Categoria: Cielo del mese

  • Il cielo del mese: aprile 2025

    Il cielo del mese: aprile 2025

    Dopo gli eventi astronomici del mese scorso (eclissi di luna e di sole parziali) che anche se notevoli li abbiamo visti poco e di sfuggita in Italia, anche per via del meteo, si apre ora la stagione delle osservazioni in climi più miti.

    Aprile, infatti, ci porta il cielo delle costellazioni primaverili: su tutte domina il Leone, con la brillante Regolo, seguito dalla Vergine con Spica e dal Boote con Arturo, la quarta stella più luminosa del cielo. Uno spettacolo da non perdere nelle notti limpide!

    Segnaliamo inoltre che la data della Pasqua è il 20 aprile.

    Video Credit & Copyright: Jason Kurth; Music: House of the Rising Sun (Sebastia McQueen via SoundCloud)

    Il Video qui sopra è tratto dalla pagina NASA APOD (Astronomy Picture of the Day): “Spiegazione: il Sole può apparire sorgere due volte allo stesso tempo? Questo è stato proprio il caso di pochi giorni fa a Les Escoumins, Quebec, Canada, quando il luminoso astro del nostro Sistema Solare si alzava proprio mentre veniva parzialmente eclissato dalla Luna. Il video in primo piano mostra questa insolita doppia alba in tempo reale e riflessa dal fiume St. Lawrence. Subito dopo che i primi due punti di luce appaiono su nuvole distanti, quelle che sembrano essere corna luminose diventano visibili – sono in realtà solo parti del Sole che non vengono eclissate. Presto, l’intero Sole eclissato è visibile sopra l’orizzonte. In tutto, questa alba spezzata ha richiesto meno di due minuti durante un’eclissi parziale che è durata molto di più. Anche se la Luna circonda la Terra una volta al mese, non sempre eclissa il Sole perché la sua orbita inclinata di solito la porta sopra o sotto.”

    ***

    Le informazioni che seguono sono tratte da Il Cielo del Mese
    Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it

    Sole


    Si trova nella costellazione dei Pesci fino al 18 aprile, quando passa nella costellazione dell’Ariete. 

    • 1 aprile: il sole sorge alle 6.55; tramonta alle 19.38 
    • 15 aprile: il sole sorge alle 6.31; tramonta alle 19.53 
    • 30 aprile: il sole sorge alle 6.09; tramonta alle 20.10 


    La durata del giorno aumenta di 1 ora e 18 minuti dall’inizio del mese. 
    (Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana). 
    Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un’ora in più rispetto all’Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell’Europa Centrale).

    Luna

    Fasi Lunari aprile 2025
    DataFaseOrario
    05/04/2025Primo quarto04h 15m
    13/04/2025Luna Piena02h 22m
    21/04/2025Ultimo quarto03h 36m
    27/04/2025Luna Nuova21h 31m


    Nell’anno 2025 la data della Pasqua è il 20 aprile
    La data della Pasqua è fissata alla prima domenica dopo il plenilunio successivo all’equinozio di primavera che si verifica il 13/04/2025 alle ore 02,22.
    Quella del 13 Aprile sarà anche una “Miniluna”, con il plenilunio che si verifica circa 22 ore prima dell’apogeo, con la Luna alla massima distanza dalla Terra, che in questa occasione si troverà a 406.294 km. dalla Terra.

    Cielo del mese mappa costellazioni di aprile 2025
    Cielo del mese mappa costellazioni di aprile 2025

    Pianeti

    Marte: il pianeta rosso è ancora osservabile in orario serale. Anche se l’intervallo di tempo a disposizione per osservarlo è destinato a ridursi gradualmente, possiamo ancora individuarlo facilmente nel cielo occidentale per tutta la prima parte della notte. Nei mesi scorsi abbiamo potuto osservare per un certo periodo tutti i pianeti simultaneamente dopo il tramonto del Sole. Ad aprile ad occhio nudo rimangono solo Giove e Marte, mentre altri pianeti si sono spostati tra le luci dell’alba. Per Marte termina una prolungata permanenza nella costellazione dei Gemelli e dal 12 aprile si troverà nel Cancro.

    Giove: insieme a Marte rimane ancora protagonista della volta celeste nelle prime ore di oscurità, ma l’orario del suo tramonto anticipa sempre più e nella seconda parte del mese lo vedremo sempre più basso sull’orizzonte ad Ovest fino a vederlo scomparire già prima della mezzanotte. Anche in questo mese Giove rimane nella costellazione del Toro.

    Saturno: dopo la recente congiunzione con il Sole il pianeta ricompare sull’orizzonte orientale al mattino, poco prima del sorgere del Sole. All’inizio del mese sarà praticamente inosservabile, troppo basso in cielo e indistinguibile nella luce dell’alba. A fine mese avremo qualche possibilità in più di individuarlo: le condizioni di osservabilità del pianeta saranno simili a quelle di Venere, con cui sarà in congiunzione il giorno 29. Saturno si sposta lentamente tra le stelle della fascia zodiacale ed impiega molto tempo a percorrere per intero una costellazione: merita quindi di essere evidenziato l’evento del 19 aprile, quando il pianeta lascia la costellazione dell’Acquario, dove si trovava dal mese di febbraio del 2023, per entrare nei Pesci.

    Congiunzioni

    Luna – Pleiadi: 1° aprile, il mese inizia con la sottile falce di Luna crescente nella costellazione del Toro che si avvicina alle Pleiadi fino alle fasi iniziali di una suggestiva occultazione che non potremo osservare in tutte le sue fasi perché l’incontro tra questi astri si svolge quando sono già prossimi al tramonto.  (vedi mappa)

    Luna – Giove: la sera successiva, 2 aprile, la falce di Luna prosegue il proprio percorso nella costellazione del Toro, dove possiamo osservare la congiunzione con il pianeta Giove.  (vedi mappa)

    Luna – Marte: l’allineamento di astri del 5 aprile è davvero notevole. Potremo ammirare le stelle Castore e Polluce, la Luna al Primo Quarto e il pianeta Marte, nella costellazione dei Gemelli.  (vedi mappa)

    Luna – Venere – Saturno: tra le prime luci dell’alba del 25 aprile vedremo sorgere sull’orizzonte orientale un terzetto di astri, con la sottile falce di Luna calante che si interpone tra i pianeti Venere e Saturno, nella costellazione dei Pesci. (vedi mappa)

    Venere – Saturno: al mattino presto del 29 aprile, prima del sorgere del Sole, sarà possibile osservare, sull’orizzonte ad Est, il sorgere di due pianeti in congiunzione, Venere e Saturno, che si incontrano nella costellazione dei Pesci.  (vedi mappa)

    Luna – Pleiadi: la sera del 29 aprile potremo osservare nuovamente la falce di Luna crescente nella costellazione del Toro, tra la stella Aldebaran e l’ammasso stellare delle Pleiadi.  (vedi mappa)

    Luna – Giove: il mese di aprile si chiude la sera del 30 con una seconda congiunzione tra la falce di Luna e Giove che, dopo l’incontro del 2 aprile, si avvicinano nuovamente nella costellazione del Toro.  (vedi mappa)

    Costellazioni

    Osservando il cielo di aprile possiamo assistere alla transizione dal cielo invernale a quello estivo.
    Nelle prime ore dopo il tramonto possiamo ancora ammirare le costellazioni che hanno dominato il cielo nei mesi precedenti: Orione, il Toro, i Gemelli, l’Auriga
    Nel contempo, nel cielo orientale, si cominciano a scorgere gli astri che saranno protagonisti della stagione estiva. Al tramontare a Sud-Ovest di Sirio – nella costellazione del Cane Maggiore – che per tutto l’inverno è stata la stella più brillante della volta celeste, corrisponde il sorgere a Nord-Est di Vega – nella costellazione della Lira – la stella più luminosa del cielo estivo, insieme ad Arturo del Bootes.
    La Lira è una piccola costellazione composta principalmente da Vega e da 4 stelle vicine ad essa, disposte a parallelogramma.
    A Nord-Est, sotto l’Orsa Maggiore, vedremo la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone con al vertice, molto luminosa, la già citata stella Arturo.
    A sinistra del Bootes si può riconoscere una piccola costellazione a forma di semicerchio, la Corona Boreale
    Tra la Corona Boreale e la Lira si trova la debole ma estesa costellazione di Ercole. Per individuarla possiamo prendere a riferimento il quadrilatero di stelle che ne rappresenta il corpo, mentre le altre stelle che si dipartono sopra e sotto di esso raffigurano gli arti del famoso eroe mitologico. Ercole è una costellazione molto nota agli astrofili, in quanto in essa si trova M13, un ricchissimo ammasso stellare (contiene oltre 300.000 stelle!) facilmente individuabile con piccoli strumenti, alla portata quindi anche dei neofiti.
    Tornando alle costellazioni zodiacali, mentre nella prima parte della notte tramontano Toro e Gemelli, nel cielo meridionale vedremo in successione la debole costellazione del Cancro, il Leone – molto estesa, dal profilo inconfondibile, nella quale è facile individuare la luminosa stella Regolo – e infine la Vergine, anch’essa molto estesa, ma priva di stelle brillanti, fatta eccezione per Spica
    Chi avrà la pazienza di attendere la notte inoltrata potrà scorgere a Sud-Est anche la Bilancia e, successivamente, lo Scorpione
    Le costellazioni circumpolari, quelle cioè che si trovano nei pressi del Polo Nord Celeste, caratterizzano costantemente il cielo settentrionale. L’Orsa Maggiore si trova in un periodo di ottima visibilità, trovandosi alla massima altezza sull’orizzonte (“culminazione”). Ricordiamo il riferimento per trovare la Stella Polare: tracciando una linea, prolungamento del segmento che unisce due stelle dell’Orsa MaggioreMerak e Dubhe (vedi mappa del cielo a Nord), troveremo la stella che indica approssimativamente il Nord. Sull’orizzonte settentrionale possiamo ancora individuare Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a “W”, e la costellazione di Cefeo

  • Il cielo del mese: marzo 2025

    Il cielo del mese: marzo 2025

    Marzo è sempre un mese interessante per gli amanti del cielo. L’evento più importante del calendario astronomico è naturalmente l’equinozio di primavera del 20 marzo.

    In questo marzo 2025 poi ci saranno alcuni eventi astronomici che cattureranno l’attenzione, anche se noi alle latitudini italiane potremo apprezzarli solo in parte: ci sarà infatti un’eclissi lunare il 14 marzo, visibile solo parzialmente, e il 29 marzo sarà la volta di un’eclissi solare, anch’essa parziale alle latitudini italiane.

    Athena to the Moon. Image Credit: Intuitive Machines. Dal sito NASA APOD: https://apod.nasa.gov/apod/ap250228.html

    Nell’immagine sopra: “Il pianeta Terra è appeso sullo sfondo di questo selfie dell’era spaziale. L’istantanea è stata catturata dal lander IM-2 Nova-C Athena, subito dopo la separazione dello stadio dopo il suo lancio sulla Luna il 26 febbraio. Un alto lander robotico, Athena dovrebbe atterrare giovedì 6 marzo a Mons Mouton, un altopiano vicino al Polo Sud della Luna. Il sito di atterraggio previsto si trova nella parte centrale di una delle potenziali regioni di atterraggio di Artemis 3. Athena trasporta rover ed esperimenti come parte del programma Commercial Lunar Payload Services della NASA, tra cui un trapano destinato a esplorare sotto la superficie lunare alla ricerca di prove di acqua congelata. Trasporta anche un drone propulsivo soprannominato Micro Nova Hopper. Dopo il rilascio sulla superficie lunare, il drone autonomo ha lo scopo di saltare in un cratere vicino e inviare i dati scientifici al lander.” Fonte: NASA / APOD: https://apod.nasa.gov/apod/ap250228.html

    Riportiamo ora le informazioni sul Cielo del mese, prese dalla pagina UAI: Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it

    Sole


    Si trova nella costellazione dell’Acquario fino al 12 marzo, quando passa nella costellazione dei Pesci.

    • 1 marzo: il sole sorge alle 6.47; tramonta alle 18.02 
    • 15 marzo: il sole sorge alle 6.24; tramonta alle 18.19 
    • 31 marzo: il sole sorge alle 6.56; tramonta alle 19.37 (ora legale) 


    La durata del giorno aumenta di 1 ora e 26 minuti dall’inizio del mese. 

    (Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana). 

    Fino a sabato 29 marzo gli orari sono espressi in TMEC (Tempo Medio dell’Europa Centrale). 
    Da domenica 30 marzo 2025 gli orari sono espressi in Ora Estiva (o “Ora Legale”), pari ad un’ora in più rispetto all’Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell’Europa Centrale), ovvero due ore in più rispetto al Tempo Universale (TU). 

    EQUINOZIO DI PRIMAVERA: il 20 marzo alle ore 09 e 02 minuti (TU).

    29 marzo – Eclisse parziale di Sole

    (DATI TRATTI DALL’ALMANACCO UAI 2025)

    L’eclisse è visibile nel nord, centro e parte del sud Italia. 

    • A Belluno inizia alle 10:31 e termina alle 11:50 di TU con una % di diametro solare coperto del 15.6%.
    • A Roma (42° N, 12° E) inizia alle 10:34 e termina alle 11:33 di TU con una % di diametro solare coperto del 7.9%. 
    • A Napoli inizia alle 10:50 e termina alle 11:19 di TU con una sottilissima % di diametro solare coperto del 1.8%. Il capoluogo campano si trova in prossimità del limite della fascia di eclisse. 


    Sono quindi escluse la Basilicata, la Calabria, la Sicilia e parte della Puglia (si nel Gargano, no a Bari). 
    Altrove l’eclisse è visibile in Africa nord-occidentale, nel nord Europa, e nella Russia settentrionale. 
    La magnitudine è 0.936. 

    Come sempre si raccomanda tassativamente di osservare il Sole solo con strumenti adeguati, al fine di evitare danni permanenti alla vista.

    Questi i tempi dei contatti [gli orari sono espressi in TMEC (Tempo Medio dell’Europa Centrale) = TU + 1h ] :

    Evento ( h , m )
    – Inizio eclisse : 09 h 50.6 m.
    – Centralità : 11 h , 47.3 m.
    – Fine dell’eclisse : 13 h 43.6 m.

    Luna

    Le Fasi:

    Fasi Lunari marzo 2025
    DataFaseOrario
    06/03/2025Primo quarto17h 32m
    14/03/2025Luna Piena7h 55m
    22/03/2025Ultimo quarto12h 30m
    29/03/2025Luna Nuova11h 58m

    14 marzo – Eclisse totale di Luna

    (DATI TRATTI DALL’ALMANACCO UAI 2025)

    In Italia è visibile la fase iniziale di penombra e d’ombra al mattino prima del tramonto della Luna.
    La totalità è visibile nell’Ovest d’Europa ed Africa, nel Nord e Sud America e negli oceani Atlantico e Pacifico. 
    La magnitudine dell’eclisse è 1.1784. 

    Questi i tempi dei contatti [gli orari sono espressi in TMEC (Tempo Medio dell’Europa Centrale) = TU + 1h ] :

    Evento ( h ; m )
    La Luna entra nella penombra : 04 h 57.4 m.
    La Luna entra nell’ombra : 06 h 09.5 m.
    Inizio della totalità : 07 h 26.0 m.
    Massimo dell’eclisse : 07 h 59.9 m.
    Fine della totalità : 08 h 31.4 m.
    La Luna esce dall’ombra : 09 h 47.8 m.
    La Luna esce dalla penombra : 11 h 00.0 m.

    mappa del cielo marzo 2025 eventi astronomici eclisse di luna 14 marzo e eclissi di sole il 29 marzo e equinozio di primavera il 20 marzo
    Mappa del cielo di marzo 2025

    Pianeti

    Tutti i pianeti che abbiamo osservato a lungo nei mesi precedenti vedono anticipare l’orario del proprio tramonto e di conseguenza si riduce sempre più il tempo a disposizione per osservarli.

    Il pianeta che tramonta per ultimo e che rimane quindi osservabile più a lungo è Marte, che rimane visibile fino a dopo la mezzanotte. All’inizio della notte lo possiamo vedere al suo culmine in direzione Sud. Marte rimane per tutto il mese nella costellazione dei Gemelli in un suggestivo avvicinamento con le sue stelle più brillanti, Castore e Polluce.

    Giove: il pianeta è ancora visibile nella prima parte della notte, ma l’intervallo di tempo disponibile per osservarlo si riduce progressivamente. Al calare dell’oscurità potremo ammirarlo sempre più basso sull’orizzonte in direzione Ovest. Giove rimane per tutto il mese nella costellazione del Toro.

  • Il cielo del mese: febbraio 2025

    Il cielo del mese: febbraio 2025

    In queste sere abbiamo visto una varietà di situazioni meteorologiche, a tratti molto favorevoli all’osservazione, a tratti proprio no, con un fitto strato di nebbia o di nubi che sembravano dirci: inutile uscire a prendere umido e freddo!

    Il cielo di febbraio tuttavia, se limpido, consente un’ottima osservazione dei pianeti del nostro caro Sistema Solare: Venere Giove Marte e Saturno sono ancora osservabili in orario serale.

    Per questa variabilità connaturata al periodo, introduciamo questa consueta rubrica astronomica con l’immagine postata dalla NASA ieri sulla pagina della Foto Astronomica del Giorno (APOD), il primo di febbraio, che ritrae nubi opalescenti (le cosiddette “nubi madreperla”) sul cielo della Svezia:

    Nacreous Clouds over Sweden 
    Image Credit & Copyright: Vojan Höfer

    Fonte: NASA https://apod.nasa.gov/apod/ap250201.html

    I fenomeni significativi del mese che seguono sono tratti dalla pagina Il Cielo del Mese UAI: Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it

    Indice

    Sole


    Si trova nella costellazione del Capricorno fino al 16 febbraio, quando passa nella costellazione dell’Acquario. 

    • 1 febbraio: il sole sorge alle 7.25; tramonta alle 17.27 
    • 15 febbraio: il sole sorge alle 7.08; tramonta alle 17.45
    • 28 febbraio: il sole sorge alle 6.48; tramonta alle 18.01


    La durata del giorno aumenta di 1 ora e 11 minuti dall’inizio del mese. 


    (Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana). 

    Luna


    Le Fasi:

    Fasi Lunari febbraio 2025
    DataFaseOrario
    05/02/2025Primo quarto09h 2m
    12/02/2025Luna Piena14h 53m
    20/02/2025Ultimo quarto18h 33m
    28/02/2025Luna Nuova01h 45m

    Pianeti

    mappa astronomica cielo del mese febbraio 2025
    mappa astronomica cielo del mese febbraio 2025

    Venere: dopo aver assistito per tutto il mese precedente al periodo di migliore e più prolungata osservabilità del pianeta, che tramontava circa 4 ore dopo il Sole, nell’arco di poche settimane noteremo una repentina riduzione dell’intervallo di tempo a disposizione per ammirarlo. Alla fine di febbraio Venere tramonta poco più di 2 ore e mezza dopo il Sole. Venere rimane per tutto il mese nella costellazione dei Pesci.

    Marte: dopo l’opposizione al Sole del mese scorso per il pianeta rosso prosegue ancora un periodo di osservabilità ottimale. E’ visibile per quasi tutta la notte, a Sud-Est nelle prime ore della sera fino al culmine raggiunto a Sud nel corso della prima parte della notte. Marte si sposta con moto retrogrado all’interno della costellazione dei Gemelli fino al 24 febbraio, quando inverte il moto che torna diretto. Marte chiude il lungo corteo di pianeti visibili in orario serale dopo il tramonto del Sole: Mercurio, Saturno, Venere, Giove e Marte.

    Giove: il pianeta è ancora osservabile agevolmente nel corso della prima parte della notte. Culmina a Sud al calare dell’oscurità e scende a Sud-Ovest nelle ore successive. Giove si trova ancora nella costellazione del Toro dove si sposta lentamente in moto retrogrado solo fino al 4 febbraio, quando inverte la marcia e torna al moto diretto.

    Saturno: si avvia alla conclusione il prolungato periodo di osservabilità serale del pianeta con gli anelli. Per molti mesi è stato uno dei protagonisti della prima parte della notte, ma ormai Saturno è destinato ad avvicinarsi sempre di più all’orizzonte occidentale fino a diventare difficile da individuare nella luce del crepuscolo serale. La visibilità si riduce sempre più alla fine del mese: dal 25 febbraio Saturno viene “sorpassato” da Mercurio. Da quella data sarà Saturno il primo pianeta a tramontare, seguito da Mercurio, Venere, Giove e Marte. Saturno prosegue il suo lento cammino con moto diretto nella costellazione dell’Acquario.

    Congiunzioni

    Luna – Giove – Pleiadi : la notte del 6 febbraio la costellazione del Toro ospiterà la congiunzione tra il pianeta Giove e la Luna poco oltre il Primo Quarto, accompagnati dalla stella Aldebaran e dalle Pleiadi.  (vedi mappa)

    Luna – Marte : la sera del giorno 9 la Luna transiterà molto vicino al pianeta Marte. La congiunzione si verifica nella costellazione dei Gemelli, a breve distanza delle stelle Castore e Polluce.  (vedi mappa)

    Mercurio – Saturno – Venere : da diverse settimane si parla di “allineamenti planetari”. Abbiamo già più volte specificato che non stiamo osservando particolari concentrazioni planetarie, dato che i componenti del sistema solari sono distribuiti su un’ampia sezione della fascia zodiacale. Se vogliamo comunque evidenziare una data interessante per osservare tutti i pianeti nella stessa sera, il 25 febbraio è sicuramente una delle occasioni più interessanti, con la congiunzione tra Mercurio e Saturno, molto bassi sull’orizzonte occidentale, nella costellazione dell’Acquario, sovrastati da un ben più luminoso Venere, nei Pesci.  (vedi mappa)

    Costellazioni

    Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali. Protagonista del cielo in direzione meridionale è sempre Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: AlnitakAlnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra). 

    Più in alto troviamo ancora le costellazioni del Toro con la rossa Aldebaran, la costellazione dell’Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, il grande cacciatore, nella costellazione del Cane Maggiore, brilla la notissima Sirio, la stella più luminosa del cielo. 
    Ancora più in alto, verso sinistra, la raffigurazione della caccia è completata dal Cane Minore, dove risplende Procione. Verso Ovest, nelle prime ore della sera, c’è ancora tempo per veder tramontare le costellazioni autunnali di Andromeda, del Triangolo, dei Pesci e dell’Ariete
    Restando tra le costellazioni zodiacali, un po’ più impegnativo è invece il riconoscimento della piccola e debole costellazione del Cancro, visibile tra i Gemelli e il Leone, che vedremo sorgere ad Est, seguito dalla Vergine
    Prendendo a riferimento la Stella Polare, possiamo riconoscere alcune note costellazioni del cielo settentrionale.
    A Nord-Ovest riconosciamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a “W”; tra Cassiopea e il Toro è facile individuare la costellazione del Perseo.
    Più spostata a Nord-Est si trova l’inconfondibile Orsa Maggiore, vicino alla quale possiamo riconoscere la piccola costellazione dei Cani da Caccia.

  • Il cielo del mese: gennaio 2025

    Il cielo del mese: gennaio 2025

    Benvenuto nuovo anno 2025! Il cielo di gennaio, gelido e se portatore di notti limpide, è una manna per gli astrofili! La durata del giorno poi aumenta, dopo il solstizio appena festeggiato, e in un mese avremo ben 48 minuti di luce in più. Diverse le occasioni di interessanti osservazioni  notturne durante gennaio: Marte sarà in opposizione dal giorno 16, Giove è ancora ben osservabile, così come Venere nelle prime ore della notte. Avremo interessanti congiunzioni tra Luna e pianeti. Inoltre, le prime notti di gennaio offrono lo spettacolo di uno sciame di meteore: le Quadrantidi.

    Apriamo la stagione di osservazioni con una bella foto di Alpha Centauri, proposta dalla NASA nella loro pagina della Astronomy Picture of the Day (credits: Telescope Live, Heaven’s Mirror Observatory; Processing: Chris Cantrell):

    Fonte: NAS: Alpha Centauri: The Closest Star System . Image Credit & Copyright: Telescope Live, Heaven’s Mirror Observatory; Processing: Chris Cantrell

    Ecco la descrizione che la NASA riporta in calce all’immagine: «Il sistema stellare più vicino al Sole è il sistema Alpha Centauri. Delle tre stelle del sistema, la più tenue – chiamata Proxima Centauri – è in realtà la stella più vicina. Le stelle luminose Alpha Centauri A e B formano un sistema binario ravvicinato in quanto sono separate da sole 23 volte la distanza Terra-Sole – leggermente maggiore della distanza tra Urano e il Sole. Il sistema alfa non è visibile in gran parte dell’emisfero settentrionale. Alpha Centauri A, noto anche come Rigil Kentaurus, è la stella più luminosa della costellazione di Centauro ed è la quarta stella più luminosa del cielo notturno. Sirius è la più luminosa anche se è più del doppio più lontana. Per un’emozionante coincidenza, Alpha Centauri A è lo stesso tipo di stella del nostro Sole, e Proxima Centauri è ora nota per avere un esopianeta potenzialmente abitabile.»

    Di seguito riportiamo i fenomeni notevoli del cielo di gennaio 2025, tratti dall’ottima pagina UAI del Cielo del Mese di gennaio 2025 (Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it):

    Indice

    Sole

    Si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 19 gennaio, quando passa nella costellazione del Capricorno.

    • 
 1 gennaio: il sole sorge alle 7.40; tramonta alle 16.52
    • 15 gennaio: il sole sorge alle 7.37; tramonta alle 17.06
    • 31 gennaio: il sole sorge alle 7.26; tramonta alle 17.26

    
La durata del giorno aumenta di 48 minuti dall’inizio del mese.
    (Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana). 




    Il 4 gennaio alle ore 15 la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147.103.679 km.

    Luna

    Le Fasi:

    Fasi Lunari gennaio 2025
    DataFaseOrario
    07/01/2025Primo quarto00h 56m
    13/01/2025Luna Piena23h 27m
    21/01/2025Ultimo quarto21h 31m
    29/01/2025Luna Nuova13h 36m

    Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile: 

    • CET (Central European Time = TU + 1h) da domenica 1 gennaio 2025 a sabato 29 marzo 2024 e da domenica 26 ottobre 2025 a martedì 31 dicembre 2025
    • CEST (Central European Summer Time = TU + 2h) da domenica 30 marzo 2025 a sabato 25 ottobre 2025.

    Pianeti

    mappa del cielo notturno di gennaio 2025
    mappa del cielo notturno di gennaio 2025 con la posizione di pianeti come Giove e Marte che sarà in opposizione

    Riportiamo i pianeti di più agevole osservabilità:

    Venere: nei primi giorni del 2025 Venere aumenta ancora la sua distanza angolare dal Sole raggiungendo la massima elongazione serale, pari a 47° 10’, il 10 gennaio. Per tutto il mese il pianeta tramonta circa quattro ore dopo il Sole, l’intervallo di tempo più lungo per ammirare il pianeta nelle prime ore della notte, sul cielo occidentale. Venere attraversa la costellazione dell’Acquario e dal giorno 23 gennaio inizia il percorso nei Pesci. Da non perdere l’incontro con Saturno che potremo ammirare il 19 e il 20 gennaio. 
    Marte: dopo Saturno, Nettuno, Urano e Giove, Marte è l’ultimo dei pianeti esterni a raggiungere l’opposizione, il 16 gennaio. Il pianeta rosso sarà visibile per l’interna notte e lo osserveremo alla sua massima luminosità mentre si trova anche alla minima distanza dalla Terra, che in questa occasione sarà di circa 96 milioni di km.. Marte termina la propria permanenza nella costellazione del Cancro e dal 12 gennaio rientra nei Gemelli. 
    Giove: prosegue il periodo favorevole per l’osservazione dei pianeti visibili ad occhio nudo. Dopo il tramonto di Venere il pianeta più luminoso della volta celeste è Giove, che rimane visibile per gran parte della notte. Per tutto il mese il pianeta rimane vicino ad Aldebaran, la stella più luminosa della costellazione del Toro. 
    Saturno: il lungo periodo di osservabilità serale di Saturno si avvia gradualmente alla conclusione. Il pianeta, che anticipa sempre più l’orario del proprio tramonto, è visibile solo nelle prime ore della notte, sull’orizzonte occidentale. Le condizioni di osservabilità sono di fatto analoghe a quelle di Venere, con cui sarà in congiunzione il giorno 20, nella costellazione dell’Acquario. 

    Congiunzioni

    Luna – Venere : la prima congiunzione dell’anno è un suggestivo incontro ravvicinato tra la falce di Luna crescente e il pianeta Venere che il 3 gennaio saranno visibili nella costellazione dell’Acquario.  (vedi mappa)

    Luna – Saturno : la sera seguente alla congiunzione con Venere, la Luna sarà protagonista di una spettacolare occultazione di Saturno, il 4 gennaio, nella costellazione dell’Acquario.  (vedi mappa)

    Luna – Giove – Pleiadi : il 10 gennaio la costellazione del Toro offrirà un vero spettacolo, con la congiunzione tra la Luna e Giove, vicino all’ammasso stellare delle Pleiadi e alla stella Aldebaran.  (vedi mappa)

    Luna – Marte : un’altra concentrazioni di astri luminosi. La Luna Piena e Marte si incontrano il 13 gennaio quasi allineati con Castore e Polluce, le stelle principali della costellazione dei Gemelli. (vedi mappa)

    La congiunzione Luna- Marte del 13 gennaio. La costellazione verso cui guardare sarà quella dei gemelli. Fonte: UAI.

    Venere – Saturno : la serie di congiunzioni spettacolari del mese di gennaio culmina con l’incontro tra due pianeti. Nelle sere del 19 e del 20 gennaio Venere e Saturno saranno visibili uno vicino all’altro, con Saturno nella costellazione dell’Acquario e Venere che nelle stesse ore passa nella costellazione dei Pesci.  (vedi mappa)

    Meteore

    METEORE DI GENNAIO 2025


    Le prime notti di gennaio sono tra le più interessanti per osservare stelle cadenti, in quanto è attivo uno dei maggiori sciami dell’anno, quello delle Quadrantidi, dette anche da molti Bootidi, poichè queste meteore sembrano irradiarsi da una zona posta all’incirca a una decina di gradi a nord della costellazione del Boote. 

    Nel nostro paese dal crepuscolo serale a mezzanotte il radiante viene a trovarsi molto basso, quasi tangente all’orizzonte, di conseguenza il numero delle meteore osservabili risulta estremamente ridotto, e solamente da mezzanotte all’alba, man mano che il radiante sale sempre più in altezza e quindi aumenta la frequenza, diventa conveniente osservarle. 


    Dall’Italia centro settentrionale il radiante è visibile per tutta la notte, ma come detto dal tramonto a mezzanotte risulta troppo basso per ottenere osservazioni soddisfacenti. Per latitudini inferiori (all’incirca di Napoli) l’osservazione diventa ancor meno agevole, poichè il radiante risulta tramontare verso le 20h e quindi poco dopo sorgere nuovamente. 


    Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso il 3 gennaio verso le 16h, ovvero quando purtroppo da noi sarà ancora giorno. Non dovremmo osservare pertanto nulla di eclatante del picco, se non nel dominio radio, anche perché in genere la frequenza oraria degli eventi si mantiene sopra le cento meteore per circa quattro ore solamente. Per le postazioni visuali e video-fotografiche sarà comunque un’annata favorevole, data la completa assenza della Luna. 


    Nelle notti lontane dal massimo queste meteore sono poco luminose e paiono irradiarsi da un’area di cielo assai diffusa, mentre durante la maggiore attività appaiono più brillanti e da un radiante più compatto. 

  • Il cielo del mese: dicembre 2024

    Il cielo del mese: dicembre 2024

    Dicembre è il mese del solstizio d’inverno: per la precisione avverrà il 21 dicembre. Segna il momento di minima durata di luce del giorno, e l’inizio dell’inverno. Una curiosità notevole è poi che il mese di dicembre 2024 avrà 5 fasi lunari: si verificherà per due volte la Luna Nuova, circostanza indicata con l’espressione “Black Moon” (la “Luna Nera”). Ottima l’osservabilità di Giove, che sarà in opposizione il 7 dicembre (mappa del cielo nell’articolo).

    Indice

    Viaggio al centro della nostra Galassia

    Dall’archivio APOD (Astronomy Picture of the Day) della Nasa, nel mese scorso uno dei post era non una foto – una delle tante magnifiche immagini che arrivano da telescopi in orbita ma anche da astronomi e astrofili più o meno professionisti; il 24 novembre c’era questo video, che è possibile vedere anche su youtube, il cui merito va all’ESO (European Southern Observatory) e a una serie di astronomi ad esso legati.

    Si tratta di un magnifico “viaggio” al centro della nostra galassia, La Via Lattea:

    Journey to the Center of the Galaxy
    Video Credit: ESO/MPE/Nick Risinger (skysurvey.org)/VISTA/J. Emerson/Digitized Sky Survey 2 . Fonte: https://apod.nasa.gov/apod/ap241124.html

    Ecco cosa dice la didascalia che accompagna il video sul sito APOD della Nasa:

    “Spiegazione: cosa si trova al centro della nostra galassia? Nel classico di fantascienza di Jules Verne, Viaggio al centro della Terra, il professor Liedenbrock e i suoi compagni esploratori incontrano molte meraviglie strane ed emozionanti. Gli astronomi conoscono già alcuni degli oggetti bizzarri che esistono nel nostro Centro Galattico, tra cui vaste nubi di polvere cosmica, ammassi stellari luminosi, anelli vorticosi di gas e persino un buco nero supermassiccio. Gran parte del Centro Galattico è schermato alla nostra vista nella luce visibile dalla polvere e dal gas interposti, ma può essere esplorato utilizzando altre forme di radiazione elettromagnetica. Il video presentato è in realtà uno zoom digitale nel centro della Via Lattea che inizia utilizzando immagini di luce visibile dal Digitized Sky Survey. Mentre il film procede, la luce mostrata si sposta verso gli infrarossi che penetrano la polvere ed evidenzia le nubi di gas che, recentemente scoperte nel 2013, cadono verso il buco nero centrale.” (tradotto, da https://apod.nasa.gov/apod/ap241124.html)

    Fenomeni astronomici di dicembre

    Come di consueto, ecco di seguito alcuni estratti dalla rubrica “Il Cielo del Mese”, dal sito della Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it:

    Il Solstizio d’Inverno 2024

    Contrariamente a quanto comunemente ritenuto, non è Santa Lucia (il 13) il giorno più corto dell’anno. 
In realtà in prossimità del 13 dicembre si verifica il periodo in cui il Sole tramonta più presto: per le prime due settimane di dicembre l’orario del tramonto si mantiene quasi costante, tra le 16.40 e le 16.41. Il giorno più breve dell’anno in realtà coincide con il giorno del solstizio e inizio dell’inverno, che quest’anno cade il 21 dicembre.

    Il giorno 21 il Sole tramonta un po’ più tardi, circa 3 minuti dopo, alle 16.44, ma anche il suo sorgere è ritardato di alcuni minuti, avendo luogo alle 7.37 (il 13 dicembre sorge alle 7.32): in definitiva, il Sole resta sopra l’orizzonte circa 2 minuti in meno rispetto al giorno 13. 
Quindi in effetti il giorno più corto dell’anno è di norma il 21 o il 22 dicembre. 

Quest’anno il SOLSTIZIO D’INVERNO cade il 21 dicembre alle ore 09 e 21 minuti (ore 10 e 21 TMEC). . 


    • 1 dicembre : il sole sorge alle 7.21 ; tramonta alle 16.41
    • 15 dicembre : il sole sorge alle 7.33 ; tramonta alle 16.41
    • 31 dicembre : il sole sorge alle 7.40 ; tramonta alle 16.51
      TMEC).
      
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana). 


    Luna

    IL MESE DI DICEMBRE SARA’ UN MESE CON 5 FASI LUNARI !
    In questo mese di dicembre si verificherà per due volte la Luna Nuova, circostanza indicata con l’espressione “BLACK MOON” (la “Luna Nera”), mentre quando si verifica la seconda Luna Piena nello stesso mese è nota la denominazione “Blue Moon” (“Luna blu”).

    Fasi Lunari dicembre 2024
    DataFaseOrario
    01/12/2024Luna Nuova07h 21m
    08/12/2024Primo quarto16h 27m
    15/12/2024Luna Piena10h 2m
    22/12/2024Ultimo quarto23h 18m
    30/12/2024Luna Nuova23h 27m

    Pianeti (Giove all’opposizione il 7 dicembre)

    Di seguito riportiamo le informazioni per i pianeti osservabili questo mese:

    Venere: già protagonista dei cieli serali degli ultimi mesi, per il pianeta più luminoso inizia il periodo di migliore osservabilità dopo il tramonto. Verso la fine dell’anno Venere tramonterà quasi 4 ore dopo il Sole, avvicinandosi all’intervallo di tempo più lungo possibile per osservarlo nelle prime ore della notte. Il pianeta brilla nel cielo occidentale, completando il proprio percorso nella costellazione del Sagittario il 6 dicembre. Nella rimanente parte del mese Venere attraversa tutto il Capricorno e proprio a fine anno, il 31, fa il suo ingresso nell’Acquario.

    Marte: il pianeta rosso è ormai osservabile per quasi tutta la notte. Mancano poche settimane all’opposizione al Sole, pertanto possiamo vederlo sorgere ad Est nelle prime ore della sera per poi seguirlo mentre culmina a Sud nelle ore centrali della notte. Marte per tutto il mese di dicembre nella costellazione del Cancro, dove inverte la marcia il giorno 7 dicembre, terminando l’anno in moto retrogrado.

    Giove: il pianeta più grande del sistema solare sarà anche uno dei maggiori protagonisti delle notti di dicembre. Giove va in opposizione al Sole il 7 dicembre e termina l’anno in moto retrogrado nella costellazione del Toro. Come sempre accade nelle opposizioni, il pianeta sarà osservabile per tutta la notte, a oriente dopo il tramonto del Sole, a Sud nelle ore centrali della notte, fino a vederlo tramontare mentre il cielo si rischiara alla luce dell’alba. Giove sarà visibile alla massima luminosità , trovandosi alla minima distanza dalla Terra che, in questa occasione, sarà pari a circa 611.757.000 km.

    Giove all’opposizione il 7 dicembre 2024 : le mappe del cielo dettagliate:

    Giove in opposizione il 7 dicembre 2024, carta del cielo. Fonte: UAI http://divulgazione.uai.it/index.php/File:Giove_opposizione_07-12-2024_h22.JPG

    Saturno: il pianeta anticipa sempre più l’orario del proprio tramonto e di conseguenza l’intervallo di tempo a disposizione per poterlo osservare si riduce progressivamente e risulta ormai limitato alle prime ore della notte. E’ ancora possibile individuarlo facilmente sull’orizzonte a Sud-Ovest nella costellazione dell’Acquario.

    Urano: anche nel mese di dicembre le condizioni di osservabilità di Urano si mantengono relativamente simili a quelle di Giove. Il pianeta è reduce dall’opposizione al Sole avvenuta il mese scorso, e per gran parte del mese sia Giove che Urano si trovano nella medesima costellazione, il Toro. E’ quindi possibile osservare il pianeta per quasi tutta la notte. Urano è comunque prossimo al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo individuare agevolmente è necessario l’utilizzo di un telescopio o di un buon binocolo. Urano lascia il Toro e con moto retrogrado rientra nuovamente in Ariete il 29 dicembre, dove finisce l’anno.

    Nettuno: il pianeta tramonta circa un’ora dopo Saturno. Possiamo quindi osservarlo nelle prime ore della notte sull’orizzonte a Sud-Ovest. Data la bassa luminosità, è possibile individuare Nettuno solo con l’aiuto di un telescopio. Nettuno torna in moto diretto l’8 dicembre, rimanendo all’interno della costellazione dei Pesci, dove è rimasto tutto l’anno.

    Congiunzioni


    Luna – Venere : dopo il tramonto del Sole, la sera del 4 dicembre potremo ammirare il falcetto di Luna crescente nella costellazione del Sagittario che si avvicina al pianeta Venere, situato nei pressi del limite tra Sagittario e Capricorno.

    Marte – Presepe : nella stessa notte del 4 dicembre potremo osservare Marte molto vicino all’ammasso stellare del Presepe (M 44) nella costellazione del Cancro.

    Luna – Saturno : nelle prime ore della notte dell’8 dicembre la Luna al Primo Quarto si troverà vicina a Saturno nella costellazione dell’Acquario.

    Luna – Pleiadi : la sera del 13 dicembre la Luna, a due giorni dalla fase di Luna Piena, sarà protagonista di un incontro molto ravvicinato con l’ammasso stellare delle Pleiadi, nella costellazione del Toro.

    Luna – Giove : la notte del 14 dicembre potremo ammirare la congiunzione tra la Luna quasi Piena e il pianeta Giove, ancora nella costellazione del Toro.

    Luna – Marte : l’ultima congiunzione significativa dell’anno si verifica il 18 dicembre, con la Luna e Marte che si incontrano nella costellazione del Cancro.

    Costellazioni

    Con il mese di dicembre entriamo definitivamente nel periodo di migliore osservabilità delle grandi costellazioni invernali che caratterizzeranno i prossimi mesi. Le costellazioni autunnali, povere di stelle brillanti e non sempre facilmente identificabili dal neofita – Capricorno, Acquario, Pesci – si avviano al tramonto nel cielo di Sud – Ovest, sostituite a Sud – Est dall’inconfondibile costellazione di Orione, accompagnata dal Cane Maggiore con la fulgida Sirio, dal Toro, dai Gemelli.
    In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell’intera volta celeste; oltre alla già citata Sirio, ricordiamo la rossa Aldebaran nel Toro, Castore e Polluce nei Gemelli, Procione nel Cane Minore, Capella nell’Auriga. Orione, la più bella costellazione invernale, è caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura e dai luminosi astri Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph che ne disegnano il contorno. Con piccoli strumenti (è sufficiente anche un buon binocolo) non è difficile individuare la celeberrima nebulosa (M 42), situata nella spada, poco al di sotto della cintura.
    Per alcune ore dopo il tramonto è ancora possibile osservare a Ovest alcune costellazioni che abbiamo potuto seguire per il periodo autunnale: il grande quadrilatero di Pegaso, Andromeda con l’omonima Galassia, Perseo, la minuscola costellazione del Triangolo, accanto all’altrettanto piccola costellazione zodiacale dell’Ariete. Dalla parte opposta del cielo, in tarda serata si potrà assistere al sorgere del Cancro e, successivamente, del Leone.
    A Nord le costellazioni circumpolari compongono un cerchio ideale intorno all’Orsa Minore, con all’estremità la Stella Polare: in senso antiorario incontriamo Cassiopea, Cefeo, il Dragone, l’Orsa Maggiore, la Giraffa.

  • Il cielo del mese: novembre 2024

    Il cielo del mese: novembre 2024

    Il cielo stellato nel bel mezzo dell’autunno offre magnifiche viste di stelle luminose: le Pleiadi sembrano gemme di ghiaccio blu, accanto al fuoco delle stelle arancio rossastre come Aldebaran, della costellazione del Toro.

    L’unico problema? La nebbia! In novembre, la maggior parte delle occasioni per osservare il cielo sono impedite da un perenne strato di nebbia fitta, almeno per diverse parti d’Italia ormai sempre più avvolta nell’umidità, anche per colpa delle ingenti piogge cadute nelle scorse settimane.

    Tanti bravi astrofili e appassionati di astronomia, ben attrezzati, hanno fotografato nel mese scorso la cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS. Alcune foto e articoli online sulla cometa: 1) Ultimo atto per la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) 2) Le foto più belle della cometa C/2023 A3 3) https://edu.inaf.it/astrofoto/galleria-cometa-c2023-a3-tsuchinshan-atlas/

    Suggerimenti di osservazione

    In questo mese, Giove offre la sua maestosa presenza. Alzando lo sguardo verso est, già verso le ore 22 o 23, risulta di facilissima osservazione. Ricordiamo che anche con un buon binocolo, a 8 o 10 ingrandimenti (purché si trovi una posizione stabile e comoda con un appoggio), si riescono a osservare i 4 principali satelliti di Giove (i satelliti Galileiani): Io, Europa, Ganimede e Callisto.

    L’Unione Astrofili Italiani, a proposito di Giove, scrive: «il conto alla rovescia per l’opposizione al Sole del pianeta più grande del sistema solare sta per giungere alle fasi finali. All’inizio di dicembre vedremo Giove nelle condizioni ottimali e per tutta la notte. In questo mese di novembre dovremo invece ancora attendere un po’ per poterlo osservare ad Est nelle prime ore della notte. Come già anticipato nel paragrafo su Venere, nel corso del mese Giove anticiperà ulteriormente il suo sorgere, mentre Venere posticipa il proprio tramonto. Potremo così osservare entrambi i pianeti quasi opposti l’uno all’altro sulla volta celeste, Venere ad occidente e Giove ad oriente. Giove rimane ancora nella costellazione del Toro.»

    A novembre sarà interessante osservare – nebbia permettendo – alcune congiunzioni tra la Luna e pianeti. Ad esempio, il 16 novembre la Luna apparirà vicina a Giove e alle Pleiadi, come riporta la mappa dell’Unione Astrofili Italiani:

    Congiunzione Luna Pleiadi Giove del 16 novembre. Fonte: UAI

    Come sempre, il riferimento per i nostri suggerimenti astronomici è la pagina del sito UAI del Cielo del mese.

    Buone osservazioni.

  • Il cielo del mese: ottobre 2024

    Il cielo del mese: ottobre 2024

    Qualche giorno fa abbiamo colto una serata di cielo libero da nuvole, rispolverando un buon vecchio binocolo compagno di tante osservazioni, e abbiamo dato una ristorante occhiata al cielo autunnale.

    Un cielo bellissimo, che offre tanti spunti di osservazione. Molti interessanti oggetti celesti sono infatti piuttosto comodi da osservare alle nostre latitudini italiane, di questa stagione. Pensiamo soprattutto a chi sfutta piccoli strumenti, come binocoli, telescopi da balcone, e simili.

    Ben vengano allora i cieli e le costellazioni autunnali: il doppio ammasso di Perseo, la galassia di Andromeda, l’ammasso delle Pleiadi, i pianeti più luminosi e tutte le altre meraviglie astronomiche di questo periodo.

    mappa del cielo del mese di ottobre 2024 per latitudini medie italiane

    Cercare il doppio ammasso di Perseo è un “bersaglio” facile e istruttivo, perché offre modo di ripassare la posizione delle costellazioni più note del cielo boreale: Cassiopea, Perseo, Andromeda. Il doppio ammasso spicca al binocolo, rientrando nel campo di un buon 8×40.

    La galassia di Andromeda non è difficile, ma bisogna conoscere già meglio il cielo per trovarla, e non è raro perdere alcune serate per scoprire dove si trova, se si è agli inizi della propria avventura di astrofili. M31, così viene chiamata con il codice del Catalogo di Messier, suscita sempre meraviglia: anche se è poco più di un batuffolo luminoso sotto cieli diversi da quelli di montagna, ci ricorda che stiamo pur sempre ammirando con i nostri occhi un’intera altra galassia. Un’esperienza sempre emozionante.

    Tra i pianeti, Giove è già presente a inizio serata basso sull’orizzonte di nord-est. Bellissimo, luminoso e gigante. Al binocolo si apprezzano i suoi satelliti galileiani.

    Verso fine ottobre Giove e Saturno si troveranno in buone condizioni di osservabilità. Riportiamo di seguito la mappa divulgata dall’Unione Astrofili Italiani, che dedica nelle serate del 26 – 27 ottobre l’iniziativa “LE NOTTI DEI GIGANTI E IL CIELO DELL’AUTUNNO”, rivolte all’osservazione dei pianeti Giove e Saturno:

    Carta del cielo con le posizioni di Giove, Urano, Nettuno e Saturno per il 26-27 ottobre 2024. Fonte: UAI https://divulgazione.uai.it/index.php/File:Mappa_pianeti_Notte_dei_giganti_26-10-2024_copia.jpg

    C’e anche una cometa in questo inizio di autunno, che ha suscitato grandi attese perché prometteva di diventare molto luminosa. Si chiama C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS, ma di fatto si è dimostrata meno “bella” del previsto per gli astrofili visuali, perché appare nel cielo a bassissima quota al tramonto.

    Le seguenti informazioni sono tratte da: Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it :

    Il Sole

    l giorno 31 passa dalla costellazione della Vergine a quella della Bilancia.

    • 1 ottobre: il sole sorge alle 7.09 ; tramonta alle 18.53
    • 15 ottobre: il sole sorge alle 7.25; tramonta alle 18.30 (ora legale)
    • 31 ottobre: il sole sorge alle 6.44; tramonta alle 17.07 (ora solare)


    Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 21 minuti per una località alla latitudine media italiana.


    Fino al 26 ottobre gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un’ora in più rispetto all’Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell’Europa Centrale).

    Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre torna in vigore l’ora solare.

    (Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).

    Luna

    Fasi Lunari ottobre 2024
    DataFaseOrario
    02/10/2024Luna Nuova20h 49m
    10/10/2024Primo quarto20h 55m
    17/10/2024Luna Piena13h 26m
    24/10/2024Ultimo quarto10h 03m

    Congiunzioni

    Luna – Venere : dopo il tramonto del 5 ottobre potremo ammirare alla luce del crepuscolo la suggestiva congiunzione tra il luminoso pianeta Venere e la sottile falce di Luna crescente, 3 giorni dopo la Luna Nuova, nella costellazione della Bilancia. (vedi mappa)

    Luna – Saturno : la sera del 14 ottobre vedremo la Luna avvicinarsi a Saturno per poi allontanarsi dopo la congiunzione, alla minima distanza angolare tra i due astri, visibile nella costellazione dell’Acquario. (vedi mappa)

    Luna – Pleiadi : l’incontro ravvicinato tra la Luna e l’ammasso stellare delle Pleiadi si verifica la sera del 19 ottobre, nella costellazione del Toro. (vedi mappa)

    Luna – Giove : la Luna, proseguendo il suo percorso nella costellazione del Toro, si avvicina a Giove nella notte tra il 20 e il 21ottobre per poi superarlo. La mappa si riferisce alla sera del 21 ottobre, con la Luna già vicina al limite con l’Auriga e i Gemelli. (vedi mappa)

    Luna – Marte : nella notte tra il 23 e il 24 ottobre la Luna nella fase di Ultimo Quarto raggiunge la congiunzione con Marte. Il pianeta rosso si trova nella costellazione dei Gemelli, mentre la Luna raggiunge il limite con il Cancro. (vedi mappa)

    Per approfondimenti rigorosi e comprensivi di tutti i dati, rimandiamo all’intera sezione “il cielo del mese” di ottobre 2024, divulgata dalla UAI (fonte: Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it).

    Buone osservazioni!

  • Il cielo del mese: settembre 2024

    Il cielo del mese: settembre 2024

    Settembre è il mese dell’equinozio d’autunno. Aumentano le ore di buio. Una Superluna sarà occasione di osservazioni del nostro satellite, e ci sarà anche una modesta eclissi di luna tra il 17 e il 18.

    A settembre il cielo riserva ottimi spettacoli per gli astrofili, con il vantaggio – in genere – di sere dal clima mite. La maestosa costellazione di Andromeda, con la Galassia di Andromeda che nel catalogo di Messier è identificata dalla sigla M31, è una delle protagoniste del cielo. Facile da osservare anche con un binocolo di buona luminosità, e visibile ad occhio nudo come una stella sfocata.

    Vediamo alcuni degli eventi astronomici più significativi del mese.

    Le seguenti informazioni sono una sintesi, con modifiche e integrazioni, da: Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.ithttp://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Settembre_2024

    L’equinozio d’autunno

    Ci avviamo al passaggio verso la stagione autunnale, e l’equinozio d’autunno, il giorno 22 settembre, ci rammenta che le giornate si accorciano sempre più. A fine mese avremo circa un’ora e venti minuti in meno di luce rispetto a inizio mese. E già adesso – tra fine agosto e inizi di settembre – fa buio presto per le latitudini medie come quelle italiane.

    Gli orari di alba e tramonto del Sole:
    1 settembre: il sole sorge alle 6.38; tramonta alle 19.45
    15 settembre: il sole sorge alle 6.52; tramonta alle 19.21
    30 settembre: il sole sorge alle 7.08; tramonta alle 18.55

    Luna

    I dati astronomici ci dicono che tra il 17 e 18 settembre, a tarda ora, o se vogliamo verso il mattino del 18 (con picco alle ore 4,44) ci sarà un’eclissi parziale di luna. Per la verità la magnitudine dell’ombra è piuttosto bassa, attorno allo 0,08. Ciò significa un’eclissi davvero modesta (con magnitudine 1 si avrebbe eclissi totale, dunque uno “zero virgola zero ecc.”… è poco).

    La luna piena del 18 settembre sarà particolarmente vicina (luna al perielio), tanto da poter parlare anche questo mese di una Superluna.

    Osservare la luna

    È consigliata l’osservazione con qualsiasi strumento. La luna è bella anche attraverso i modesti ingrandimenti di un binocolo. Occorre trovare una postazione che ci consenta di avere una presa stabile e poco mossa. Per esempio una sdraio da giardino, o al più anche un tronco d’albero contro il quale appoggiarsi per essere più stabili.

    Il meglio dell’osservazione si ottiene dopo alcuni minuti che si guarda attraverso lo strumento: i nostri occhi si saranno abituati, e la luna che all’inizio ci appare come un disco di modeste dimensioni, comincia a mostrare tanti dettagli in più.

    Pianeti

    Saturno sarà in opposizione il giorno 8, dunque uno dei periodi più favorevoli per osservarlo.
    Per tutti i dettagli sui pianeti e la loro osservabilità durante il mese, si rimanda al sito Uai, aggiornatissimo: http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Settembre_2024

    Costellazioni

    Il cielo di settembre ci consente di osservare ancora buona parte di quelle costellazioni che hanno caratterizzato la volta celeste nella parte centrale dell’estate. Ora però gli astri che eravamo abituati a vedere ben alti in cielo intorno alla mezzanotte, sono invece spostati verso occidente dove si accingono a tramontare.

    Nelle prime ore della sera sarà possibile scorgere sull’orizzonte lo Scorpione, seguito dal Sagittario e, più in alto, dall’Ofiuco e da Ercole. 
Più a Nord – Ovest tramonta invece la brillante stella Arturo, nella costellazione del Bootes: al suo fianco sinistro notiamo la piccola costellazione della Corona Boreale. 
Qualche ora più tardi sarà il turno del Triangolo Estivo ad avviarsi verso l’orizzonte occidentale.

    Il Triangolo Estivo, ricordiamo, ha queste componenti principali: la stella Altair della costellazione dell’Aquila, che rappresenta il primo dei tre vertici del Triangolo. 
La stella più brillante delle tre è invece Vega, nella Lira. La figura geometrica è completata da Deneb, la coda del Cigno.

    Con l’aiuto della mappa del cielo si potranno facilmente identificare anche le costellazioni minori, disposte tra l’Aquila e il Cigno; in particolare, sono riconoscibili la Volpetta, la Freccia e il Delfino. 


    Tornando alla fascia zodiacale, le costellazioni visibili verso Sud in questo periodo sono meno spettacolari e di più difficile identificazione rispetto a quelle osservate nei mesi precedenti. 
Capricorno, Acquario e Pesci sono piuttosto estese, ma prive di stelle brillanti. 
Più facile da trovare la minuscola costellazione dell’Ariete, che vedremo sorgere a Est.

    
Per riconoscere queste costellazioni possiamo sfruttare gli allineamenti delle stelle più brillanti delle costellazioni che troviamo nelle vicinanze: Acquario e Pesci ad esempio si trovano proprio sotto il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, che dopo il tramonto domina il cielo di Sud-Est. 
Partendo da Pegaso, verso Nord-Est, troviamo la costellazione di Andromeda, dove anche con un semplice binocolo (ma in cieli molto oscuri la si intravede già ad occhio nudo) è possibile osservare l’omonima galassia. Andromeda è seguita da Perseo, con una forma che ricorda una “Y” rovesciata.

    Mappa di Andromeda, con la galassia di Andromeda M31 evidenziata con un’ellissi gialla – la posizione è approssimativa.

    
Più in alto rispetto ad Andromeda e Perseo, spostandoci a Nord verso la Stella Polare, troviamo Cassiopea, con la sua caratteristica forma a “W”, e la meno appariscente costellazione di Cefeo. 
Tra Perseo e Cassiopea c’è un altro noto oggetto del profondo cielo che merita di essere osservato: si tratta del cosiddetto “Doppio Ammasso del Perseo“. 
I due ammassi contengono complessivamente circa 400 stelle e distano da noi oltre 7.000 anni luce, separati da circa un migliaio di anni luce l’uno dall’altro. 
Il “Doppio Ammasso” è un oggetto molto esteso: la visione migliore la si può avere con un binocolo, che permette di ammirare entrambe le concentrazioni di stelle, che di norma non entrano nel ristretto campo inquadrato da un telescopio.

    
Completiamo la descrizione della volta celeste con l’Orsa Maggiore, che troviamo a Nord – Ovest, accompagnata dal Dragone, un “serpente” di stelle che si snoda tra le due Orse. 


    Meteore

    METEORE DI SETTEMBRE 2024
    (Riportiamo qui pressoché per intero l’ottima scheda presente sul sito Uai, citando la fonte e l’autore: a cura di Enrico Stomeo – Sezione Meteore UAI http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Settembre_2024)


    Settembre è un ottimo mese per osservare le stelle cadenti, dato che le notti iniziano ad allungarsi, il clima in genere diviene più mite e il numero delle sporadiche, che si assommano alle meteore dei vari sciami, raggiunge nel nostro emisfero il suo massimo annuale. In questo periodo dell’anno il punto nello spazio verso cui la Terra si muove lungo la sua orbita viene a trovarsi più alto nel cielo, per cui alle nostre latitudini l’atmosfera terrestre viene investita da una quantità maggiore di particelle meteoriche. Se osserviamo attentamente il cielo in condizioni ottimali di trasparenza e di non inquinamento luminoso potremo aspettarci di osservare 10-20 stelle cadenti ogni ora, con un minimo di prima sera e un massimo prima dell’alba.

    Per tutto il mese le regioni di cielo comprese tra le costellazioni dell’Auriga, Perseo, Ariete e Pesci offrono il maggiore interesse per chi osserva meteore, poiché da qui si irradia l’attività di numerose correnti minori vicine tra loro. Quest’anno la parte centrale del mese sarà quella più sfavorevole per osservare, essendo Luna Piena il 18 settembre.

    Nelle notti a cavallo tra agosto e settembre è attiva l’interessante corrente delle Aurigidi, originata probabilmente dalla cometa a lungo periodo 1911 Kiess, che mostra meteore talvolta brillanti e molto veloci, ancor più delle Perseidi. Questo sciame è molto interessante poiché la sua attività è variabile e può mostrare in particolari circostanze gravitazionali con i pianeti maggiori dei veri e propri exploit di centinaia di meteore, come è avvenuto ad esempio nel 1986 (ZHR 250) e nel 1994 (ZHR 400). E’ interessante tra l’altro perché l’area radiante risulta sfasata più a est da quella teorica, allorché avvengono gli exploit, tanto che alcuni hanno messo in dubbio che si tratti dello stesso sciame. Quest’anno avremo un’ottima occasione per osservarle favorevolmente sia perché non ci sarà la Luna sia perché il maggior numero di queste meteore è atteso nelle ore notturne.

    Verso il 5/6 settembre diventano più evidenti le epsilon Perseidi, uno sciame già conosciuto a fine ‘800 grazie ai disegni di W.Denning, ritornate di attualità in questi ultimi anni per aver mostrato un inatteso rinvigorirsi della frequenza e aver avuto una decisa conferma da parte delle osservazioni video. Quest’anno la loro visione sarà favorevole in completa assenza della Luna, specie prima dell’alba quando il radiante sarà più alto sull’orizzonte.

    Intorno al 9 settembre potremo osservare per tutta la notte le Perseidi di settembre (dette anche mu PER), una corrente alquanto irregolare generata dalla cometa Bradfield, caratterizzata in genere da meteore di medio debole luminosità.

    Sempre per l’intera notte l’11/12 settembre avremo pure una buona chance di controllare favorevolmente le irregolari ed enigmatiche alfa Triangulidi che pare si riattivino con periodicità, come ad esempio nel 1993, quando furono viste 11 di queste meteore in 75 minuti, di cui 8 in soli 20 minuti.

    ***

    Buona osservazione!

  • Il cielo del mese: agosto 2024

    Il cielo del mese: agosto 2024

    Ufoitalia.it è pensato anche per chi, come noi, è un astrofilo e prova un’attrazione magnetica per la semplice osservazione del cielo notturno, affascinato dal mistero dell’Universo.

    Allora non può mancare una sezione di astronomia, di divulgazione e cultura astrofila. La inauguriamo proprio con la rubrica del Cielo del mese, un post dedicato ai fenomeni da osservare nel mese in entrata.

    Carta del cielo allo zenit, indicativa per il 15 agosto 2024.

    Agosto è facile per chi ama osservare le stelle: le serate sembrano voler chiamare ognuno di noi ad uscire anche soltanto per ricevere il fresco della notte. Lo spettacolo del cielo estivo è al suo culmine, con le costellazioni del Cigno, Lira, e le altre che fanno da corollario perenne, il Grande Carro, Cassiopea, Andromeda con la sua galassia M31, e la Via Lattea al centro di tutte, ma ormai raramente visibile nelle zone abitate che non siano rurali o comunque lontane dalle fonti di illuminazione artificiale delle città.

    Il simbolo principe del mese di agosto, per chi guarda le stelle, sono ovviamente le Perseidi, le “stelle cadenti” che giungono attorno alla notte di San Lorenzo, il 10 di agosto. Si tratta di meteoriti, uno sciame di frammenti lasciato dalla cometa Swift-Tuttle e che ogni anno in quei giorni il nostro Pianeta incontra sul suo cammino, un po’ come un ciclista che incappa in uno sciame di moscerini.

    Immagine artistica di uno sciame di meteore.

    Al loro veloce ingresso nell’atmosfera, incendiate dall’attrito con l’aria, le meteoriti si incendiano. Siccome le loro traiettorie sembrano irradiarsi circa dalla zona del cielo occupata in questo periodo dalla costellazione di Perseo, sono chiamate “Perseidi”. In realtà è sufficiente guardare il cielo verso est / nord est, ma anche in parte verso lo zenit, ossia sopra la vostra testa, per non farsi sfuggire lo spettacolo.

    In generale, meglio andare in un posto dove si ha un’ampia visuale del cielo, mettersi comodi, meglio su una sedia a sdraio o un lettino da spiaggia per esempio, senza dimenticare un repellente anti zanzare, e si dovrebbe riuscire a osservare alcune meteore.

    Fotografare le Perseidi

    Come provare a fotografare le “stelle cadenti”? Un metodo semplice, se si dispone di un minimo di attrezzatura, è questo: si può provare a montare la macchina fotografica su un treppiede, predisporre l’autoscatto dopo 3 secondi almeno (per attenuare le vibrazioni), e un tempo di posa di 30 secondi con un obiettivo grandangolare. Così facendo il movimento apparente delle stelle, dovuto alla rotazione della Terra, non dovrebbe risultare molto percepibile.

    Per tempi superiori ai 30 secondi in genere occorre montare la fotocamera su un astroinseguitore, o su un telescopio motorizzato, ma l’impegno così aumenta, anche in termini di peso e costi, e forse si rischia di perdere il piacere dell’osservazione. Ripetendo tanti scatti in sequenza, durante la serata, con il metodo dei 30 secondi si può tentare di fotografare così qualche stella cadente. Sicuramente catturerete anche le ormai onnipresenti strisce continue dei numerosi satelliti in circolazione, e le linee doppie e punteggiate degli aerei.

    Le impostazioni sono da disporre in modalità Manuale, la sensibilità ISO abbastanza elevata ma nel limite della vostra fotocamera, così che la foto non risulti eccessivamente disturbata dal rumore. É consigliabile fare un po’ di prove, durante le serate estive. Potreste scoprire così un nuovo passatempo entusiasmante: quello della fotografia astronomica.

    Fenomeni notevoli

    La “Superluna”
    La luna piena di agosto 2024 sarà il giorno 19. Quel giorno la luna si troverà al perigeo, cioè alla distanza più vicina alla Terra. Quando accade tale coincidenza (luna piena e distanza minima), la luna ci appare un po’ più vicina della media, e dunque un po’ più grande (anche un buon 10-12% in più!). Gli astronomi parlano in tal caso di Superluna.

    Congiunzione Luna – Saturno, e occultazione del pianeta
    La sera del 20 agosto Saturno sarà visibile con accanto la Luna, nella costellazione dell’Acquario.
    Nel corso della notte la Luna si avvicina a Saturno fino a “nasconderlo”, si avrà perciò l’occultazione del pianeta (un fenomeno quest’ultimo visibile alla fine della notte tra il 20 e 21 agosto, tra le 5:31 e le 6:33)

    Le fasi lunari

    Riportiamo da Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani https://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Agosto_2024

    Fasi Lunari agosto 2024
    DataFaseOrario
    04/08/2024Luna Nuova13h 13m
    12/08/2024Primo quarto17h 19m
    19/08/2024Luna Piena20h 26m
    26/08/2024Ultimo quarto11h 26m

    Buona osservazione!