illustrazione di fantasia che ritrae una costellazione o un campo stellare immersa in una nebulosa dai toni pastello

“Immaculate Constellation”: rivelato il nome di un progetto della CIA sugli UFO

L’ennesima conferma dell’interesse americano verso gli ufo, anche noti come uap, arriva da un testimone anonimo che si confida al giornalista Michael Shellenberger. Le sue affermazioni ricevono conferme anche da altre fonti. In attesa dell’udienza pubblica sugli ufo del 13 novembre, il discorso pubblico sugli ufo si fa più aperto – almeno negli Stati Uniti.

In questi giorni sono emerse alcune nuove rivelazioni dall’America, da parte di testimoni e giornalisti, riguardo ai programmi di intelligence di recupero di ufo e materiali biologici di origine non terrestre.

Sono piccoli-grandi ulteriori pezzetti del puzzle ufologico che vanno a comporsi, in attesa della nuova udienza al Parlamento Usa, che si dovrebbe tenere il prossimo 13 novembre 2024.

Spunta il nome di un altro programma “secretato”: Immaculate Constellation

Tra le novità più interessanti, è emerso il nome di un ulteriore programma-ombra – l’ennesimo – di “crash retrieval”, vale a dire di recupero di ufo (o uap). A rivelarlo è una fonte per ora anonima che si è confidata al giornalista americano Michael Shellenberger, della testata online Public.

Il dato avrebbe relativamente poco peso di per sé, data la fonte anonima, se non fosse che, in questi giorni, altri personaggi pubblici hanno confermato l’esistenza di quel programma, il cui nome ha un qualcosa di poetico e fascinoso: Immaculate Constellation.

Sembra, a quanto riportato dalla fonte, che il progetto in questione abbia preso avvio circa dal 2017, cioè proprio quando il New York Times ha dato spazio alle inchieste sugli avvistamenti di uap da parte dei piloti della marina, riaprendo di fatto in grande stile la discussione di questi ultimi anni sul tema ufologico.

Tramite i giornalisti americani che da sempre seguono queste vicende, sappiamo che altre voci hanno confermato l’esistenza di quel programma, che rimane tuttavia uno degli Special Access Program, ai quali in genere i membri eletti governativi sono tenuti all’oscuro, essendo materia esclusiva di ristretti corpi speciali e servizi segreti.

Vedremo se l’udienza pubblica prevista, sembra, per il 13 novembre prossimo, porterà alla luce il testimone anonimo o altri soggetti che possano fornire ulteriori dati.

I parlamentari americani si sbilanciano di più sul tema ufologico

Fa sempre un certo effetto sentire pronunciare pubblicamente, da membri di un parlamento di una delle maggiori potenze mondiali, frasi che fino a ieri sembravano pura fantascienza.

Sulla scia di quanto emerso appunto grazie alla testimonianza anonima citata poco fa, tali conferme aiutano a completare il quadro, che sta diventando ogni giorno sempre più entusiasmante.

È questo il caso di una recente intervista a un membro del Congresso, Matt Gaetz, intervistato nel podcast “The Benny Show”.

Gaetz, interrogato sugli ufo, ha dichiarato: «Beh, ogni giorno veniamo a conoscenza di cose nuove», e ha poi proseguito dicendo che è ormai «di pubblico dominio che la CIA abbia un programma riguardo al recupero di ufo [craft recovery]. Non è più un dubbio. Da qui probabilmente bisognerebbe cominciare: il recupero di oggetti volanti, e i reperti biologici che sono stati recuperati da questi oggetti».

Il membro del Congresso ha affermato quindi di ritenere che sia meglio «diffondere» queste informazioni, e che il bene dei cittadini non si ottempera tenendo segrete queste cose.


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