatti piuttosto comodi da osservare alle nostre latitudini italiane, di questa stagione. Pensiamo soprattutto a chi sfutta piccoli strumenti, come binocoli, telescopi da balcone, e simili.

    Ben vengano allora i cieli e le costellazioni autunnali: il doppio ammasso di Perseo, la galassia di Andromeda, l’ammasso delle Pleiadi, i pianeti più luminosi e tutte le altre meraviglie astronomiche di questo periodo.

    mappa del cielo del mese di ottobre 2024 per latitudini medie italiane

    Cercare il doppio ammasso di Perseo è un “bersaglio” facile e istruttivo, perché offre modo di ripassare la posizione delle costellazioni più note del cielo boreale: Cassiopea, Perseo, Andromeda. Il doppio ammasso spicca al binocolo, rientrando nel campo di un buon 8×40.

    La galassia di Andromeda non è difficile, ma bisogna conoscere già meglio il cielo per trovarla, e non è raro perdere alcune serate per scoprire dove si trova, se si è agli inizi della propria avventura di astrofili. M31, così viene chiamata con il codice del Catalogo di Messier, suscita sempre meraviglia: anche se è poco più di un batuffolo luminoso sotto cieli diversi da quelli di montagna, ci ricorda che stiamo pur sempre ammirando con i nostri occhi un’intera altra galassia. Un’esperienza sempre emozionante.

    Tra i pianeti, Giove è già presente a inizio serata basso sull’orizzonte di nord-est. Bellissimo, luminoso e gigante. Al binocolo si apprezzano i suoi satelliti galileiani.

    Verso fine ottobre Giove e Saturno si troveranno in buone condizioni di osservabilità. Riportiamo di seguito la mappa divulgata dall’Unione Astrofili Italiani, che dedica nelle serate del 26 – 27 ottobre l’iniziativa “LE NOTTI DEI GIGANTI E IL CIELO DELL’AUTUNNO”, rivolte all’osservazione dei pianeti Giove e Saturno:

    Carta del cielo con le posizioni di Giove, Urano, Nettuno e Saturno per il 26-27 ottobre 2024. Fonte: UAI https://divulgazione.uai.it/index.php/File:Mappa_pianeti_Notte_dei_giganti_26-10-2024_copia.jpg

    C’e anche una cometa in questo inizio di autunno, che ha suscitato grandi attese perché prometteva di diventare molto luminosa. Si chiama C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS, ma di fatto si è dimostrata meno “bella” del previsto per gli astrofili visuali, perché appare nel cielo a bassissima quota al tramonto.

    Le seguenti informazioni sono tratte da: Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it :

    Il Sole

    l giorno 31 passa dalla costellazione della Vergine a quella della Bilancia.

    • 1 ottobre: il sole sorge alle 7.09 ; tramonta alle 18.53
    • 15 ottobre: il sole sorge alle 7.25; tramonta alle 18.30 (ora legale)
    • 31 ottobre: il sole sorge alle 6.44; tramonta alle 17.07 (ora solare)


    Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 21 minuti per una località alla latitudine media italiana.


    Fino al 26 ottobre gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un’ora in più rispetto all’Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell’Europa Centrale).

    Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre torna in vigore l’ora solare.

    (Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).

    Luna

    Fasi Lunari ottobre 2024
    DataFaseOrario
    02/10/2024Luna Nuova20h 49m
    10/10/2024Primo quarto20h 55m
    17/10/2024Luna Piena13h 26m
    24/10/2024Ultimo quarto10h 03m

    Congiunzioni

    Luna – Venere : dopo il tramonto del 5 ottobre potremo ammirare alla luce del crepuscolo la suggestiva congiunzione tra il luminoso pianeta Venere e la sottile falce di Luna crescente, 3 giorni dopo la Luna Nuova, nella costellazione della Bilancia. (vedi mappa)

    Luna – Saturno : la sera del 14 ottobre vedremo la Luna avvicinarsi a Saturno per poi allontanarsi dopo la congiunzione, alla minima distanza angolare tra i due astri, visibile nella costellazione dell’Acquario. (vedi mappa)

    Luna – Pleiadi : l’incontro ravvicinato tra la Luna e l’ammasso stellare delle Pleiadi si verifica la sera del 19 ottobre, nella costellazione del Toro. (vedi mappa)

    Luna – Giove : la Luna, proseguendo il suo percorso nella costellazione del Toro, si avvicina a Giove nella notte tra il 20 e il 21ottobre per poi superarlo. La mappa si riferisce alla sera del 21 ottobre, con la Luna già vicina al limite con l’Auriga e i Gemelli. (vedi mappa)

    Luna – Marte : nella notte tra il 23 e il 24 ottobre la Luna nella fase di Ultimo Quarto raggiunge la congiunzione con Marte. Il pianeta rosso si trova nella costellazione dei Gemelli, mentre la Luna raggiunge il limite con il Cancro. (vedi mappa)

    Per approfondimenti rigorosi e comprensivi di tutti i dati, rimandiamo all’intera sezione “il cielo del mese” di ottobre 2024, divulgata dalla UAI (fonte: Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it).

    Buone osservazioni!

  • Il cielo del mese: settembre 2024

    Il cielo del mese: settembre 2024

    Settembre è il mese dell’equinozio d’autunno. Aumentano le ore di buio. Una Superluna sarà occasione di osservazioni del nostro satellite, e ci sarà anche una modesta eclissi di luna tra il 17 e il 18.

    A settembre il cielo riserva ottimi spettacoli per gli astrofili, con il vantaggio – in genere – di sere dal clima mite. La maestosa costellazione di Andromeda, con la Galassia di Andromeda che nel catalogo di Messier è identificata dalla sigla M31, è una delle protagoniste del cielo. Facile da osservare anche con un binocolo di buona luminosità, e visibile ad occhio nudo come una stella sfocata.

    Vediamo alcuni degli eventi astronomici più significativi del mese.

    Le seguenti informazioni sono una sintesi, con modifiche e integrazioni, da: Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.ithttp://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Settembre_2024

    L’equinozio d’autunno

    Ci avviamo al passaggio verso la stagione autunnale, e l’equinozio d’autunno, il giorno 22 settembre, ci rammenta che le giornate si accorciano sempre più. A fine mese avremo circa un’ora e venti minuti in meno di luce rispetto a inizio mese. E già adesso – tra fine agosto e inizi di settembre – fa buio presto per le latitudini medie come quelle italiane.

    Gli orari di alba e tramonto del Sole:
    1 settembre: il sole sorge alle 6.38; tramonta alle 19.45
    15 settembre: il sole sorge alle 6.52; tramonta alle 19.21
    30 settembre: il sole sorge alle 7.08; tramonta alle 18.55

    Luna

    I dati astronomici ci dicono che tra il 17 e 18 settembre, a tarda ora, o se vogliamo verso il mattino del 18 (con picco alle ore 4,44) ci sarà un’eclissi parziale di luna. Per la verità la magnitudine dell’ombra è piuttosto bassa, attorno allo 0,08. Ciò significa un’eclissi davvero modesta (con magnitudine 1 si avrebbe eclissi totale, dunque uno “zero virgola zero ecc.”… è poco).

    La luna piena del 18 settembre sarà particolarmente vicina (luna al perielio), tanto da poter parlare anche questo mese di una Superluna.

    Osservare la luna

    È consigliata l’osservazione con qualsiasi strumento. La luna è bella anche attraverso i modesti ingrandimenti di un binocolo. Occorre trovare una postazione che ci consenta di avere una presa stabile e poco mossa. Per esempio una sdraio da giardino, o al più anche un tronco d’albero contro il quale appoggiarsi per essere più stabili.

    Il meglio dell’osservazione si ottiene dopo alcuni minuti che si guarda attraverso lo strumento: i nostri occhi si saranno abituati, e la luna che all’inizio ci appare come un disco di modeste dimensioni, comincia a mostrare tanti dettagli in più.

    Pianeti

    Saturno sarà in opposizione il giorno 8, dunque uno dei periodi più favorevoli per osservarlo.
    Per tutti i dettagli sui pianeti e la loro osservabilità durante il mese, si rimanda al sito Uai, aggiornatissimo: http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Settembre_2024

    Costellazioni

    Il cielo di settembre ci consente di osservare ancora buona parte di quelle costellazioni che hanno caratterizzato la volta celeste nella parte centrale dell’estate. Ora però gli astri che eravamo abituati a vedere ben alti in cielo intorno alla mezzanotte, sono invece spostati verso occidente dove si accingono a tramontare.

    Nelle prime ore della sera sarà possibile scorgere sull’orizzonte lo Scorpione, seguito dal Sagittario e, più in alto, dall’Ofiuco e da Ercole. 
Più a Nord – Ovest tramonta invece la brillante stella Arturo, nella costellazione del Bootes: al suo fianco sinistro notiamo la piccola costellazione della Corona Boreale. 
Qualche ora più tardi sarà il turno del Triangolo Estivo ad avviarsi verso l’orizzonte occidentale.

    Il Triangolo Estivo, ricordiamo, ha queste componenti principali: la stella Altair della costellazione dell’Aquila, che rappresenta il primo dei tre vertici del Triangolo. 
La stella più brillante delle tre è invece Vega, nella Lira. La figura geometrica è completata da Deneb, la coda del Cigno.

    Con l’aiuto della mappa del cielo si potranno facilmente identificare anche le costellazioni minori, disposte tra l’Aquila e il Cigno; in particolare, sono riconoscibili la Volpetta, la Freccia e il Delfino. 


    Tornando alla fascia zodiacale, le costellazioni visibili verso Sud in questo periodo sono meno spettacolari e di più difficile identificazione rispetto a quelle osservate nei mesi precedenti. 
Capricorno, Acquario e Pesci sono piuttosto estese, ma prive di stelle brillanti. 
Più facile da trovare la minuscola costellazione dell’Ariete, che vedremo sorgere a Est.

    
Per riconoscere queste costellazioni possiamo sfruttare gli allineamenti delle stelle più brillanti delle costellazioni che troviamo nelle vicinanze: Acquario e Pesci ad esempio si trovano proprio sotto il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, che dopo il tramonto domina il cielo di Sud-Est. 
Partendo da Pegaso, verso Nord-Est, troviamo la costellazione di Andromeda, dove anche con un semplice binocolo (ma in cieli molto oscuri la si intravede già ad occhio nudo) è possibile osservare l’omonima galassia. Andromeda è seguita da Perseo, con una forma che ricorda una “Y” rovesciata.

    Mappa di Andromeda, con la galassia di Andromeda M31 evidenziata con un’ellissi gialla – la posizione è approssimativa.

    
Più in alto rispetto ad Andromeda e Perseo, spostandoci a Nord verso la Stella Polare, troviamo Cassiopea, con la sua caratteristica forma a “W”, e la meno appariscente costellazione di Cefeo. 
Tra Perseo e Cassiopea c’è un altro noto oggetto del profondo cielo che merita di essere osservato: si tratta del cosiddetto “Doppio Ammasso del Perseo“. 
I due ammassi contengono complessivamente circa 400 stelle e distano da noi oltre 7.000 anni luce, separati da circa un migliaio di anni luce l’uno dall’altro. 
Il “Doppio Ammasso” è un oggetto molto esteso: la visione migliore la si può avere con un binocolo, che permette di ammirare entrambe le concentrazioni di stelle, che di norma non entrano nel ristretto campo inquadrato da un telescopio.

    
Completiamo la descrizione della volta celeste con l’Orsa Maggiore, che troviamo a Nord – Ovest, accompagnata dal Dragone, un “serpente” di stelle che si snoda tra le due Orse. 


    Meteore

    METEORE DI SETTEMBRE 2024
    (Riportiamo qui pressoché per intero l’ottima scheda presente sul sito Uai, citando la fonte e l’autore: a cura di Enrico Stomeo – Sezione Meteore UAI http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Settembre_2024)


    Settembre è un ottimo mese per osservare le stelle cadenti, dato che le notti iniziano ad allungarsi, il clima in genere diviene più mite e il numero delle sporadiche, che si assommano alle meteore dei vari sciami, raggiunge nel nostro emisfero il suo massimo annuale. In questo periodo dell’anno il punto nello spazio verso cui la Terra si muove lungo la sua orbita viene a trovarsi più alto nel cielo, per cui alle nostre latitudini l’atmosfera terrestre viene investita da una quantità maggiore di particelle meteoriche. Se osserviamo attentamente il cielo in condizioni ottimali di trasparenza e di non inquinamento luminoso potremo aspettarci di osservare 10-20 stelle cadenti ogni ora, con un minimo di prima sera e un massimo prima dell’alba.

    Per tutto il mese le regioni di cielo comprese tra le costellazioni dell’Auriga, Perseo, Ariete e Pesci offrono il maggiore interesse per chi osserva meteore, poiché da qui si irradia l’attività di numerose correnti minori vicine tra loro. Quest’anno la parte centrale del mese sarà quella più sfavorevole per osservare, essendo Luna Piena il 18 settembre.

    Nelle notti a cavallo tra agosto e settembre è attiva l’interessante corrente delle Aurigidi, originata probabilmente dalla cometa a lungo periodo 1911 Kiess, che mostra meteore talvolta brillanti e molto veloci, ancor più delle Perseidi. Questo sciame è molto interessante poiché la sua attività è variabile e può mostrare in particolari circostanze gravitazionali con i pianeti maggiori dei veri e propri exploit di centinaia di meteore, come è avvenuto ad esempio nel 1986 (ZHR 250) e nel 1994 (ZHR 400). E’ interessante tra l’altro perché l’area radiante risulta sfasata più a est da quella teorica, allorché avvengono gli exploit, tanto che alcuni hanno messo in dubbio che si tratti dello stesso sciame. Quest’anno avremo un’ottima occasione per osservarle favorevolmente sia perché non ci sarà la Luna sia perché il maggior numero di queste meteore è atteso nelle ore notturne.

    Verso il 5/6 settembre diventano più evidenti le epsilon Perseidi, uno sciame già conosciuto a fine ‘800 grazie ai disegni di W.Denning, ritornate di attualità in questi ultimi anni per aver mostrato un inatteso rinvigorirsi della frequenza e aver avuto una decisa conferma da parte delle osservazioni video. Quest’anno la loro visione sarà favorevole in completa assenza della Luna, specie prima dell’alba quando il radiante sarà più alto sull’orizzonte.

    Intorno al 9 settembre potremo osservare per tutta la notte le Perseidi di settembre (dette anche mu PER), una corrente alquanto irregolare generata dalla cometa Bradfield, caratterizzata in genere da meteore di medio debole luminosità.

    Sempre per l’intera notte l’11/12 settembre avremo pure una buona chance di controllare favorevolmente le irregolari ed enigmatiche alfa Triangulidi che pare si riattivino con periodicità, come ad esempio nel 1993, quando furono viste 11 di queste meteore in 75 minuti, di cui 8 in soli 20 minuti.

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    Buona osservazione!

  • Il cielo del mese: agosto 2024

    Il cielo del mese: agosto 2024

    Ufoitalia.it è pensato anche per chi, come noi, è un astrofilo e prova un’attrazione magnetica per la semplice osservazione del cielo notturno, affascinato dal mistero dell’Universo.

    Allora non può mancare una sezione di astronomia, di divulgazione e cultura astrofila. La inauguriamo proprio con la rubrica del Cielo del mese, un post dedicato ai fenomeni da osservare nel mese in entrata.

    Carta del cielo allo zenit, indicativa per il 15 agosto 2024.

    Agosto è facile per chi ama osservare le stelle: le serate sembrano voler chiamare ognuno di noi ad uscire anche soltanto per ricevere il fresco della notte. Lo spettacolo del cielo estivo è al suo culmine, con le costellazioni del Cigno, Lira, e le altre che fanno da corollario perenne, il Grande Carro, Cassiopea, Andromeda con la sua galassia M31, e la Via Lattea al centro di tutte, ma ormai raramente visibile nelle zone abitate che non siano rurali o comunque lontane dalle fonti di illuminazione artificiale delle città.

    Il simbolo principe del mese di agosto, per chi guarda le stelle, sono ovviamente le Perseidi, le “stelle cadenti” che giungono attorno alla notte di San Lorenzo, il 10 di agosto. Si tratta di meteoriti, uno sciame di frammenti lasciato dalla cometa Swift-Tuttle e che ogni anno in quei giorni il nostro Pianeta incontra sul suo cammino, un po’ come un ciclista che incappa in uno sciame di moscerini.

    Immagine artistica di uno sciame di meteore.

    Al loro veloce ingresso nell’atmosfera, incendiate dall’attrito con l’aria, le meteoriti si incendiano. Siccome le loro traiettorie sembrano irradiarsi circa dalla zona del cielo occupata in questo periodo dalla costellazione di Perseo, sono chiamate “Perseidi”. In realtà è sufficiente guardare il cielo verso est / nord est, ma anche in parte verso lo zenit, ossia sopra la vostra testa, per non farsi sfuggire lo spettacolo.

    In generale, meglio andare in un posto dove si ha un’ampia visuale del cielo, mettersi comodi, meglio su una sedia a sdraio o un lettino da spiaggia per esempio, senza dimenticare un repellente anti zanzare, e si dovrebbe riuscire a osservare alcune meteore.

    Fotografare le Perseidi

    Come provare a fotografare le “stelle cadenti”? Un metodo semplice, se si dispone di un minimo di attrezzatura, è questo: si può provare a montare la macchina fotografica su un treppiede, predisporre l’autoscatto dopo 3 secondi almeno (per attenuare le vibrazioni), e un tempo di posa di 30 secondi con un obiettivo grandangolare. Così facendo il movimento apparente delle stelle, dovuto alla rotazione della Terra, non dovrebbe risultare molto percepibile.

    Per tempi superiori ai 30 secondi in genere occorre montare la fotocamera su un astroinseguitore, o su un telescopio motorizzato, ma l’impegno così aumenta, anche in termini di peso e costi, e forse si rischia di perdere il piacere dell’osservazione. Ripetendo tanti scatti in sequenza, durante la serata, con il metodo dei 30 secondi si può tentare di fotografare così qualche stella cadente. Sicuramente catturerete anche le ormai onnipresenti strisce continue dei numerosi satelliti in circolazione, e le linee doppie e punteggiate degli aerei.

    Le impostazioni sono da disporre in modalità Manuale, la sensibilità ISO abbastanza elevata ma nel limite della vostra fotocamera, così che la foto non risulti eccessivamente disturbata dal rumore. É consigliabile fare un po’ di prove, durante le serate estive. Potreste scoprire così un nuovo passatempo entusiasmante: quello della fotografia astronomica.

    Fenomeni notevoli

    La “Superluna”
    La luna piena di agosto 2024 sarà il giorno 19. Quel giorno la luna si troverà al perigeo, cioè alla distanza più vicina alla Terra. Quando accade tale coincidenza (luna piena e distanza minima), la luna ci appare un po’ più vicina della media, e dunque un po’ più grande (anche un buon 10-12% in più!). Gli astronomi parlano in tal caso di Superluna.

    Congiunzione Luna – Saturno, e occultazione del pianeta
    La sera del 20 agosto Saturno sarà visibile con accanto la Luna, nella costellazione dell’Acquario.
    Nel corso della notte la Luna si avvicina a Saturno fino a “nasconderlo”, si avrà perciò l’occultazione del pianeta (un fenomeno quest’ultimo visibile alla fine della notte tra il 20 e 21 agosto, tra le 5:31 e le 6:33)

    Le fasi lunari

    Riportiamo da Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani https://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Agosto_2024

    Fasi Lunari agosto 2024
    DataFaseOrario
    04/08/2024Luna Nuova13h 13m
    12/08/2024Primo quarto17h 19m
    19/08/2024Luna Piena20h 26m
    26/08/2024Ultimo quarto11h 26m

    Buona osservazione!