mappa del cielo notturna con le costellazioni, per il mese di settembre 2024

Il cielo del mese: settembre 2024

Settembre è il mese dell’equinozio d’autunno. Aumentano le ore di buio. Una Superluna sarà occasione di osservazioni del nostro satellite, e ci sarà anche una modesta eclissi di luna tra il 17 e il 18.

A settembre il cielo riserva ottimi spettacoli per gli astrofili, con il vantaggio – in genere – di sere dal clima mite. La maestosa costellazione di Andromeda, con la Galassia di Andromeda che nel catalogo di Messier è identificata dalla sigla M31, è una delle protagoniste del cielo. Facile da osservare anche con un binocolo di buona luminosità, e visibile ad occhio nudo come una stella sfocata.

Vediamo alcuni degli eventi astronomici più significativi del mese.

Le seguenti informazioni sono una sintesi, con modifiche e integrazioni, da: Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.ithttp://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Settembre_2024

L’equinozio d’autunno

Ci avviamo al passaggio verso la stagione autunnale, e l’equinozio d’autunno, il giorno 22 settembre, ci rammenta che le giornate si accorciano sempre più. A fine mese avremo circa un’ora e venti minuti in meno di luce rispetto a inizio mese. E già adesso – tra fine agosto e inizi di settembre – fa buio presto per le latitudini medie come quelle italiane.

Gli orari di alba e tramonto del Sole:
1 settembre: il sole sorge alle 6.38; tramonta alle 19.45
15 settembre: il sole sorge alle 6.52; tramonta alle 19.21
30 settembre: il sole sorge alle 7.08; tramonta alle 18.55

Luna

I dati astronomici ci dicono che tra il 17 e 18 settembre, a tarda ora, o se vogliamo verso il mattino del 18 (con picco alle ore 4,44) ci sarà un’eclissi parziale di luna. Per la verità la magnitudine dell’ombra è piuttosto bassa, attorno allo 0,08. Ciò significa un’eclissi davvero modesta (con magnitudine 1 si avrebbe eclissi totale, dunque uno “zero virgola zero ecc.”… è poco).

La luna piena del 18 settembre sarà particolarmente vicina (luna al perielio), tanto da poter parlare anche questo mese di una Superluna.

Osservare la luna

È consigliata l’osservazione con qualsiasi strumento. La luna è bella anche attraverso i modesti ingrandimenti di un binocolo. Occorre trovare una postazione che ci consenta di avere una presa stabile e poco mossa. Per esempio una sdraio da giardino, o al più anche un tronco d’albero contro il quale appoggiarsi per essere più stabili.

Il meglio dell’osservazione si ottiene dopo alcuni minuti che si guarda attraverso lo strumento: i nostri occhi si saranno abituati, e la luna che all’inizio ci appare come un disco di modeste dimensioni, comincia a mostrare tanti dettagli in più.

Pianeti

Saturno sarà in opposizione il giorno 8, dunque uno dei periodi più favorevoli per osservarlo.
Per tutti i dettagli sui pianeti e la loro osservabilità durante il mese, si rimanda al sito Uai, aggiornatissimo: http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Settembre_2024

Costellazioni

Il cielo di settembre ci consente di osservare ancora buona parte di quelle costellazioni che hanno caratterizzato la volta celeste nella parte centrale dell’estate. Ora però gli astri che eravamo abituati a vedere ben alti in cielo intorno alla mezzanotte, sono invece spostati verso occidente dove si accingono a tramontare.

Nelle prime ore della sera sarà possibile scorgere sull’orizzonte lo Scorpione, seguito dal Sagittario e, più in alto, dall’Ofiuco e da Ercole. 
Più a Nord – Ovest tramonta invece la brillante stella Arturo, nella costellazione del Bootes: al suo fianco sinistro notiamo la piccola costellazione della Corona Boreale. 
Qualche ora più tardi sarà il turno del Triangolo Estivo ad avviarsi verso l’orizzonte occidentale.

Il Triangolo Estivo, ricordiamo, ha queste componenti principali: la stella Altair della costellazione dell’Aquila, che rappresenta il primo dei tre vertici del Triangolo. 
La stella più brillante delle tre è invece Vega, nella Lira. La figura geometrica è completata da Deneb, la coda del Cigno.

Con l’aiuto della mappa del cielo si potranno facilmente identificare anche le costellazioni minori, disposte tra l’Aquila e il Cigno; in particolare, sono riconoscibili la Volpetta, la Freccia e il Delfino. 


Tornando alla fascia zodiacale, le costellazioni visibili verso Sud in questo periodo sono meno spettacolari e di più difficile identificazione rispetto a quelle osservate nei mesi precedenti. 
Capricorno, Acquario e Pesci sono piuttosto estese, ma prive di stelle brillanti. 
Più facile da trovare la minuscola costellazione dell’Ariete, che vedremo sorgere a Est.


Per riconoscere queste costellazioni possiamo sfruttare gli allineamenti delle stelle più brillanti delle costellazioni che troviamo nelle vicinanze: Acquario e Pesci ad esempio si trovano proprio sotto il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, che dopo il tramonto domina il cielo di Sud-Est. 
Partendo da Pegaso, verso Nord-Est, troviamo la costellazione di Andromeda, dove anche con un semplice binocolo (ma in cieli molto oscuri la si intravede già ad occhio nudo) è possibile osservare l’omonima galassia. Andromeda è seguita da Perseo, con una forma che ricorda una “Y” rovesciata.

Mappa di Andromeda, con la galassia di Andromeda M31 evidenziata con un’ellissi gialla – la posizione è approssimativa.


Più in alto rispetto ad Andromeda e Perseo, spostandoci a Nord verso la Stella Polare, troviamo Cassiopea, con la sua caratteristica forma a “W”, e la meno appariscente costellazione di Cefeo. 
Tra Perseo e Cassiopea c’è un altro noto oggetto del profondo cielo che merita di essere osservato: si tratta del cosiddetto “Doppio Ammasso del Perseo“. 
I due ammassi contengono complessivamente circa 400 stelle e distano da noi oltre 7.000 anni luce, separati da circa un migliaio di anni luce l’uno dall’altro. 
Il “Doppio Ammasso” è un oggetto molto esteso: la visione migliore la si può avere con un binocolo, che permette di ammirare entrambe le concentrazioni di stelle, che di norma non entrano nel ristretto campo inquadrato da un telescopio.


Completiamo la descrizione della volta celeste con l’Orsa Maggiore, che troviamo a Nord – Ovest, accompagnata dal Dragone, un “serpente” di stelle che si snoda tra le due Orse. 


Meteore

METEORE DI SETTEMBRE 2024
(Riportiamo qui pressoché per intero l’ottima scheda presente sul sito Uai, citando la fonte e l’autore: a cura di Enrico Stomeo – Sezione Meteore UAI http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Settembre_2024)


Settembre è un ottimo mese per osservare le stelle cadenti, dato che le notti iniziano ad allungarsi, il clima in genere diviene più mite e il numero delle sporadiche, che si assommano alle meteore dei vari sciami, raggiunge nel nostro emisfero il suo massimo annuale. In questo periodo dell’anno il punto nello spazio verso cui la Terra si muove lungo la sua orbita viene a trovarsi più alto nel cielo, per cui alle nostre latitudini l’atmosfera terrestre viene investita da una quantità maggiore di particelle meteoriche. Se osserviamo attentamente il cielo in condizioni ottimali di trasparenza e di non inquinamento luminoso potremo aspettarci di osservare 10-20 stelle cadenti ogni ora, con un minimo di prima sera e un massimo prima dell’alba.

Per tutto il mese le regioni di cielo comprese tra le costellazioni dell’Auriga, Perseo, Ariete e Pesci offrono il maggiore interesse per chi osserva meteore, poiché da qui si irradia l’attività di numerose correnti minori vicine tra loro. Quest’anno la parte centrale del mese sarà quella più sfavorevole per osservare, essendo Luna Piena il 18 settembre.

Nelle notti a cavallo tra agosto e settembre è attiva l’interessante corrente delle Aurigidi, originata probabilmente dalla cometa a lungo periodo 1911 Kiess, che mostra meteore talvolta brillanti e molto veloci, ancor più delle Perseidi. Questo sciame è molto interessante poiché la sua attività è variabile e può mostrare in particolari circostanze gravitazionali con i pianeti maggiori dei veri e propri exploit di centinaia di meteore, come è avvenuto ad esempio nel 1986 (ZHR 250) e nel 1994 (ZHR 400). E’ interessante tra l’altro perché l’area radiante risulta sfasata più a est da quella teorica, allorché avvengono gli exploit, tanto che alcuni hanno messo in dubbio che si tratti dello stesso sciame. Quest’anno avremo un’ottima occasione per osservarle favorevolmente sia perché non ci sarà la Luna sia perché il maggior numero di queste meteore è atteso nelle ore notturne.

Verso il 5/6 settembre diventano più evidenti le epsilon Perseidi, uno sciame già conosciuto a fine ‘800 grazie ai disegni di W.Denning, ritornate di attualità in questi ultimi anni per aver mostrato un inatteso rinvigorirsi della frequenza e aver avuto una decisa conferma da parte delle osservazioni video. Quest’anno la loro visione sarà favorevole in completa assenza della Luna, specie prima dell’alba quando il radiante sarà più alto sull’orizzonte.

Intorno al 9 settembre potremo osservare per tutta la notte le Perseidi di settembre (dette anche mu PER), una corrente alquanto irregolare generata dalla cometa Bradfield, caratterizzata in genere da meteore di medio debole luminosità.

Sempre per l’intera notte l’11/12 settembre avremo pure una buona chance di controllare favorevolmente le irregolari ed enigmatiche alfa Triangulidi che pare si riattivino con periodicità, come ad esempio nel 1993, quando furono viste 11 di queste meteore in 75 minuti, di cui 8 in soli 20 minuti.

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Buona osservazione!


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