Autore: UfoItalia.it

  • Autismo e il mistero della telepatia: il caso “Telepathy Tapes”

    Autismo e il mistero della telepatia: il caso “Telepathy Tapes”

    Nell’autismo si nascondono forse facoltà nascoste della nostra mente? Questa domanda ha acceso l’interesse globale grazie a “The Telepathy Tapes”, un podcast documentario che esplora l’affascinante ma controversa teoria secondo cui alcuni bambini autistici non verbali – spesso indicati come “non-speaking” nell’ambito della ricerca sull’autismo – possano comunicare telepaticamente.

    Al centro di questa indagine c’è la dott.ssa Diane Hennacy Powell, la cui ricerca su questo tema ha attirato sia entusiasmo che critiche. Da mesi, questo podcast che è nato in collaborazione con la documentarista Ky Dickens, sta facendo discutere negli Stati Uniti e online, sollevando domande profonde sulla natura della coscienza e della comunicazione.

    Indice

    Dove ascoltare e vedere “The Telepathy Tapes”

    “The Telepathy Tapes” è disponibile gratuitamente in formato audio su varie piattaforme di podcast come YouTube e altri siti di podcast. Curiosi e scettici possono ascoltare tutte le dieci puntate senza costi. Ecco il link al canale YouTube con tutti gli audio delle puntate di The Telepathy Tapes.

    Tuttavia, per accedere alle versioni video degli esperimenti, che includono le presunte prove documentate di telepatia, è necessario registrarsi e pagare una quota di iscrizione sul sito ufficiale del podcast. Questo accesso limitato è giustificato dagli autori con la necessità di proteggere l’identità e la privacy dei minori coinvolti, creando un registro di chi ha accesso ai video.

    Il Trailer visibile liberamente

    Esiste un trailer di “The Telepathy Tapes” ed è l’unico frammento video reso pubblico. Presenta immagini e testimonianze che indubbiamente catturano l’attenzione. Si vedono bambini non verbali con autismo partecipare a test di telepatia e i risultati sembrano apparentemente straordinari.

    Eccolo:

    “Trailer” di The Telepathy Tapes, dal canale YouTube omonimo

    La dott.ssa Diane Hennacy Powell e la documentarista Ky Dickens descrivono esperimenti in cui ai bambini viene chiesto di indovinare numeri o parole scritti su biglietti nascosti alla loro vista, spesso con un tasso di successo superiore al 90%.

    In uno degli esempi, un bambino sembra leggere la mente di una persona dietro di lui, indovinando correttamente una sequenza di carte.

    La collaborazione tra una studiosa della mente e una documentarista

    Per chi desidera approfondire il percorso che ha portato alla creazione del podcast-documentario The Telepathy Tapes, c’è ad esempio una lunga intervista dello youtuber Jesse Michels alle due autrici, in inglese, visionabile su YouTube:

    Lungo interessante approfondimento con interviste alle due autrici di The Telepathy Tapes.

    La dott.ssa Diane Hennacy Powell è una neuropsichiatra e neuroscienziata in pensione. Si è formata presso la Johns Hopkins University, ha poi ricoperto il ruolo di docente alla Harvard Medical School e ha lavorato come membro di un gruppo di riflessione sulla coscienza umana presso il Salk Institute di La Jolla, California.

    Powell ha anche diretto la ricerca per il John E. Mack Institute, focalizzandosi su fenomeni paranormali e stati di coscienza straordinari. È autrice di “The ESP Enigma: A Scientific Case for Psychic Phenomena”, dove esplora la correlazione tra neuroscienza e fenomeni extrasensoriali.

    Proprio il libro sui fenomeni paranormali, che destò sconcerto nella sua università, sarebbe costato alla dottoressa la revoca della sua licenza medica, poi ripristinata dalle autorità stesse dopo poco tempo.

    Powell ha iniziato a lavorare con famiglie di bambini autistici durante la sua carriera medica, specializzandosi nel trattamento di disturbi come il PTSD e nell’analisi dei savant autistici. Il suo interesse per la telepatia è nato dall’osservazione di aneddoti e testimonianze di genitori che notavano capacità straordinarie nei loro figli. Ha utilizzato piattaforme online, conferenze e la sua rete professionale per entrare in contatto con queste famiglie, offrendo loro la possibilità di partecipare ai suoi studi e sperimentazioni.

    Molti genitori, venuti a conoscenza della Powell e delle sue ricerche, le scrivevano e cercavano di contattarla riferendo che da tempo “sapevano” che i loro bambini avevano qualcosa di speciale, e chiedevano alla dottoressa di aiutarli.

    Ky Dickens è una giornalista investigativa e documentarista nota per il suo lavoro su temi controversi e spesso ignorati dai media mainstream. Prima di “The Telepathy Tapes”, ha lavorato su una varietà di progetti, focalizzandosi su storie che riguardano la giustizia sociale, la salute mentale e i fenomeni paranormali.

    Dickens racconta di esser stata attratta dal lavoro della dott.ssa Powell dopo aver letto articoli e ascoltato conferenze sulla telepatia nei bambini autistici. Ciò l’ha spinta ad approfondire la questione attraverso la creazione del podcast documentario. La sua collaborazione con Powell ha portato alla produzione di “The Telepathy Tapes”.

    Le critiche alla dr.ssa Powell e le polemiche sulla monetizzazione

    Diverse critiche sono emerse riguardo alla metodologia usata nei test di telepatia. In effetti, da quel che traspare dal trailer e dai podcast, si può dire che l’ambiente dove sono stati condotti i “test” non sia certo quello adatto a una sperientazione e a uno studio scientifico controllato. Certamente tuttavia la documentarista e la studiosa hanno cercato di mantenere il più possibile a loro agio i bambini e le bambine, che sono sempre attorniate dai familiari e rimangono nel loro ambiente sicuro domestico.

    Critici come Jonathan Jarry dell’Office for Science and Society di McGill University hanno proprio sottolineato che i risultati potrebbero essere influenzati da suggerimenti inconsci (cueing) da parte dei genitori o facilitatori. Tuttavia, la dott.ssa Powell stessa e i sostenitori del podcast affermano che queste abilità meriterebbero un’indagine più approfondita, magari in un contesto di laboratorio controllato dove si potrebbero escludere variabili esterne.

    La decisione di rendere i video accessibili solo a pagamento ha poi sollevato non poche critiche. Da un lato, gli autori affermano che la limitazione dei contenuti ha finalità di tutela della privaci, inoltre la monetizzazione è necessaria non solo per coprire i costi di produzione ma anche per finanziare ulteriori ricerche in collaborazione con istituzioni accademiche. Dall’altro lato, molti critici vedono questa scelta come un modo per capitalizzare su una tematica sensibile, suggerendo che la protezione dei minori potrebbe essere solo una parziale giustificazione.

    La controversia è accentuata dal fatto che il contenuto audio, pur dettagliato, non offre la stessa prova visiva che potrebbe confermare o confutare le affermazioni di telepatia. Abbiamo soltanto il breve trailer, disponibile gratuitamente e visionarie da tutti, dove poter vedere frammenti degli esperimenti che mostrerebbero le presunte abilità telepatiche dei soggetti coinvolti.

    Prospettive di ricerca

    “The Telepathy Tapes” ci invita a riflettere su cosa conosciamo veramente della mente umana e su quali potenziali inesplorati potrebbero celarsi in ciò che la società definisce come “diverse abilità”.

    Sembra che in questi ultimi tempi ci sia un rinnovato interesse verso gli studi sulla coscienza, a vari livelli, e crediamo che questo vada visto con positività, perché il paradigma materialista in cui la scienza e le neuroscienze sono impantanate ormai da tempo non ha finora prodotto balzi significativi nel nostro bagaglio di conoscenze sul mistero della mente.

    Sebbene il podcast abbia sollevato più domande che risposte, la sua popolarità riflette forse un desiderio collettivo di esplorare e comprendere fenomeni che sfidano la nostra comprensione convenzionale.

    La comunità scientifica è naturalmente critica a priori, tuttavia dovrebbe cogliere quella che può definirsi una chiamata a esplorare ambiti di confine, e grazie a un approccio rigoroso, mantenendo sempre al centro il benessere e il rispetto delle persone coinvolte, forse sarà possibile indagare meglio il fenomeno suggerito da questi bambini.

    Benché il podcast documentario The Telepathy Tapes si sia proposto di replicare in modo sistematico i fenomeno, molti punti rimangono ancora poco chiari. Nel complesso la vicenda è affascinante e, con il dovuto rispetto e tutela dei minori coinvolti, meriterebbe di essere studiata in un contesto controllato, ossia con i dovuti parametri di laboratorio.

    Senza dubbio, emerge in questi straordinari bambini un grande desiderio e bisogno di comunicare, sia pure con metodi e strumenti diversi dai canali comuni alle altre persone.

  • Pressing su Trump per divulgare gli UFO files

    Pressing su Trump per divulgare gli UFO files

    Trump firma l’ordine esecutivo per rendere pubblici i file secretati su Kennedy. Promette che sarà “roba forte”. Da membri del Parlamento USA arriva il pressing affinché il Presidente riveli anche le informazioni sugli UFO. 

    Impellente anche la questione dei droni misteriosi sul New Jersey, sui quali i giornalisti hanno fatto domande nei primissimi minuti di insediamento di Trump. Il nuovo Presidente del resto aveva promesso di scoprire chi o che cosa c’è all’origine dei presunti droni entro un giorno dall’insediamento. La sua mossa per il momento è stata di mobilitare l’assistente dello staff Susie Wiles.

    Trump ha promesso immediata verità sui droni

    Il Presidente aveva detto che in un giorno avrebbe scoperto chi c’è dietro i misteriosi droni che da mesi infestano le città americane in particolare lo stato del New Jersey, e l’avrebbe rivelato al popolo americano. 

    “Vi darò un rapporto sui droni circa un giorno dopo l’insediamento”, disse.

    Una scadenza temporale fin troppo ambiziosa, ma fin da subito, proprio il primo giorno mentre firmava ordini esecutivi nello Studio Ovale e rispondeva a un giornalista sulla questione, Trump ha dato mandato di indagare sulla questione alla fidata collaboratrice Susie Wiles, capo dello staff della Casa Bianca.

    Dunque il tema è stato preso in carico e ci si aspetta un imminente responso. 

    L’ordine esecutivo per decretare i file su Kennedy e altri casi

    Venerdì 23 gennaio Trump ha firmato un ordine esecutivo per declassificare i file su alcuni snodi drammatici della storia americana e mondiale: gli assassinii del Presidente John F. Kennedy, quello del senatore Robert F. Kennedy, e del reverendo Martin Luther King.

    L’ordine impone al direttore nazionale dell’intelligence e al procuratore generale di sviluppare un piano entro 15 giorni per rilasciare i registri relativi ai fatti del Presidente Kennedy, e 45 giorni per RFK e MLK. Non è chiaro però quando potrebbero effettivamente essere resi pubblici.

    Già in passato una parte dei file sul Presidente Kennedy era stata divulgata, ma ancora molto rimane segreto. 

    “Molte persone stanno aspettando questo da molto, molto tempo, per anni, per decenni, e tutto sarà rivelato”, ha detto Trump, e ha aggiunto: “Questo è grande”, mentre firmava l’ordine esecutivo.

    “…e ora anche gli UFO”

    Proprio sulla scia di quell’ordine esecutivo sui “JFK files”, tante voci si sono levate per fare pressione affinché vengano desecretati anche i file sugli ufo.

    Sono stati per primi proprio i politici americani che hanno dichiarato il loro senso di urgenza, a sottolineare l’occasione unica per affrontare la questione ufologica, con un presidente finalmente improntato alla trasparenza. 

    In particolare, è stato Chuck Schumer a sollecitare in modo più deciso, lui che è il parlamentare co-autore di un disegno di legge sulla divulgazione dei segreti americani sugli Uap e sulla tutela dei testimoni. La “legge Schumer” negli ultimi anni dell’amministrazione Biden era rimbalzata più volte sulla scrivania presidenziale senza tuttavia trovare appoggio soddisfacente. 

    Schumer ha twittato, in risposta alla firma dei JFK files: “ …ora fallo anche per gli UFO”. Un evidente auspicio di raggiungere un traguardo di chiarezza verso il pubblico anche su quel tema. 

    Anche altri politici di alto livello – e presente nelle udienze sugli Ufo degli ultimi anni la Congresso –  hanno sostenuto l’esortazione di Schumer, ritrattando il tweet. In particolare Anna Paulina Luna, che ha risposto a Schumer con un: “Sono d’accordo”.

    Un’altra voce in favore della rivelazione è arrivata dal repubblicano Burlinson, il quale ha auspicato che la Casa Bianca consideri la divulgazione degli UFO. In un’intervista a NewsNation ha detto: “Ho contattato il team politico di Trump per farli prendere in considerazione la divulgazione e persino un ordine esecutivo su questo argomento. Il popolo americano e davvero il mondo meritano di sapere”.

    Tim Burchett: “gli ufo hanno basi nei mari”

    Sempre in questi giorni tra le tante rilevanti affermazioni di persone vicine alla questione ufologica c’è stata quella di Tim Burchett, lui che ha partecipato a diverse commissioni di sicurezza sulla questione negli ultimi anni.

    Burchett, con la sua consueta vena colorita, ha detto di credere che “gli ufo abbiano basi nei mari”.

    Bisogna ricordare che questi politici non sono persone che si interessano casualmente di questi temi, ma fanno parte e hanno fatto parte di commissioni del Congresso deputate a valutare questioni di sicurezza e hanno ricevuto numerose informative dai servizi segreti e dai testimoni emersi negli ultimi anni sul tema Uap. 

  • Stratton: Ho visto ufo e alieni. Le rivelazioni nel documentario The Age of Disclosure. Ecco il trailer

    Stratton: Ho visto ufo e alieni. Le rivelazioni nel documentario The Age of Disclosure. Ecco il trailer

    La frase è pronunciata da Jay Stratton, ex direttore della UAP Task Force, nel trailer di un nuovo, atteso documentario sugli Ufo in uscita a marzo 2025: “The Age of Disclosure”. Stratton ammette davanti alla telecamera di essere un testimone diretto – “Ho visto con i miei occhi navicelle non umane ed esseri non umani”.

    Sarà difficile anche per gli scettici più accaniti screditare le sue affermazioni e quelle dei numerosi altri testimoni prestigiosi presenti nel documentario.

    ECCO IL TRAILER, DAL CANALE UFFICIALE YOUTUBE:

    Il documentario

    Un documentario di enorme interesse dunque quello del regista Dan Farah: The Age of Disclosure. Si ventilava da uno o due anni che fosse in preparazione, ma non si sapeva la portata e il contenuto di tale opera.

    Invece, il documentario rappresenterà un’altra tappa di assoluta importanza per un anno, il 2025, che si sta configurando come epocale fin da ora per la rivelazione ufologica: 34 funzionari del governo e dell’esercito degli Stati Uniti intervistati, con rivelazioni eccezionali sul fenomeno UFO/UAP.

    Nel trailer del film di Dan Farah che vedrà la sua anteprima al festival SXSW (South by Southwest, ad Austin, Texas), a marzo 2025, già vediamo alcuni spunti intriganti. La frase-shock di Stratton è forse quella che più è stata messa in risalto sul web.

    La presentazione del trailer è stata accompagnata da un comunicato stampa, ecco alcune parti tradotte:

    “ [il documentario] Presenta interviste registrate con 34 membri attuali ed ex senior del governo degli Stati Uniti, della comunità militare e dell’intelligence con conoscenza diretta di fenomeni aerei non identificati. Il film sostiene che c’è stato un insabbiamento di 80 anni dell’esistenza di vita intelligente non umana e una guerra segreta tra le principali nazioni per decodificare la tecnologia UFO.“

    Chi è Jay Stratton

    Mentre diversi altri personaggi che compaiono nel trailer sono piuttosto noti al pubblico degli appassionati del fenomeno ufo (Elizondo, Chris Mellon, politici di entrambi gli schieramenti USA), Stratton era finora rimasto abbastanza defilato.

    Jay Stratton è un ex direttore della Unidentified Aerial Phenomena Task Force, un predecessore dell’attuale All-domain Anomaly Resolution Office (AARO) che ha il compito di indagare sulle segnalazioni di UFO, che l’agenzia preferisce chiamare “fenomeni anomali non identificati” o UAP.

    Ha alle spalle una carriera ultra trentennale nell’intelligence.

    Già a settembre dell’anno scorso è uscita la notizia che Stratton pubblicherà un libro di rivelazioni, in modo simile a quanto fatto da Luis Elizondo: https://www.hollywoodreporter.com/news/general-news/jay-stratton-ufo-memoir-1235996607/

    Più info – sempre in inglese – sull’annuncio del trailer si possono trovare qui:

    https://www.hollywoodreporter.com/movies/movie-news/age-of-disclosure-ufo-documentary-trailer-sxsw-1236114831

  • L’Ufo a forma di uovo e il sorprendente legame con la coscienza

    L’Ufo a forma di uovo e il sorprendente legame con la coscienza

    Un informatore afferma di aver fatto parte del programma di recupero UFO: in esclusiva diffuso il video di un oggetto di origine “non umana”. Inoltre, l’ex veterano racconta i metodi dei corpi speciali per ottenere questi oggetti: sarebbe possibile, da parte di alcuni individui, comunicare telepaticamente con le entità aliene e far atterrare gli ufo 

    L’estratto dall’intero documentario-intervista mandato in onda il 18 gennaio 2025 da NewsNation: qui si vede l’ufo a forma di uovo trasportato e rilasciato da un elicottero. Fonte Youtube / NewsNation

    Da anni aspettavamo un salto di qualità nella discussione pubblica sul tema UFO. Oggi possiamo dirlo: un video finalmente in buona definizione sposta il dibattito su un nuovo livello. Pur con le dovute attese conferme e verifiche, in virtù di queste nuove documentazioni sarà necessario un più aperto confronto con una verità a lungo tenuta nascosta. 

    Anche le tematiche apparentemente ritenute troppo fantasiose – come il ruolo della nostra coscienza e le potenzialità della mente umana che trascendono spazio e tempo – andranno valutate e studiate con attenzione. Perché da oggi non ci sono solo testimonianze autorevoli di militari e personale dell’intelligence (un fatto già di per sé notevole) a dirci che non siamo soli, che ci sono intelligenze non umane sulla Terra…

    …oggi abbiamo un primo nitido video di un oggetto che viene dichiarato di fabbricazione non umana, dalla forma originale e carica di simbolismo: un ufo a forma di uovo.

    Indice

    L’annuncio

    Da alcuni giorni il mondo ufologico era in fermento. L’annuncio era arrivato dal giornalista Ross Coulthart e dalla rete tv americana NewsNation: sarebbe andata in onda un’intervista, sabato 18 gennaio 2025 alle 20 ora americana della costa est (quindi le 2 di notte ora italiana del 19 gennaio), a un nuovo testimone, un veterano che aveva qualcosa di significativo da dire sul tema degli UAP (fenomeni aerei / anomali, non identificati), meglio noti anche come UFO.

    Ma stavolta il testimone avrebbe avuto qualcosa in più, una storia ben oltre l’ordinario. Come anticipava il bravo giornalista Coulthart, si trattava di un veterano di prima linea dei corpi speciali che sosteneva di aver partecipato in prima persona, in qualità di elicotterista, al programma di recupero di ufo dei servizi segreti USA.

    e c’è dell’altro. Come confermato dalla rete NewsNation, avrebbero trasmesso in esclusiva il video del recupero di un velivolo extraterrestre.

    Il video integrale dell’intervista: il filmato

    Jake Barber – un nome che rimarrà probabilmente nella storia – è il testimone chiave. Ex pilota di elicotteri, racconta che il suo ruolo era leggermente più insolito del pur avventuroso pilotaggio di elicotteri miliari: il suo incarico era volare verso i siti degli UFO abbattuti, per recuperarli.

    Il video integrale dell’intervista di Ross Coulthart al testimone chiave Jacob Barber

    Negli ultimi 30 anni ha lavorato sia a titolo ufficiale che non ufficiale per il governo degli Stati Uniti e per i suoi partner nella comunità dell’intelligence. Quello che sa e che ha iniziato a raccontare potrebbe davvero cambiare il mondo.

    Durante i suoi voli, racconta nell’intervista al giornalista Coulthart, gli poteva capitare di andare a recuperare velivoli “top secret” ma pur sempre spiegabili come oggetti ordinari di fabbricazione umana – mentre altri erano decisamente diversi: di origine “aliena”, dichiara Barber.

    L’ufo a forma di uovo

    “Solo osservando, visivamente, l’oggetto a terra, si poteva dire che era straordinario e anomalo”, afferma l’ex pilota. “Non era umano”.

    L’aspetto più curioso della storia forse è la forma particolare che aveva l’oggetto misterioso, uno dei velivoli non umani recuperati di cui racconta Barber. 

    Infatti, non era un classico disco volante, o un ufo dalle altre possibili forme che negli anni sono state descritte di oggetti volanti non identificati (sfere, oggetti sigariformi ecc…). 

    Niente di tutto questo: era invece a forma di uovo!

    “Ho visto un uovo, un uovo bianco”, ha detto. “È incoerente con qualsiasi cosa abbia mai visto prima. Posso anche dirti che la reazione della mia squadra, sapevamo tutti che avevamo a che fare con qualcosa di straordinario.”

    “Negli ultimi due anni, mi è stato confermato dai membri classificati della task force [il gruppo del Pentagono che si occupa dei fenomeni aerei non identificati] che ciò con cui stavamo lavorando quella notte era, in realtà, [intelligenza non umana] e non era un’esperienza unica”, ha detto Barber.

    I veterani che confermano le affermazioni di Jacob Barber

    Funzionari militari di alto livello in seguito gli hanno confermato che l’oggetto era realmente una tecnologia “non umana”, ha detto Barber. 

    Il documentario di Coulthart presenta altri tre veterani, colleghi o conoscenti del testimone, che sostengono pienamente le affermazioni del pilota di elicotteri.

    Uno dei suoi sostenitori è il colonnello John Blitch, che ha anche un dottorato in psicologia, ed è un ex membro della Delta Force. Blitch afferma di credere con tutto il cuore all’affermazione di Barber e che gli Stati Uniti hanno “assolutamente” recuperato gli UAP.

    Gli altri dischi volanti e l’esperienza intensa spirituale

    Barber parla genericamente di una zona o un perimetro (“the range”) dove è avvenuto il recupero dell’oggetto a forma di uovo. 

    Ma poi aggiunge informazioni su altri oggetti, in particolare a forma di classici dischi volanti che visti dall’alto (dalla sua postazione di elicotterista), avevano singolari disposizioni a raggiera, a ottagono, come se fosse divisi in 8 settori. 

    Proprio recuperando uno di quei dischi volanti (Barber ha detto esplicitamente che gli è capitato di recuperarne più d’uno), è stato colto da un improvviso intenso fenomeno di apparente comunicazione telepatica con un’entità non umana. Così almeno è come l’ha descritto.

    Si è sentito invaso da alterne emozioni di felicità e tristezza, ma nel complesso prevaleva un forte senso di affetto o amore. Gli è parso di sentirsi in connessione con un’entità femminile di tipo superiore. Dal suo punto di vista, proveniva da o coincideva con l’oggetto che stava trasportando, legato da una fune al di sotto del suo elicottero. 

    Le ripercussioni sulla salute del pilota e dei suoi colleghi

    Barber ha raccontato poi che ha avuto serie problematiche di salute che l’hanno costretto anche ad essere ricoverato. I problemi riscontrati sono stati caduta dei capelli, specie di ustioni e caduta della pelle delle braccia, aritmie o problemi cardiaci. 

    Ciò è avvenuto anche ad altri suoi colleghi. 

    L’ipotesi di Barber è che ciò sia dovuto in seguito al trasporto di speciali carichi chiusi dentro casse di cui non sa quale fosse il contenuto. Anche quelli erano carichi speciali che lui in qualità di pilota del gruppo specializzato era chiamato a trasportare.

    Garry Nolan, l’immunologo che da anni collabora con le agenzie segrete per lo studio delle conseguenze mediche degli incontro ravvicinati con gli uap, ha esaminato il caso di Barber e afferma che tali danni al corpo del veterano possono essere compatibili con qualche tipo di irraggiamento da radiazioni.

    Rischi personali e la successiva fondazione del gruppo Skywatcher

    Barber ha raccontato di essersi trovato in situazioni in cui lui e altri membri del reparto speciale si sono sentiti a rischio per la propria incolumità.

    Ha raccontato in particolare operazioni rischiose di recupero di hard disk e computer su cui erano registrati dati sensibili riguardanti gli ufo. In almeno una di quelle occasioni sono stati sparati dei colpi. Non è chiaro se contro di loro, ma in ogni caso Barber è apparso preoccupato per la propria incolumità, come se qualcuno, internamente agli stessi servizi segreti, volesse minacciarlo o peggio eliminarlo.

    Uno dei colleghi intervistati da Ross Coulthart è stato molto più diretto: ha affermato che membri del personale militare sono stati uccisi proprio in relazione alla vicenda degli uap.

    Barber, dopo il suo lavoro come pilota per i corpi speciali, ha fondato ora assieme ad altri ex colleghi una task force che collabora con agenzie segrete e punta a studiare e analizzare i dati si fenomeni aerei non identificati. Si chiama Skywatcher e già si sono impegnati durante l’ondata di droni che ha interessato e tuttora coinvolge le città del New Jersey.

    L’impegno di Elizondo: un anno e mezzo per arrivare alla testimonianza di Barber, nuovi testimoni in arrivo

    Nel giugno 2023, NewsNation stessa aveva ha mandato in onda un’intervista a David Grusch, un informatore dell’Air Force che aveva dichiarato l’esistenza di un programma segreto di recupero e retroingegneria UFO del governo.

    Le sue affermazioni avevano portato ad udienze al Congresso sull’argomento, dove lo stesso Grusch sotto giuramento aveva confermato le sue dichiarazioni. 

    L’intervista a Barber arriva un po’ come conferma di tutte queste tappe precedenti. I grandi nomi della rivelazione degli anni recenti avevano anticipato lo scoop di oggi. Luis Elizondo in particolare (l’ex capo del programma del Pentagono di indagine sugli ufo), ha detto che la testimonianza di Barber «è proprio il genere di svolta che cercavamo di creare da tempo, un’opportunità da cogliere: un ex operatore speciale con una conoscenza diretta degli sforzi di recupero degli UAP».

    Elizondo ha inoltre dichiarato che era circa un anno e mezzo che lavoravano alla testimonianza di Barber, uno sforzo che necessita di conciliare le esigenze di segretezza e di tutela dei testimoni, e che impone di trovare il momento opportuno per introdurre al pubblico queste persone – coraggiose e dal curriculum impeccabile – in grado di portare avanti il tema ufologico a livello di interesse politico e globale.

    Come egli stesso ha dichiarato, questo è solo uno dei testimoni che nei prossimi tempi usciranno allo scoperto con nuove rivelazioni.

    Le domande che sorgono dopo questa intervista

    Naturalmente la quantità e varietà nonché il tenore decisamene sopra l’ordinario di quanto abbiamo appreso durante l’intervista a Barber sollevano non poche domande.

    Se veramente alcuni individui sono in grado di comunicare “telepaticamente” con altre entità, dovremo sperimentare e studiare facoltà a lungo nascoste – o dimenticate – della mente umana.

    Nell’intervista Barber parla di abilità psichiche, con aggettivi che in inglese sono: “psionic” o anche “psychic”. Insomma tutto un lessico del paranormale verrebbe in qualche misura riabilitato e meriterebbe di essere approfondito. 

    Su quel versante, sono esistiti programmi di ricerca e di applicazione di tecniche non convenzionali telepatiche negli Usa, il più noto dei quali è il programma Stargate

    Con quel nome si fa riferimento al programma segreto degli anni Settanta – poi dichiarato concluso alcuni decenni dopo, ma non si può essere certi! – con cui un ristretto gruppo di ricercatori guidati tra gli altri da Hal Putoff (tutt’ora consulente per i servizi segreti) impiegavano soggetti presumibilmente dotati di capacità di “remote viewing” ossia di visione a distanza di bersagli (come luoghi, oggetti e persone).

    I remote viewers erano impiegati per individuare bersagli terroristici, o location segrete dei paesi avversari durante la guerra fredda. 

    Esisteva anche un programma di addestramento: la visione a distanza sarebbe in una certa misura praticabile da chiunque, mentre alcun soggetti sarebbero però più dotati di altri per perfezionarla.

    Di recente questo tema del remote viewing è stato ripreso anche da Elizondo e altri attori della rivelazione ufologica, i quali sostengono la veridicità del fenomeno e la sua esistenza.

    Il protocollo CE5, invece, un altro tema tornato in auge di recente, sarebbe l’applicazione delle abilità telepatiche al contatto con entità non umane. 

    CE5 significa: Close Encounters of the 5th kind: incontri ravvicinati del quinto tipo. Un particolare tipo di incontri con gli alieni, in cui non sono loro a venire da noi, ma noi a chiamare loro, con la mente!

    Con tutti gli interrogativi entusiasmanti che solleva, oltre al video dell’oggetto a forma di uovo, la testimonianza pubblicata il 18 gennaio rimane una tappa tra le più significative dell’affascinante rapporto tra l’umanità e il mistero degli ufo.

  • Un veterano dell’Air Force: «Ho lavorato al programma di recupero UFO»

    Un veterano dell’Air Force: «Ho lavorato al programma di recupero UFO»

    C’è grande attesa per un’intervista che andrà in onda tra sabato 18 gennaio e domenica 19 (prime ore di domenica orario italiano) sulla rete News Nation: un pilota di elicottero che racconta di aver preso parte al programma di recupero di navicelle extraterrestri. 

    Un nuovo informatore afferma infatti non solo di conoscere il programma segreto di recupero UFO del governo Usa (la cui esistenza era una notizia ormai circolante da mesi e corroborata anche da altri informatori), ma dice di avervi partecipato direttamente. 

    Il veterano Jake Barber, fotogramma dall’anticipazione dell’intervista che uscirà il prossimo 18 gennaio 2025. Fonte: NewsNation.

    Il veterano dell’Air Force si chiama Jake Barber e le sue affermazioni sarebbero confermate anche da altri veterani militari. Barber in particolare sostiene di aver visto un oggetto bianco e a forma di uovo.

    «Solo guardando visivamente l’oggetto a terra, si poteva dire che era straordinario e anomalo», ha detto Barber a Ross Coulthart. «Non era umano». Fonte: NewsNation.

    L’emittente promette anche un video esclusivo, mai trasmesso prima, con le riprese di un ufo recuperato! A condurre l’intervista sarà il giornalista australiano Ross Coulthart, già autore di scoop e interviste a protagonisti e insider dell’ufologia recente, come Luis Elizondo, David Grusch, e altri.

    Le altre novità di metà gennaio 2025: il mondo ufologico è in fermento

    Molte le novità ufologiche in questo inizio di nuovo anno. Dunque il 2025 si annuncia densissimo di sviluppi consistenti per quanto riguarda l’ufologia mondiale.

    Germania: via libera all’abbattimento dei droni misteriosi

    La Germania autorizza i militari a sparare sui misteriosi droni che anche in quel paese sono stati avvistati su infrastrutture di importanza strategica. 

    Infatti, le incursioni di “droni” non ben identificati continuano a sollevare preoccupazione e allarmi in tutta Europa, e la Germania è una delle nazioni coinvolte.

    Come riporta il sito di notizie militari The Debrief, “Domenica 12 gennaio, le autorità tedesche hanno riferito che quasi una dozzina di misteriosi droni erano stati avvistati vicino alla base aerea di Manching in Baviera, vicino a Ingolstadt.”

    Questa è soltanto una delle numerose occasioni di avvistamenti di oggetti non identificati su basi europee e americane. Ma mentre oltreoceano, a dicembre, l’ufficio stampa del Pentagono dichiarava che “Ad oggi, non abbiamo prove che queste attività provengano da un’entità straniera o siano opera di un avversario”, la Germania ha puntato subito il dito contro la Russia.

    Ora è arrivata la decisione, il 15 gennaio, del gabinetto tedesco, che autorizza le forze armate ad abbattere i “droni illegali” che sorvolino infrastrutture militari e altri siti sensibili.

    La notizia è riportata anche dalla BBC: https://www.bbc.com/news/articles/ce3l2v01y4wo

    Il Canada rilascia il suo report sugli ufo

    Nei giorni scorsi il Canada ha reso pubblico un report sugli UAP /UFO. 

    Si tratta del primo dossier del suo genere nello stato nordamericano da decenni, e fa parte di un documento preliminare del progetto Sky Canada, che è stato lanciato nel 2022 dall’Office of the Chief Science Advisor of Canada per indagare su come vengono gestiti gli avvistamenti UFO nel paese. 

    Nell’atteso rapporto ci sono diverse raccomandazioni, suggerite dallo Sky Canada Project al governo canadese: in particolare, quella secondo cui i casi di avvistamenti di UAP dovrebbero essere ufficialmente indagati nel paese. 

    Il Canada dovrebbe seguire l’esempio di paesi come gli Stati Uniti e creare un “servizio dedicato” per studiare gli avvistamenti di oggetti non identificati e luci nei cieli, si dice nel documento.

    Qui il link al report ufficiale: https://ised-isde.canada.ca/site/science/en/office-chief-science-advisor/sky-canada-project/preview-sky-canada-report-ocsa

    I giornalisti d’inchiesta incalzano: l’AARO sapeva degli ufo schiantati e ha negato

    Jeremy Corbell, giornalista americano che segue da anni gli sviluppi dell’ufologia (per intenderci è una sorta di discepolo del grande George Knapp, altro giornalista d’inchiesta) sostiene che l’ufficio AARO del Pentagono conosceva le località dove sono conservati gli ufo schiantati e recuperati, i cosiddetti recovered crafts, ma l’ufficio in passato ha negato pubblicamente di sapere queste informazioni.

    Corbell ha parlato di ciò in occasione della presentazione della seconda stagione di “TMZ Presents: UFO Revolution”: una nuova docuserie in tre parti che si prefigge di risvegliare il pubblico in merito all’esistenza degli UAP.

    Alcune fonti di alto livello hanno confermato a Corbell la veridicità della questione, ma al momento il giornalista non può rivelare i nomi delle fonti e ulteriori dettagli, poiché quegli stessi soggetti sono a rischio di dure ritorsioni da parte delle agenzie governative.

    La mancata trasparenza dell’AARO sarebbe avvenuta durante la precedente direzione del Dr. Sean Kirkpatrick.

    Il Portland Community College offre un corso informativo online sugli UFO

    Un segnale che gli ufo stiano diventando ormai una realtà quotidiana, e che sempre più faranno parte del dibattito pubblico, è il fatto che un college statunitense offra un corso informativo-introduttivo sul tema degli ufo / uap.

    Il Portland Community College, nello stato dell’Oregon, offre un corso comunitario online sull’argomento dei fenomeni anomali non identificati (UAP). A tenerlo è il produttore esecutivo dello show TV “Everyday Northwest”, Brian Anslinger.

    “La classe  è progettata per coloro che sono nuovi all’argomento e desiderano saperne di più su argomenti come i misteriosi avvistamenti di droni sopra il New Jersey e le basi militari statunitensi, le testimonianze delle udienze del Congresso negli ultimi anni e le affermazioni di individui che credono di interagire con NHI (Non-Human Intelligence).” Così recita una presentazione dell’insolito programma di studi.

    Ecco inoltre la descrizione ufficiale del corso sul sito del College: 

    “Gli UFO sono reali, secondo il Pentagono. Esamineremo l’interesse del Congresso per gli UFO, i resoconti degli informatori che fanno riferimento a un programma segreto di recupero degli incidenti UFO e come la fantascienza e la copertura mediatica modellino la nostra comprensione dell’argomento.”

  • «Ho visto tecnologia aliena in una base sotterranea». Le rivelazioni di Randy Anderson

    «Ho visto tecnologia aliena in una base sotterranea». Le rivelazioni di Randy Anderson

    Una video-intervista appena uscita su YouTube, curata dal bravissimo youtuber Jesse Michels sul suo canale American Alchemy, porta alla luce le rivelazioni straordinarie del “Berretto Verde” Randy Anderson.

    Anderson, esperto di armamenti e militare dei corpi speciali, nel 2014 ebbe il privilegio di conoscere alcuni segreti altamente classificati. Nei sotterranei di una base militare USA, come racconta egli stesso, fu condotto in un ufficio la cui insegna era inequivocabile: OFF WORLD TECHNOLOGY. Tecnologia di un altro mondo. 

    Lì gli fu mostrata una sfera metallica extraterrestre che levitava. Inoltre, gli fu mostrato un secondo oggetto di origine non terrestre. Questa profonda esperienza e i dettagli che gli furono rivelati sull’origine di quegli oggetti hanno inevitabilmente cambiato la sua visione della realtà. 

    L’intervista a Randy Anderson

    Una lunga e interessante intervista postata il 14 gennaio 2025 dallo youtuber Jesse Michels (negli ultimi anni autore di interviste scoop ai protagonisti dell’ufologia recente) ci regala una nuova, entusiasmante testimonianza da un uomo che ha fatto parte dei corpi speciali militari americani: Randy Anderson. Questo è il nome del nuovo testimone, prima mai uscito allo scoperto. 

    Dopo aver introdotto la sua storia, quella di un militare altamente addestrato e preparato, soprattutto sul versante delle armi e degli esplosivi, Jesse guida l’intervista sul versante che rivelerà al pubblico contenuti straordinari: quello delle basi più o meno segrete americane dove da tempo si studierebbero artefatti extraterrestri: l’Area 51, la base limitrofa S4 (i luoghi insomma di cui ha parlato per esempio un altro storico testimone – la cui attendibilità è sempre rimasta in discussione, tra sostenitori e detrattori –, Bob Lazar), e altre location strategiche di quel genere.

    Video dell’intervista completa a Randy Anderson fatta da Jesse Michels, su YouTube.

    Ma la storia di Randy è precisa e inappuntabile. Il suo addestramento lo ha portato ad essere selezionato tra i migliori. Ed è probabilmente proprio tramite quel metodo di selezione, racconta lui, che membri dei corpi speciali come lui vengono introdotti ai segreti sulle tecnologie avanzate. 

    Infatti, alla base del NAVSEA (Naval Surface Warfare Center) al termine di un addestramento lui e un altro commilitone furono condotti nei sotterranei, per la finalità di far vedere a loro alcuni esempi di tecnologie di armamenti recuperati all’estero. 

    Innanzitutto scesero in profondità con un ascensore, e Randy racconta che si stupì di questo fatto, prima di tutto perché non sapeva che la base NAVSEA avesse livelli così sotterranei, e poi per la profondità stessa, dal momento che pur senza riferimenti gli sembrò di scendere ben oltre i piani di un ordinario sotterraneo. 

    All’inizio, furono condotti in una struttura che gli parve arredata in modo più moderno di quelle in superficie, e dove regnava una certa serietà. Furono condotti, lui e il commilitone, da due supervisori, che non conoscevano ma che dovevano essere dei contractor.

    Per prima cosa esaminarono tecnologie di armamenti recuperati dall’intelligence e che provenivano da Russia e Cina. Randy disse che non si trattava i cose esotiche, ma piuttosto erano armi non convenzionali. 

    Poi, dopo una breve consultazione dei due supervisori, Randy e il collega furono condotti attraverso un ulteriore livello di sicurezza.

    Questo stupì molto il militare, perché non era abitudine una simile segretezza ulteriore all’interno delle basi. Dovettero lasciare i loro accessori, come orologi bracciali e simili, e entrarono nel livello più segreto.

    Lì, un’insegna sulla parete li lasciò stupefatti: “Off World technology”: tecnologia di un altro mondo.

    La sfera metallica

    Entrarono in un locale ammobiliato in modo ancora più avanzato e “moderno”, sia nell’illuminazione sia nelle rifiniture. Al centro della stanza, disposta su un tavole e levitante sopra un piedistallo, c’era una sfera metallica delle dimensioni di una palla da basket. 

    I due contractor che accompagnavano Randy e l’altro militare dissero che la sfera era stata recuperata “all’interno di una navicella che si era schiantata”.

    Jesse, ad ascoltare il racconto, ovviamente è oltre la meraviglia. 

    Randy continua: “E aggiunsero che probabilmente era legato al sistema di controllo della navicella …e il suo controllo aveva a che fare con la coscienza”.

    Leggi anche l’Approfondimento:

    Il tema del controllo cosciente delle navicelle ufo, e più in generale della potenziale esistenza di una modalità telepatica o immateriale di comunicazione, è stata a lungo teorizzata. 

    Sono esistiti storici programmi di indagine delle facoltà telepatiche umane, ad opera della Cia, negli anni 70 e 80, il più noto dei quali fu il progetto Stargate. 

    La sensazione è che sentiremo molto parlare di queste cose nel prossimo futuro. Ma torniamo al racconto di Randy.

    L’oggetto simile a un guanto e lo schermo con “geroglifici”

    Condotti in un altra stanza limitrofa, i due militari furono portati a vedere un secondo oggetto. 

    Randy ha difficoltà a descriverlo. Sembrava qualcosa da indossare su un avambraccio, dice, in modo simile a uno scudo o un guanto.

    Ma l’aspetto più strano è che quell’oggetto aveva una sorta di schermo rettangolare, sul quale scorrevano simboli traslucidi, simili a geroglifici.

    Jesse e Randy in quel momento si soffermano a ricordare l’intervista che Jesse ha fatto all’avvocato Daniel Sheehan, anche lui da decenni coinvolto nelle vicende che riguardano gli uap / ufo e il recupero di materiali non terrestri. Sheehan raccontò che negli anni Settanta gli furono mostrati documenti del progetto Blue Book. In particolare, visionò foto e documenti di un disco volante caduto. Zoomando il microfilm di quelle immagini, Sheehan riuscì a osservare dei simboli lungo il bordo dell’Ufo. E li copiò sul suo taccuino, tanto che poi nel video dell’intervista egli li mostra a Jesse, come potete vedere dal seguente fermo-immagine tratto dal video. 

    Fermo immagine dal video di Jesse Michels, che ritrae i simboli disegnati da Danny Sheehan come lui li aveva visionati dai documenti e microfilm di un ufo caduto. Fonte YouTube – Jesse Michels

    E un aspetto sconvolgente è che Randy afferma che i simboli che lui vide sullo schermo di quella specie di guanto erano del tutto somiglianti a quelli trascritti da Sheehan. 

    Ma forse la cosa più sinistra di tale manufatto è che i due militari che accompagnano Randy e l’altro suo collega, gli dissero che il recupero di quell’oggetto era costato potenzialmente il ferimento o addirittura la morte di alcune persone.

    Dai droni agli studi di confine. Verso un 2025 di rivelazioni 

    Una grande intervista dunque questa al berretto verde Randy Anderson, che ha toccato tanti temi degli anni recenti e che ci proietta in un 2025 di attese per le possibili rivelazioni su ufo e fenomeni di confine. 

    Un argomento notevole menzionato da Randy a inizio intervista è stato quello dei droni. Il suo punto di vista sulla vicenda dei droni che da mesi sta condizionando i cieli americani ma anche in parte europei è questo: secondo Randy è tecnologia americana che sta indagando su tecnologia “non nostra”.

    Randy infatti ha dichiarato di essere al corrente delle tecnologie americane in fatto di droni, e assicura che la tecnologia attuale è molto più avanzata di quanto attualmente la gente pensi.

    Dunque ci sarebbero dei droni che si mimetizzano per somigliare a oggetti ordinari, ma che in realtà hanno caratteristiche non convenzionali. 

    Jesse poi nel cuore dell’intervista ha rilanciato ciò che tanti altri “pezzi grossi” del giornalismo e della ricerca indipendente sugli Uap sta sostenendo da un certo tempo: ossia che vedremo nel 2025 un’accelerazione nella rivelazione delle presenze non umane tra noi. 

  • Il cielo del mese: gennaio 2025

    Il cielo del mese: gennaio 2025

    Benvenuto nuovo anno 2025! Il cielo di gennaio, gelido e se portatore di notti limpide, è una manna per gli astrofili! La durata del giorno poi aumenta, dopo il solstizio appena festeggiato, e in un mese avremo ben 48 minuti di luce in più. Diverse le occasioni di interessanti osservazioni  notturne durante gennaio: Marte sarà in opposizione dal giorno 16, Giove è ancora ben osservabile, così come Venere nelle prime ore della notte. Avremo interessanti congiunzioni tra Luna e pianeti. Inoltre, le prime notti di gennaio offrono lo spettacolo di uno sciame di meteore: le Quadrantidi.

    Apriamo la stagione di osservazioni con una bella foto di Alpha Centauri, proposta dalla NASA nella loro pagina della Astronomy Picture of the Day (credits: Telescope Live, Heaven’s Mirror Observatory; Processing: Chris Cantrell):

    Fonte: NAS: Alpha Centauri: The Closest Star System . Image Credit & Copyright: Telescope Live, Heaven’s Mirror Observatory; Processing: Chris Cantrell

    Ecco la descrizione che la NASA riporta in calce all’immagine: «Il sistema stellare più vicino al Sole è il sistema Alpha Centauri. Delle tre stelle del sistema, la più tenue – chiamata Proxima Centauri – è in realtà la stella più vicina. Le stelle luminose Alpha Centauri A e B formano un sistema binario ravvicinato in quanto sono separate da sole 23 volte la distanza Terra-Sole – leggermente maggiore della distanza tra Urano e il Sole. Il sistema alfa non è visibile in gran parte dell’emisfero settentrionale. Alpha Centauri A, noto anche come Rigil Kentaurus, è la stella più luminosa della costellazione di Centauro ed è la quarta stella più luminosa del cielo notturno. Sirius è la più luminosa anche se è più del doppio più lontana. Per un’emozionante coincidenza, Alpha Centauri A è lo stesso tipo di stella del nostro Sole, e Proxima Centauri è ora nota per avere un esopianeta potenzialmente abitabile.»

    Di seguito riportiamo i fenomeni notevoli del cielo di gennaio 2025, tratti dall’ottima pagina UAI del Cielo del Mese di gennaio 2025 (Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it):

    Indice

    Sole

    Si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 19 gennaio, quando passa nella costellazione del Capricorno.

    • 
 1 gennaio: il sole sorge alle 7.40; tramonta alle 16.52
    • 15 gennaio: il sole sorge alle 7.37; tramonta alle 17.06
    • 31 gennaio: il sole sorge alle 7.26; tramonta alle 17.26

    
La durata del giorno aumenta di 48 minuti dall’inizio del mese.
    (Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana). 




    Il 4 gennaio alle ore 15 la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147.103.679 km.

    Luna

    Le Fasi:

    Fasi Lunari gennaio 2025
    DataFaseOrario
    07/01/2025Primo quarto00h 56m
    13/01/2025Luna Piena23h 27m
    21/01/2025Ultimo quarto21h 31m
    29/01/2025Luna Nuova13h 36m

    Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile: 

    • CET (Central European Time = TU + 1h) da domenica 1 gennaio 2025 a sabato 29 marzo 2024 e da domenica 26 ottobre 2025 a martedì 31 dicembre 2025
    • CEST (Central European Summer Time = TU + 2h) da domenica 30 marzo 2025 a sabato 25 ottobre 2025.

    Pianeti

    mappa del cielo notturno di gennaio 2025
    mappa del cielo notturno di gennaio 2025 con la posizione di pianeti come Giove e Marte che sarà in opposizione

    Riportiamo i pianeti di più agevole osservabilità:

    Venere: nei primi giorni del 2025 Venere aumenta ancora la sua distanza angolare dal Sole raggiungendo la massima elongazione serale, pari a 47° 10’, il 10 gennaio. Per tutto il mese il pianeta tramonta circa quattro ore dopo il Sole, l’intervallo di tempo più lungo per ammirare il pianeta nelle prime ore della notte, sul cielo occidentale. Venere attraversa la costellazione dell’Acquario e dal giorno 23 gennaio inizia il percorso nei Pesci. Da non perdere l’incontro con Saturno che potremo ammirare il 19 e il 20 gennaio. 
    Marte: dopo Saturno, Nettuno, Urano e Giove, Marte è l’ultimo dei pianeti esterni a raggiungere l’opposizione, il 16 gennaio. Il pianeta rosso sarà visibile per l’interna notte e lo osserveremo alla sua massima luminosità mentre si trova anche alla minima distanza dalla Terra, che in questa occasione sarà di circa 96 milioni di km.. Marte termina la propria permanenza nella costellazione del Cancro e dal 12 gennaio rientra nei Gemelli. 
    Giove: prosegue il periodo favorevole per l’osservazione dei pianeti visibili ad occhio nudo. Dopo il tramonto di Venere il pianeta più luminoso della volta celeste è Giove, che rimane visibile per gran parte della notte. Per tutto il mese il pianeta rimane vicino ad Aldebaran, la stella più luminosa della costellazione del Toro. 
    Saturno: il lungo periodo di osservabilità serale di Saturno si avvia gradualmente alla conclusione. Il pianeta, che anticipa sempre più l’orario del proprio tramonto, è visibile solo nelle prime ore della notte, sull’orizzonte occidentale. Le condizioni di osservabilità sono di fatto analoghe a quelle di Venere, con cui sarà in congiunzione il giorno 20, nella costellazione dell’Acquario. 

    Congiunzioni

    Luna – Venere : la prima congiunzione dell’anno è un suggestivo incontro ravvicinato tra la falce di Luna crescente e il pianeta Venere che il 3 gennaio saranno visibili nella costellazione dell’Acquario.  (vedi mappa)

    Luna – Saturno : la sera seguente alla congiunzione con Venere, la Luna sarà protagonista di una spettacolare occultazione di Saturno, il 4 gennaio, nella costellazione dell’Acquario.  (vedi mappa)

    Luna – Giove – Pleiadi : il 10 gennaio la costellazione del Toro offrirà un vero spettacolo, con la congiunzione tra la Luna e Giove, vicino all’ammasso stellare delle Pleiadi e alla stella Aldebaran.  (vedi mappa)

    Luna – Marte : un’altra concentrazioni di astri luminosi. La Luna Piena e Marte si incontrano il 13 gennaio quasi allineati con Castore e Polluce, le stelle principali della costellazione dei Gemelli. (vedi mappa)

    La congiunzione Luna- Marte del 13 gennaio. La costellazione verso cui guardare sarà quella dei gemelli. Fonte: UAI.

    Venere – Saturno : la serie di congiunzioni spettacolari del mese di gennaio culmina con l’incontro tra due pianeti. Nelle sere del 19 e del 20 gennaio Venere e Saturno saranno visibili uno vicino all’altro, con Saturno nella costellazione dell’Acquario e Venere che nelle stesse ore passa nella costellazione dei Pesci.  (vedi mappa)

    Meteore

    METEORE DI GENNAIO 2025


    Le prime notti di gennaio sono tra le più interessanti per osservare stelle cadenti, in quanto è attivo uno dei maggiori sciami dell’anno, quello delle Quadrantidi, dette anche da molti Bootidi, poichè queste meteore sembrano irradiarsi da una zona posta all’incirca a una decina di gradi a nord della costellazione del Boote. 

    Nel nostro paese dal crepuscolo serale a mezzanotte il radiante viene a trovarsi molto basso, quasi tangente all’orizzonte, di conseguenza il numero delle meteore osservabili risulta estremamente ridotto, e solamente da mezzanotte all’alba, man mano che il radiante sale sempre più in altezza e quindi aumenta la frequenza, diventa conveniente osservarle. 


    Dall’Italia centro settentrionale il radiante è visibile per tutta la notte, ma come detto dal tramonto a mezzanotte risulta troppo basso per ottenere osservazioni soddisfacenti. Per latitudini inferiori (all’incirca di Napoli) l’osservazione diventa ancor meno agevole, poichè il radiante risulta tramontare verso le 20h e quindi poco dopo sorgere nuovamente. 


    Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso il 3 gennaio verso le 16h, ovvero quando purtroppo da noi sarà ancora giorno. Non dovremmo osservare pertanto nulla di eclatante del picco, se non nel dominio radio, anche perché in genere la frequenza oraria degli eventi si mantiene sopra le cento meteore per circa quattro ore solamente. Per le postazioni visuali e video-fotografiche sarà comunque un’annata favorevole, data la completa assenza della Luna. 


    Nelle notti lontane dal massimo queste meteore sono poco luminose e paiono irradiarsi da un’area di cielo assai diffusa, mentre durante la maggiore attività appaiono più brillanti e da un radiante più compatto. 

  • Un anno di ufo: le rivelazioni dell’anno trascorso e le nuove prospettive per il 2025

    Un anno di ufo: le rivelazioni dell’anno trascorso e le nuove prospettive per il 2025

    Il 2024 è stato ricco di eventi riguardanti gli oggetti volanti non identificati. Negli USA il tema ufologico non è mai stato all’ordine del giorno come negli ultimi mesi. Molti i momenti chiave dell’“anno ufologico” appena trascorso: la pubblicazione del libro di Luis Elizondo, Imminent, l’udienza pubblica sul tema Uap al Congresso del 13 novembre, e infine una serie quasi ininterrotta di avvistamenti di misteriosi “droni” soprattutto nel New Jersey, tra novembre e dicembre, ma alcuni anche in Europa sulle basi militari nel Regno Unito. 

    E le attese per il 2025 rimangono molte: c’è chi pensa che l’amministrazione Trump possa spingere per una maggiore trasparenza; lo scopriremo a breve con l’insediamento del Presidente il 20 gennaio. In ogni caso, è probabile che durante l’anno emergeranno nuovi testimoni in grado di rilanciare il dibattito pubblico, soprattutto sul versante dei programmi di presunto recupero e retroingegneria di velivoli non terrestri.

    Indice

    Imminent: il libro dell’ex direttore del programma ufo del Pentagono

    Ad agosto 2024 è uscito il libro molto atteso dell’ex direttore dell’ufficio del Pentagono preposto a indagare gli uap, Luis Elizondo. Con un titolo ricco di suspense (Imminent), il libro è una testimonianza che forse deve essere ancora compresa appieno dal pubblico nella sua portata. Molte le tematiche toccate dall’autore, ma in sostanza Elizondo conferma tante voci che da decenni circolano tra gli appassionati di ufologia: non siamo soli, e i governi del mondo ne sono al corrente, primi fra tutti gli Usa. 

    L’udienza pubblica del 13 novembre 2024

    Ben 4 testimoni quest’anno si sono presentati a rispondere all’udienza tenutasi il 13 novembre al Congresso Usa sul tema degli UAP. L’ammiraglio in pensione Tim Gallaudet è stato il più audace con le sue affermazioni a sostegno della tesi per cui non siamo soli sulla Terra. Interessante anche il documento portato dal giornalista Michael Shellenberger, sul programma Immaculate Constellation: un progetto di cattura di immagini e video in alta risoluzione di uap. Tuttavia, il documento gli è stato portato da una fonte anonima.


    Droni – o ufo? – fuori controllo

    Gli ultimi mesi del 2024 hanno visto un susseguirsi di avvistamenti di misteriosi oggetti volanti. I media e le agenzie di sicurezza hanno sbrigativamente parlato di “droni”. Ma nessuna delle rassicurazioni delle autorità ha soddisfatto l’opinione pubblica. 

    I militari, infatti, pur assicurando che “non c’è alcun rischio per la cittadinanza”, si sono detti ignari dell’origine e degli scopi di quegli oggetti, che sembrano avere un’autonomia indefinita, si presentano di notte sugli abitati e su alcune basi militari, e se ne vanno senza lasciare traccia.

    Il fenomeno non è per nulla esaurito e capita di frequente di vedere sui social, specie su X, filmati di persone che osservano strane luci presentarsi di notte sopra i loro quartieri. A volte somigliano effettivamente a droni, almeno nella disposizione delle luci, altre volte appaiono come globi luminosi.

    La natura così strana di questo fenomeno spinge a pensare che potrà ancora essere protagonista dei prossimi mesi. Possiamo immaginare due sviluppi: o andrà esaurendosi, e non sapremo mai che cosa sono quegli strani oggetti e chi vi è all’origine, oppure continuerà, forse anche intensificandosi e diffondendosi, e allora non potrà più essere sminuito dalle autorità.

    Di certo i presunti droni rappresentano una delle ondate di avvistamenti di oggetti non identificati più significative della storia recente.

    La scomparsa di Jimmy Carter, il Presidente che avvistò un ufo

    Tra Presidenti americani e ufo c’è sempre stato un rapporto difficile: tanti di loro in campagna elettorale hanno dichiarato di voler rivelare il più possibile, ma una volta eletti si sono trovati di fronte ai veti della “sicurezza nazionale”.

    Negli ultimi giorni del 2024 è venuto a mancare, all’età di 100 anni, l’ex presidente USA e premio nobel Jimmy Carter. Lo ricordiamo qui per un aneddoto che lui stesso più volte raccontò, e che rappresenta un elemento distintivo della sua persona nel suo cammino politico. 

    Prima di diventare presidente e ancora prima di diventare governatore della Georgia, nel 1969 si trovò a tenere un discorso presso un Lions Club. Mentre si apprestava a parlare, lui e una ventina di altri testimoni videro una strana luce, dietro una serie di alberi. La luce si avvicinò e cambiò colore più volte.

    Quell’episodio segnò profondamente Carter, che degnò sempre di ascolto e rispetto chi diceva di aver visto un ufo. In campagna elettorale promise di rivelare tutti i segreti al riguardo, ma poi sembra che un incontro avuto con l’allora capo della CIA, George Bush senior, ridimensionò bruscamente le sue speranze. 

    Il Fatto Quotidiano racconta in un articolo la vicenda, e riporta che lo stesso Carter dovette desistere proprio in virtù – di nuovo – della “sicurezza nazionale”. 

    Ma che cosa c’è di così misterioso, inquietante, o sconvolgente che obbliga le autorità a tenere all’oscuro la gente dal mistero degli ufo? Chissà se con l’anno a venire lo scopriremo…

    Il 2025 e gli ufo: Trump sarà il presidente della rivelazione?

    Mancano soltanto una ventina di giorni all’insediamento di Donal Trump alla Casa Bianca per il suo secondo mandato. Molti si aspettano che sarà il presidente che darà una svolta al discorso pubblico sugli ufo / uap. Questo almeno è un auspicio, in virtù dell’impostazione politica personale che ha voluto dare alla sua candidatura: quella di un presidente che vuole ricucire la distanza tra governo ed elettori, semplificando l’apparato burocratico. Il popolo ha diritto di sapere, sembra il messaggio che l’ufologia si aspetta venga sostenuto da Trump. Vedremo.

    Intanto, in una recente puntata del suo podcast, il noto speaker Joe Rogan si è espresso cautamente: non pensa che Trump si esporrà più di tanto sugli ufo. Rogan ha detto che durante le interviste che ha avuto modo di svolgere con l’ormai Presidente rieletto, Trump gli è sembrato piuttosto riservato sull’argomento.

    Certo, bisogna riconoscere che Donald ha mostrato una disponibilità mai vista prima in un presidente a commentare i recenti avvistamenti da parte di piloti militari. Inoltre si è pronunciato anche riguardo ai recenti avvistamenti di droni, criticando più che altro la gestione da parte dell’uscente amministrazione Biden.

    Qui un articolo dell’Huffington post sulle dichiarazioni di Joe Rogan.

    Nuove udienze pubbliche e possibili testimoni

    Come scrive il giornale online space.com (in inglese, qui traduciamo): 

    «Sembra onesto dire che quest’anno è stato probabilmente un voltapagina nel definire e perfezionare l’interesse per i fenomeni anomali non identificati (UAP). […] Ci sono state audizioni pubbliche al Congresso e diverse riunioni a porte chiuse [i cosiddetti SCIF]. Alcuni “Whistleblowers” hanno raccontato di oggetti recuperati e sforzi super segreti di retro ingegneria per guardare sotto il cofano delle navi recuperate. Ci sono state persino affermazioni di reperti “biologici” non umani estratti dal relitto di imbarcazioni schiantate.»

    Ma che cosa possiamo attenderci e quali saranno i prossimi sviluppi, almeno in America, dove si sta concentrando la maggiore attenzione in tema ufo, nel 2025?

    Come prosegue lo stesso giornale online, che ha intervistato alcuni esperti di ufo e giornalisti:

    «L’anno prossimo vedrà più audizioni del Congresso, possibilmente legislazione aggiuntiva, e riterrà pubblicamente responsabile l’ufficio AARO del Dipartimento del DoD, osserva Jeff Gould che gestisce l’UAP News Center, un sito web informativo che trova e si collega alle notizie quotidiane sugli UFO.

    “Il Congresso è stato chiaramente profondamente interessato alla questione negli ultimi tre anni. Prevedo che continueranno a perseguire l’argomento UAP”, ha detto Gould. Si aspetta che più ex funzionari governativi si fanno avanti per parlare dell’argomento.»

    Deputati e Senatori americano sono interessati al discorso sugli Uap perché costituisce un elemento strategico di difesa e sicurezza nazionale. Ci saranno dunque probabilmente altre udienze, sia pubbliche che private. Nelle udienze precedenti è stato più volte sollevato il tema di programmi di ricerca e recupero di materiali non terrestri, come avevano riferito già il testimone David Grusch e altri personaggi dopo di lui. 

    Dunque l’auspicio ora è che la pressione della politica – che su questo tema è bipartisan, tra democratici e repubblicani – porti a nuove testimonianze da parte di chi lavora a questi presunti programmi. La tutela dei testimoni sarà cruciale affinché essi siano incoraggiati a parlare, garantendo loro di non incorrere in sanzioni per la rivelazione di informazioni riservate.

    Scienza e curiosità potranno essere determinanti

    Di certo è che la curiosità umana può molto, e il mondo scientifico deve ancora entrare seriamente in scena riguardo agli ufo / uap. Da troppo tempo attendiamo un apporto costruttivo e diffuso da parte di ricercatori di ogni provenienza e disciplina. 

    Finora soltanto alcuni di loro si sono coraggiosamente esposti, come Avi Loeb, Garry Nolan e pochi sparuti altri. 

    Possiamo aspettarci perciò un aumento degli articoli scientifici pubblicati sul tema ufo / uap, e si spera che i centri di ricerca – per la verità pochi – che si occupano di ufo possano rendere noti alcuni risultati delle loro ricerche. 

    Pensiamo in particolare al Galileo Project di Harvard (guidato sempre da Avi Loeb), la Sol Foundation dell’Università di Stanford (un think tank che raccoglie studiosi e personalità interessate a tutti gli aspetti degli uap), e eventualmente anche il SETI Institute.

    Tutti noi possiamo approfondire, informarci, guardare di più il cielo. In fondo è gratis, e qualsiasi fenomeno osserveremo, naturale o di più incerta identificazione, ci regalerà emozioni e ne resteremo affascinati.

    Buon anno di nuove osservazioni.

  • Ex astronauta della Nasa: due sfere metalliche hanno sfiorato il mio aereo

    Ex astronauta della Nasa: due sfere metalliche hanno sfiorato il mio aereo

    Mentre continua l’ondata di misteriosi “droni” in New Jersey, un ex astronauta della NASA, Leroy Chiao, esperto di missioni sulla Stazione Spaziale Internazionale, racconta di aver avvistato “due sfere metalliche” lo scorso agosto. Ha quasi rischiato una collisione aerea con i due oggetti non identificati mentre volava suo aereo verso il Texas. 

    Video e testimonianze di strani oggetti si susseguono ormai senza sosta nel New Jersey. Luis Elizondo, ex capo dell’ufficio Ufo del Pentagono, dichiara che la Casa Bianca sta mentendo sulla vera natura dei droni.

    Indice

    L’astronauta intervistato per i misteriosi “droni” nel New Jersey

    A raccontare la vicenda è Leroy Chiao, ex astronauta, ex comandante della Stazione Spaziale Internazionale, mentre era in collegamento il 20 dicembre 2024 con NewsNation proprio per portare la sua opinione su ciò che continua ad interessare larga parte della regione est degli Stati Uniti: la misteriosa ondata di droni concentrata soprattutto sullo Stato del New Jersey. 

    Un fenomeno che va avanti da settimane, non accenna a diminuire e ancora non trova riposte soddisfacenti da parte delle autorità.

    Ecco il video dell’intervista, in inglese, e di seguito la trascrizione dei punti più salienti:

    L’ex astronauta Leroy Chiao, a capo di importanti missioni sulla ISS nel 2004 e 2005, intervistato da NewsNation sulla questione dei droni, si mostra preoccupato per la mancata trasparenza delle autorità. L’astronauta racconta poi il suo personale avvistamento di oggetti non identificati durante un volo sul suo aereo.

    «Che cosa ne pensa?» Ha chiesto il giornalista all’astronauta.

    «É piuttosto misterioso. È difficile credere che il nostro governo non sappia che cosa stia succedendo. All’inizio quando questi droni sono spuntati ho pensato che si trattasse di qualche programma militare. Ma se non si tratta di ciò, la cosa è più preoccupante.»

    E ha menzionato altre possibilità, quali «uno Stato con cattive intenzioni che ci sorvegli e sperimenti ciò che è in grado di fare.»

    Ma ha aggiunto anche che il fenomeno «sembra essere troppo diffuso e organizzato per essere qualche tipo di scherzo. Sarebbe troppo costoso.»

    «Il nostro governo nega di conoscere ciò che sta accadendo… Perciò sono altrettanto perplesso quanto lei» ha dichiarato al giornalista dell’emittente tv. 

    L’avvistamento raccontato dall’ex astronauta

    Subito dopo, il conduttore di NewsNation gli ha chiesto: «Ha avuto lei stesso un incontro ravvicinato, esatto? Che cosa è accaduto, che cosa pensa che fosse?»

    «Sì esatto. Era agosto [di quest’anno, si presume], stavo tornando indietro dal Colorado sul mio aereo privato. Stavo tornando verso Huston nel mio piccolo aereo. Mi trovavo a circa 9mila piedi, quando improvvisamente sono spuntate fuori dal nulla queste due grosse sfere metalliche. Una sopra l’altra, circa 3 piedi di diametro ciascuna [circa un metro].»

    illustrazione di fantasia che rappresenta l'incontro raccontato da Leroy Chiao con due sfere metalliche mentre pilotava il suo aereo verso Houston
    illustrazione di fantasia che rappresenta l’incontro raccontato dall’ex astronauta Leroy Chiao con due sfere metalliche mentre pilotava il suo aereo verso Houston

    «Sono passate a pochissima distanza dal vetro del mio aereo, circa 20 piedi [6 metri]. E sono riuscito a vederle solo per un secondo, è stato così veloce, non ho avuto nemmeno modo di spaventarmi. Ma non sarebbe andata bene se mi avessero colpito»

    Leggi anche l’Approfondimento: Sfere metalliche in cielo: che cosa sono?

    «Cosa pensa che fossero?» gli ha chiesto il giornalista.

    «È un mistero. Non comparivano sul mio radar, il controllo del traffico aereo non mi ha avvistato di nulla, non erano sul mio display che mostra gli aerei dotati di transponder.

    Perciò non so che cosa fosse. Il mio primo pensiero è stato: qualche tipo di programma militare, qualche tipo di drone… Ma sa, è difficile dire cosa fosse», ha risposto sorridendo l’ex astronauta.

    Nel complesso si è detto più preoccupato per la potenziale mancata collisione aerea, e ha dichiarato che in quanto pilota terrà più alta l’attenzione. 

    «Il governo dovrebbe dirci cosa sanno» riguardo ai droni

    «Crede che il governo stia facendo abbastanza?», l’ha incalzato il giornalista riguardo alla questione dei droni.

    «Ecco, credo che potrebbe essere più trasparente. Penso che dovrebbero dirci che cosa sanno. 

    Come ho detto prima, se davvero non sapessero di cosa si tratta, questo sarebbe ancora più preoccupante, no? Abbiamo le migliori capacità militari e tecnologiche nel mondo, e se davvero non sanno di cosa si tratta, è ancora più preoccupante.»

    L’astronauta Leroy Chiao, foto Nasa.

    Leroy Chiao, ricordiamo, ha servito come comandante della Spedizione 10 alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nel 2004 e nel 2005.

    Luis Elizondo: la Casa Bianca sta mentendo sulla vera natura dei droni.

    Di fronte alla disarmante incapacità di fornire risposte, da parte delle autorità americane, di fronte a quella che appare una vera e propria ondata di oggetti volanti non identificati, si leva ormai un coro di voci fortemente critiche. 

    Per dare un’idea dell’arrendevolezza della sicurezza USA di fronte ai presunti “droni”, ecco cosa dichiarava un rappresentante del Dipartimento della Sicurezza Nazionale mercoledì 11 dicembre: «Non abbiamo informazioni su da dove provengono questi droni, da dove stanno partendo, da dove stanno atterrando».

    Anche se è naturale che alcuni degli avvistamenti in aumento, soprattutto là dove la popolazione è preoccupata, potrebbero essere semplici casi di erronea identificazione, gli oggetti misteriosi in New Jersey effettivamente continuano a manifestarsi, sfuggendo alle spiegazioni delle autorità.

    E proprio di recente allora uno dei maggiori esperti in materia di UAP (fenomeni aerei non identificati), Luis Elizondo, si è espresso in modo molto critico. 

    Durante un’intervista a distanza con Donald Trump Junior, Elizondo ha affermato che la Casa Bianca sta mentendo agli americani sulla vera natura dei droni. Dure le sue frasi al riguardo:

    «Abbiamo le capacità per abbatterli, semplicemente non vogliamo o non possiamo. Qualcuno ha sollevato motivi validi, del tipo: non vogliamo provocare danni alla popolazione, se li abbattiamo potrebbero cadere sulla gente, colpire le case di qualcuno. 

    Luis Elizondo intervistato a distanza da Donald Trump Jr., il 20 dicembre, offre la sua opinione riguardo la questione irrisolta dei presunti droni non identificati negli USA.

    Eppure ci sono stati incidenti come quello che ha interessato la Guardia Costiera degli Stati Uniti, dove diversi di quei droni hanno bloccato un vascello della Guardia Costiera. Sei in mezzo all’oceano. Perché non puoi abbatterlo laggiù?»

    Elizondo si stava riferendo a un incontro ravvicinato con i “droni” avuto da un vascello della Guardia Costiera americana a inizio Dicembre. I media avevano riportato l’accaduto, ad esempio il sito TheWarZone scrisse che “La Guardia Costiera degli Stati Uniti ha confermato un incidente con una delle loro navi al largo del New Jersey che è stata seguita da aerei non identificati.”. In un comunicato stampa la Guardia Costiera aveva ammesso che «Più aerei a bassa quota sono stati osservati nelle vicinanze di una delle nostre navi vicino all’Island Beach State Park, nel New Jersey».

    «Non ha senso.» – Ha proseguito Elizondo durante l’intervista – «La spiegazione per cui: oh sono là fuori, ma non possiamo abbatterli, e non sappiamo da dove vengono, non sappiamo dove stanno andando e cosa sono capaci di fare, e  compaiono sopra obiettivi sensibili come basi militari, penso che sia non solo totale non senso, ma anche un disservizio al popolo americano.»

  • L’ondata di “droni” continua. «Come un film di fantascienza»

    L’ondata di “droni” continua. «Come un film di fantascienza»

    Sta sfuggendo sempre più di mano la misteriosa ondata di oggetti non identificati, sbrigativamente definiti spesso come “droni”, che da novembre interessa molte città americane. Il New Jersey è una delle zone più interessate, ma si stanno moltiplicando i luoghi di avvistamento. Sono veri e propri velivoli non identificati, UAP, che compaiono di notte. Non si sa da dove arrivino, né dove si nascondano.

    Alcuni comunicati delle massime autorità in fatto di intelligence e sicurezza (FBI, Pentagono) non hanno aiutato a calmare la popolazione, poiché hanno sminuito la vicenda dichiarando che “tali oggetti non costituiscono una minaccia per la popolazione”.

    Al contrario, le autorità locali come polizia e amministrazioni pubbliche si dicono preoccupate e non soddisfatte per il mancato supporto da parte del governo centrale, che nulla sembra voler fare sia per rassicurare la popolazione sia per risolvere la faccenda.

    Tanti i testimoni degli avvistamenti

    Nel frattempo aumentano le testimonianze di avvistamenti di questi “droni”. La gente ormai si aspetta di vederli quasi ogni sera alzando gli occhi, e infatti gli oggetti puntualmente si ripresentano. Sono testimonianze visuali ma anche registrate con smartphone e videocamere.

    Tra chi ha visto i droni ci sono ad esempio alcuni giornalisti che poi hanno raccontato le loro storie alle emittenti TV e online. Notevole il loro sconcerto e stupore di fronte a quanto si sono trovati davanti.

    In particolare, un cronista di NewsNation, Rich McHugh, originario proprio del New Jersey, ha raccontato che quando è uscito per documentare i presunti droni era molto scettico, ma ha dovuto ricredersi quando ha contato dozzine di oggetti dall’aspetto insolito che non corrispondevano né a tradizionali droni né ad aerei.

    «Ciò che è successo ieri ha cambiato completamente la mia idea su questa storia». Ha raccontato di aver visto oggetti davvero insoliti.

    L’intervista dell’emittente NewsNation ad alcuni testimoni di avvistamenti di “droni”, tra cui un giornalista e due professionisti.

    “Nessun rischio per la popolazione”

    John Kirby, portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, rispondendo alle domande dei giornalisti ha detto che non ci sono prove che gli oggetti non identificati costituiscano una minaccia.

    Questa è anche la posizione ufficiale di Fbi e delle autorità di sicurezza a livello centrale.

    Alcune caratteristiche di quegli oggetti

    Uno degli aspetti più strani è che i misteriosi “droni” non cercano di nascondersi. Ci si aspetterebbe, ad esempio, che chi compie una qualche operazione di spionaggio si preoccupi di non essere tanto visibile, giusto? Eppure, qualunque sia il loro scopo, possiamo dire che quegli oggetti senz’altro non hanno alcuna paura di mettersi in mostra.

    Le loro luci sono simili alle luci di posizione degli aerei, ma soltanto all’apparenza.

    E poi non è chiara ancora la loro forma. Alcuni testimoni hanno visto velivoli descritti come “ad ala fissa”, altri come simili ad aerei ma non proprio come aerei, ad esempio il cronista di NewsNation ha parlato di oggetti a forma di “U” o di “V”.

    Altri avvistamenti ancora invece riguardavano oggetti luminosi e sferici, dunque corrisponderebbero a una categoria abbastanza “tradizionale” di Ufo, riconducibile alla tipologia dei globi luminosi.

    Si possono riassumere anche se non in modo esaustivo alcune delle informazioni raccolte attraverso le varie testimonianze dei cittadini intervistati e reperibili online:

    • Tali “droni” vengono descritti spesso come aventi le dimensioni di un SUV. Un residente ha detto anche “sono grossi come un garage, sembrava un drone tradizionale sotto steroidi”.
    • Ne sono stati visti gruppi o sciami di decine, anche fino a 50 allo stesso tempo, e vengono segnalati in molti Stati.
    • Si oscurano quando vengono osservati, sfuggono a tentativi di intercettazione e di abbattimento con i tradizionali sistemi anti droni
    • Nessuno ne ha visto uno decollare o atterrare.
    • Rimangono in aria molto più a lungo di quanto sia capace un drone di tipo commerciale.

    Come ha detto Luis Elizondo, intervistato in questi giorni durante un telegiornale, uno sforzo simile per metterli in opera e dimensioni così consistenti degli oggetti necessitano almeno delle risorse di Stato per produrli.

    I media sembrano finalmente accorgersi dell’argomento

    Sono passate settimane da che i primi droni sono stati visti e segnalati, a novembre, ma soltanto adesso i media americani cominciano a dare una copertura degli eventi.

    Trump, Presidente eletto, sembra abbia dichiarato: «Abbatteteli!».

    E online circola almeno un video di un presunto tentativo di abbattimento, da parte di un civile si suppone, che spara con un’arma in direzione di uno di quei droni.

    Alcuni articoli online:

    The New York Times
    What We Know About Reports of Drone Sightings in New Jersey and New York

    The Guardian
    Clusters of unidentified drones spotted in New York and New Jersey

    Ecco alcuni articoli dei giornali italiani che hanno riportato la vicenda:

    Sole24Ore:
    Droni misteriosi, crescono le segnalazioni dal New Jersey a New York. Trump: «Abbatteteli»

    Corriere della Sera
    Ufo, nei cieli del New Jersey e di New York molti avvistamenti di «oggetti volanti»: indaga anche l’Fbi