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Ex astronauta della Nasa: due sfere metalliche hanno sfiorato il mio aereo

Mentre continua l’ondata di misteriosi “droni” in New Jersey, un ex astronauta della NASA, Leroy Chiao, esperto di missioni sulla Stazione Spaziale Internazionale, racconta di aver avvistato “due sfere metalliche” lo scorso agosto. Ha quasi rischiato una collisione aerea con i due oggetti non identificati mentre volava suo aereo verso il Texas. 

Video e testimonianze di strani oggetti si susseguono ormai senza sosta nel New Jersey. Luis Elizondo, ex capo dell’ufficio Ufo del Pentagono, dichiara che la Casa Bianca sta mentendo sulla vera natura dei droni.

Indice

L’astronauta intervistato per i misteriosi “droni” nel New Jersey

A raccontare la vicenda è Leroy Chiao, ex astronauta, ex comandante della Stazione Spaziale Internazionale, mentre era in collegamento il 20 dicembre 2024 con NewsNation proprio per portare la sua opinione su ciò che continua ad interessare larga parte della regione est degli Stati Uniti: la misteriosa ondata di droni concentrata soprattutto sullo Stato del New Jersey. 

Un fenomeno che va avanti da settimane, non accenna a diminuire e ancora non trova riposte soddisfacenti da parte delle autorità.

Ecco il video dell’intervista, in inglese, e di seguito la trascrizione dei punti più salienti:

L’ex astronauta Leroy Chiao, a capo di importanti missioni sulla ISS nel 2004 e 2005, intervistato da NewsNation sulla questione dei droni, si mostra preoccupato per la mancata trasparenza delle autorità. L’astronauta racconta poi il suo personale avvistamento di oggetti non identificati durante un volo sul suo aereo.

«Che cosa ne pensa?» Ha chiesto il giornalista all’astronauta.

«É piuttosto misterioso. È difficile credere che il nostro governo non sappia che cosa stia succedendo. All’inizio quando questi droni sono spuntati ho pensato che si trattasse di qualche programma militare. Ma se non si tratta di ciò, la cosa è più preoccupante.»

E ha menzionato altre possibilità, quali «uno Stato con cattive intenzioni che ci sorvegli e sperimenti ciò che è in grado di fare.»

Ma ha aggiunto anche che il fenomeno «sembra essere troppo diffuso e organizzato per essere qualche tipo di scherzo. Sarebbe troppo costoso.»

«Il nostro governo nega di conoscere ciò che sta accadendo… Perciò sono altrettanto perplesso quanto lei» ha dichiarato al giornalista dell’emittente tv. 

L’avvistamento raccontato dall’ex astronauta

Subito dopo, il conduttore di NewsNation gli ha chiesto: «Ha avuto lei stesso un incontro ravvicinato, esatto? Che cosa è accaduto, che cosa pensa che fosse?»

«Sì esatto. Era agosto [di quest’anno, si presume], stavo tornando indietro dal Colorado sul mio aereo privato. Stavo tornando verso Huston nel mio piccolo aereo. Mi trovavo a circa 9mila piedi, quando improvvisamente sono spuntate fuori dal nulla queste due grosse sfere metalliche. Una sopra l’altra, circa 3 piedi di diametro ciascuna [circa un metro].»

illustrazione di fantasia che rappresenta l'incontro raccontato da Leroy Chiao con due sfere metalliche mentre pilotava il suo aereo verso Houston
illustrazione di fantasia che rappresenta l’incontro raccontato dall’ex astronauta Leroy Chiao con due sfere metalliche mentre pilotava il suo aereo verso Houston

«Sono passate a pochissima distanza dal vetro del mio aereo, circa 20 piedi [6 metri]. E sono riuscito a vederle solo per un secondo, è stato così veloce, non ho avuto nemmeno modo di spaventarmi. Ma non sarebbe andata bene se mi avessero colpito»

Leggi anche l’Approfondimento: Sfere metalliche in cielo: che cosa sono?

«Cosa pensa che fossero?» gli ha chiesto il giornalista.

«È un mistero. Non comparivano sul mio radar, il controllo del traffico aereo non mi ha avvistato di nulla, non erano sul mio display che mostra gli aerei dotati di transponder.

Perciò non so che cosa fosse. Il mio primo pensiero è stato: qualche tipo di programma militare, qualche tipo di drone… Ma sa, è difficile dire cosa fosse», ha risposto sorridendo l’ex astronauta.

Nel complesso si è detto più preoccupato per la potenziale mancata collisione aerea, e ha dichiarato che in quanto pilota terrà più alta l’attenzione. 

«Il governo dovrebbe dirci cosa sanno» riguardo ai droni

«Crede che il governo stia facendo abbastanza?», l’ha incalzato il giornalista riguardo alla questione dei droni.

«Ecco, credo che potrebbe essere più trasparente. Penso che dovrebbero dirci che cosa sanno. 

Come ho detto prima, se davvero non sapessero di cosa si tratta, questo sarebbe ancora più preoccupante, no? Abbiamo le migliori capacità militari e tecnologiche nel mondo, e se davvero non sanno di cosa si tratta, è ancora più preoccupante.»

L’astronauta Leroy Chiao, foto Nasa.

Leroy Chiao, ricordiamo, ha servito come comandante della Spedizione 10 alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nel 2004 e nel 2005.

Luis Elizondo: la Casa Bianca sta mentendo sulla vera natura dei droni.

Di fronte alla disarmante incapacità di fornire risposte, da parte delle autorità americane, di fronte a quella che appare una vera e propria ondata di oggetti volanti non identificati, si leva ormai un coro di voci fortemente critiche. 

Per dare un’idea dell’arrendevolezza della sicurezza USA di fronte ai presunti “droni”, ecco cosa dichiarava un rappresentante del Dipartimento della Sicurezza Nazionale mercoledì 11 dicembre: «Non abbiamo informazioni su da dove provengono questi droni, da dove stanno partendo, da dove stanno atterrando».

Anche se è naturale che alcuni degli avvistamenti in aumento, soprattutto là dove la popolazione è preoccupata, potrebbero essere semplici casi di erronea identificazione, gli oggetti misteriosi in New Jersey effettivamente continuano a manifestarsi, sfuggendo alle spiegazioni delle autorità.

E proprio di recente allora uno dei maggiori esperti in materia di UAP (fenomeni aerei non identificati), Luis Elizondo, si è espresso in modo molto critico. 

Durante un’intervista a distanza con Donald Trump Junior, Elizondo ha affermato che la Casa Bianca sta mentendo agli americani sulla vera natura dei droni. Dure le sue frasi al riguardo:

«Abbiamo le capacità per abbatterli, semplicemente non vogliamo o non possiamo. Qualcuno ha sollevato motivi validi, del tipo: non vogliamo provocare danni alla popolazione, se li abbattiamo potrebbero cadere sulla gente, colpire le case di qualcuno. 

Luis Elizondo intervistato a distanza da Donald Trump Jr., il 20 dicembre, offre la sua opinione riguardo la questione irrisolta dei presunti droni non identificati negli USA.

Eppure ci sono stati incidenti come quello che ha interessato la Guardia Costiera degli Stati Uniti, dove diversi di quei droni hanno bloccato un vascello della Guardia Costiera. Sei in mezzo all’oceano. Perché non puoi abbatterlo laggiù?»

Elizondo si stava riferendo a un incontro ravvicinato con i “droni” avuto da un vascello della Guardia Costiera americana a inizio Dicembre. I media avevano riportato l’accaduto, ad esempio il sito TheWarZone scrisse che “La Guardia Costiera degli Stati Uniti ha confermato un incidente con una delle loro navi al largo del New Jersey che è stata seguita da aerei non identificati.”. In un comunicato stampa la Guardia Costiera aveva ammesso che «Più aerei a bassa quota sono stati osservati nelle vicinanze di una delle nostre navi vicino all’Island Beach State Park, nel New Jersey».

«Non ha senso.» – Ha proseguito Elizondo durante l’intervista – «La spiegazione per cui: oh sono là fuori, ma non possiamo abbatterli, e non sappiamo da dove vengono, non sappiamo dove stanno andando e cosa sono capaci di fare, e  compaiono sopra obiettivi sensibili come basi militari, penso che sia non solo totale non senso, ma anche un disservizio al popolo americano.»


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