Autore: UfoItalia.it

  • Guardate Ufo I casi italiani, su Focus: è un ottimo documentario 

    Guardate Ufo I casi italiani, su Focus: è un ottimo documentario 

    Lo speciale di Focus “Ufo – I casi italiani” è andato in onda in prima serata il 14 aprile, ma chi se lo fosse perso può tranquillamente rivederlo online su Mediaset Infinity. Il documentario è il primo di una breve serie (3 puntate in totale) di approfondimenti incentrati sui casi nazionali di incontri con gli UFO. I prossimi saranno il 21 e il 28 aprile.

    Ne ho visto la puntata in differita, su internet appunto tramite il sito Mediaset. Occorre solo registrarsi con l’email. 

    Ecco il link alla puntata: https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/ufoicasiitaliani/prima-puntata_F313802601000101

    Interessante e meritevole il taglio del documentario nel suo insieme, che offre allo spettatore un resoconto storico di ciò che è avvenuto, in base alle testimonianze disponibili, senza inutili toni cospiratori o sensazionalistici che spesso, invece, accompagnano tante altre serie di intrattenimento dedicate a temi ufologici o paranormali. 

    Questo filmato offre il giusto connubio di aneddoti e di pareri scientifici, unito a un montaggio di qualità. Dunque, mettetevi comodi e vediamo i temi principali che sono stati trattati nella puntata.

    Indice

    I contenuti del documentario

    Dicevo, un ottimo documentario quello della serie “Ufo – i casi italiani” perché è un buon racconto di alcune tappe della storia degli ufo in Italia, utile per farsi un’idea della questione, per avere un quadro a grandi linee di alcuni eventi, racconti, e testimonianze. 

    La prima puntata andata in onda su Focus ha un fortissimo focus (si perdoni il gioco di parole) sulla Sicilia. Inizia infatti col ripercorrere un interessante e poco conosciuto incontro ravvicinato (un incontro “del terzo tipo”) avvenuto il 4 luglio 1978 presso l’Etna, di cui furono protagonisti 3 sergenti, militari in forze al 41esimo stormo dell’Aeronautica Militare, assieme a una civile, una donna.

    Il luogo dell’incontro è una zona disabitata a 1200 metri sul mare, nei pressi del vulcano. All’imbocco di un tornante, i 4 osservarono oggetti sconosciuti volare in formazione a triangolo, per poi veder atterrare uno di essi dietro una collina. I militari riferirono l’accaduto ai superiori, furono avviate indagini e sopralluoghi. La relazione finale sul caso però non portò ad alcuna conclusione. Eppure, molti sono stati gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati nei pressi del vulcano, nel corso degli anni.

    Così, dopo il primo caso, si passa a un secondo tema, quello dei cosiddetti contattisti, o contattati, coloro che dichiarano – o dichiaravano, perché negli ultimi decenni non sembrano essere emersi nuovi personaggi di quel tipo – di trovarsi in contatto con entità non umane. 

    E dato che anche qui il tema è stato esposto in declinazione siciliana, il personaggio di cui parla il documentario è Eugenio Siragusa, già attivo sempre nella zona etnea già diversi anni prima dell’incontro citato sopra, quello del 1978. Siragusa viene considerato “il contattato” per eccellenza, come spiega nel documentario Orazio Valenti, biografo ufficiale di Siragusa.

    Un contattato è una figura diversa dal contattista: Siragusa rivendicava di essere il tramite per la ricezione di messaggi che riguardano l’umanità, anche messaggi di tipo spirituale. Un fenomeno mediatico, quello del contattismo in senso ampio, che fu piuttosto diffuso negli anni Settanta / Ottanta, come racconta la voce narrante.

    Infine, un grande argomento con cui prosegue la puntata è proprio il tentativo di rendere ragione della frequente apparizione di ufo attorno ai vulcani, l’Etna in particolare. Lo sforzo è quello di riuscire a spiegare o quantomeno ipotizzare quali tecnologie potrebbero esserci dietro, quali entità (intelligenti, fisiche, o di altri tipi) siano attive in questi fenomeni, e infine quali significati abbiano gli avvistamenti nel loro insieme, a livello psicologico e sociale, in pratica dal punto di vista collettivo.

    Professionisti e ricercatori aiutano a migliorare il dibattito

    Belli e pacati nel documentario anche gli intermezzi di commento, che coinvolgono spesso giovani ricercatori, scienziati e altri professionisti (cito in maniera non esaustiva: Sabrina Pieragostini, giornalista e scrittrice che dona equilibrio e pienezza al racconto; Gennaro Romagnoli, psicologo, che formula molto ragionevoli inquadramenti di ciò che può comportare a livello traumatico avere incontri con entità o fenomeni che si pongono al limite – oppure oltre – ciò che gli esseri umani sono abitualmente portati a sperimentare; Davide Gandolfi, fisico che ci illustra che cosa la scienza ci può dire dei fenomeni più estremi del cosmo e della costituzione della materia, unitamente ai limiti che essi comportano per le possibilità tecnologiche attuali).

    Questi “contraddittori” ai racconti di ufo, e a storie di contattismo (che possono da soli altrimenti risultare in effetti troppo difficili da accettare per molti), hanno un buon ruolo di moderazione e di critica. Ci aiutano a ricordare che è sempre opportuno confrontare le teorie, senza sanzionarne nessuna ma ampliando invece il dibattito.

    Questi giornalisti, scienziati, psicologi, anche giovani, spiegano con calma e pianamente quanto siano incompatibili alcune rivendicazioni che provengono dal mondo ufologico, soprattutto di fronte invece alle leggi e le teorie della scienza: viaggi interstellari, esseri intelligenti qui tra noi eccetera… Ovviamente la scienza attuale dice che non è possibile tutto questo, chiede prove concrete, che l’ufologia non è in grado di fornire, almeno non in forma sistematica, riproducibile, o non ancora. 

    I racconti e le esperienze personali di incontri con esseri e oggetti non umani sono appunto personali, sono esperienze di singoli individui, non hanno la caratteristica della riproducibilità, e perciò falliscono nel dare la conferma che la scienza chiede loro, per ratificarli non solo come veri, ma prima di tutto come possibili.

    Eppure, tali esperienze personali sono spesso molto forti in chi le ha vissute. Non si tratta, ecco, credo, di negare tali esperienze. E il documentario compie ottimamente quest’opera, di salvaguardare entrambi i punti di vista.

    Conclusioni

    Una riflessione che rimane aperta, e che forse molti si saranno già indubbiamente posti, è quella sul perché gli extraterrestri non si palesano a tutti. Un’ipotesi avanzata da alcuni è che lo shock sarebbe troppo forte. Forse, come altri nel vasto mondo dell’ufologia propongono, il contatto è già avvenuto e non l’abbiamo capito; oppure altri (tra cui forse sono da includere i “complottisti”, a cui un giorno o si darà o si toglierà del tutto ragione) dicono: è avvenuto, ed è stato nascosto.

    Su tutte viene esposta nel doc anche questa domanda molto sensata: davvero gli alieni hanno bisogno di farsi vedere o di entrare in contatto con noi?

    “Ufo – I casi italiani” è un documentario che piace perché non cerca di indottrinare nessuno, ma presenta semplicemente storie che sono entrate a far parte della cronaca e della cultura italiana. Sta poi a ciascuno scegliere in cosa credere o non credere, oppure anche eventualmente soltanto sospendere il giudizio.

    Aspettiamo con curiosità di vedere le prossime puntate (la seconda, come anticipato in chiusura, parlerà di un altro caso storico stavolta avvenuto in Toscana, nel 1954, a Cennina: una donna, Rosa Lotti, incontrò degli esseri scesi da un velivolo sconosciuto…).

  • UFO a forma di Tic Tac filmati dalla Marina USA

    UFO a forma di Tic Tac filmati dalla Marina USA

    Un video rilasciato da Jeremy Corbell mostra un UAP a forma di ‘Tic Tac’ avvistato dalla Marina USA. Ne sarebbero stati osservati ben quattro contemporaneamente, uno di essi è stato visto spuntare dall’oceano. Registrato dalla USS Jackson il 15 febbraio 2023, il filmato offre nuovi dettagli su questi fenomeni misteriosi. Un altro tassello si aggiunge alla questione degli oggetti volanti non identificati.

    Il nuovo video di Jeremy Corbell

    Proprio pochi giorni fa avevamo già ricevuto i risultati pubblici delle indagini del gruppo Skywatcher, che ha divulgato interessanti riprese video e foto di ben 9 tipi di uap o ufo.

    Oggi, un nuovo capitolo si aggiunge alla saga degli oggetti volanti non identificati: il giornalista investigativo Jeremy Corbell ha rilasciato un video che mostra un UAP a forma di “Tic Tac”.

    Si tratta di un avvistamento fatto dalla Marina degli Stati Uniti. Le immagini, catturate il 15 febbraio 2023 dalla USS Jackson al largo della costa californiana, sono tratte da una registrazione militare autentica, ottenuta tramite una piattaforma di sistemi d’arma. Corbell, in collaborazione con il giornalista investigativo George Knapp (un altro “pezzo grosso” del giornalismo legato all’ufologia – grazie a lui ad esempio conoscemmo la testimonianza di Bob Lazar), continua a spingere per la pubblicazione di interessanti dati su questi fenomeni misteriosi.

    Ecco il video rilasciato dal giornalista Jeremy Corbell:

    Dettagli dell’Avvistamento

    Il filmato mostra un oggetto, ma i testimoni hanno raccontato che sono stati osservati in realtà ben quattro oggetti dalla forma ormai iconica di “Tic Tac”, simili a quelli osservati nel famoso incontro del 2004 declassificato dal Pentagono.

    Secondo Corbell, questi UAP erano auto-illuminati, suggerendo una fonte di energia interna. Uno di essi è stato visto emergere direttamente dall’oceano, passando senza soluzione di continuità dall’acqua all’aria, un comportamento che sfida le attuali conoscenze tecnologiche.

    Gli oggetti – secondo i testimoni – si muovevano in modo coordinato, quasi sincronizzato, prima di sparire improvvisamente insieme, come se rispondessero a un comando condiviso. Questo dettaglio ha portato Corbell a ipotizzare una possibile comunicazione tra i velivoli. La vicinanza alla USS Jackson, una nave militare, solleva inoltre anche interrogativi sulla sicurezza nazionale: chi o cosa controlla questi oggetti?

    Un interrogativo che non trova ancora risposta, così come le incursioni di misteriosi droni sul territorio e soprattutto sulle basi americane. Quasi giornalmente accade che un membro interno del Senato statunitense o altri personaggi di alto profilo rimarchino una verità scomoda: soltanto ieri la Senatrice Gillibrand ha affermato che la Casa Bianca non ha idea dell’origine dei droni – o sarebbe meglio dire gli UAP – che compaiono nel New Jersey: “Non sanno cosa siano”.

    Conclusioni

    Il rilascio di questo video non è un evento isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di crescente interesse per gli UAP. La forma a “Tic Tac” dell’ufo nel video diffuso da Corbell richiama il celebre avvistamento del 2004, discusso persino al Congresso. La Marina non ha ancora fornito un commento ufficiale.

    Corbell, noto per il suo lavoro nella serie “TMZ Presents: UFO Revolution”, insiste che questi filmati siano solo la punta dell’iceberg. La domanda rimane: quanto sappiamo davvero di ciò che vola nei nostri cieli e si nasconde nei nostri mari?

  • Il team Skywatcher filma gli UFO e li mostra al mondo

    Il team Skywatcher filma gli UFO e li mostra al mondo

    Il gruppo Skywatcher mostra le riprese di numerosi oggetti non identificati dalle forme più varie: sono il risultato dei loro incontri con gli UFO. Il team di ricercatori afferma di poter evocare gli UAP a comando, ma il loro dispositivo rimane segreto.

    Indice

    Il nuovo video intitolato “Mapping The Unknown”

    Lunedì 7 aprile 2025 il gruppo di ricerca ufologica Skywatcher ha rilasciato un’attesissima seconda tranche di informazioni. Si tratta del risultato dei loro incontri in cui dichiarano di poter evocare con mezzi psicologici e tecnologici gli UFO. 

    Ricordiamo che tra essi c’è Jake Barber, ex pilota di elicotteri, protagonista nei mesi scorsi di un’intervista scoop a NewsNation, in cui raccontava di aver preso parte a recuperi di materiali e navicelle non umani, in quanto membro del gruppo segreto del Pentagono rivolto proprio al recupero degli UFO /UAP. Era emerso in quel frangente, grazie al lavoro del giornalista Ross Coulthart, il video del recupero di un presunto UFO a forma di uovo.

    Le nuove immagini rivelate ieri mostrano oggetti volanti non identificati ripresi durante le spedizioni del team Skywatcher, in un’area imprecisata e desertica del territorio americano. Il team sostiene di riuscire a “evocare” questi fenomeni ogni volta che utilizza un misterioso dispositivo tecnologico, presumibilmente grazie all’emissione di radiofrequenze, soprannominato “fischietto per cani”. Non sono stati rivelati per ulteriori dettagli sul funzionamento di questo strumento.

    ECCO IL VIDEO rilasciato ieri dal team Skywatcher, dal loro canale ufficiale su YouTube:

    Skywatcher Part II: “Mapping The Unknown”

    La mission di Skywatcher e i metodi per evocare gli UFO

    L’obiettivo primario del gruppo Skywatcher, da loro dichiarato, è applicare il metodo scientifico all’analisi dei fenomeni aerei non identificati (UAP). Questa seconda parte di informazioni si concentra sulla raccolta e presentazione di dati, con un’attenzione particolare al vasto archivio privato di dati UAP raccolti da James Fowler, responsabile del team tecnologico. 

    Il gruppo, come vedremo in questo nuovo video, descrive diversi tipi o classi di UAP osservati, basandosi sulle loro caratteristiche di volo e comportamento, e menziona anche l’utilizzo di una tecnologia proprietaria definita “dog whistle” (letteralmente: fischietto per cani) che sembra influenzare la comparsa degli UAP, evidenziando la natura sperimentale della loro indagine.

    Le riprese si aprono nel deserto, in una zona imprecisata supponiamo del territorio americano, dove il team sta per condurre il secondo evento SkyWatcher dell’anno. Come già dichiarato in precedenti interviste rilasciate dai membri del team, il gruppo sarebbe in grado di evocare gli UFO attraverso due diversi tipi di “chiamata”: la “chiamata” tramite macchine e la “chiamata” psionica. 

    Alex Klokus, presentatore già da tempo legato al mondo Ufologico, racconta: «Abbiamo avuto successo con entrambi questi diversi tipi, ma negli ultimi giorni, sul lato della “chiamata” tramite macchine, abbiamo assistito a molte cose spettacolari. Ogni volta che abbiamo un evento, succedono cose che io davvero non riesco a spiegarmi. Noi e il resto del nostro team stiamo facendo del nostro meglio per raccogliere una solida serie di dati da condividere con tutti voi, ma spero possiate capire che non è facile come sembra. Stiamo parlando di oggetti che apparentemente sono in grado di apparire e scomparire in tempo reale. Stiamo parlando di oggetti che sembrano eludere i nostri sensori, sembrano persino spegnere i nostri sensori a volte.»

    «E posso dire in prima persona che succedono cose pazzesche. Mi considero una persona molto logica e razionale. Questa tana del coniglio, la tana del coniglio degli UAP e della coscienza, è stata di gran lunga l’esperienza più folle della mia vita.» 

    Un tentativo di classificazione degli UFO

    Iniziano quindi le riprese di alcune uscite di osservazioni. Uno dei membri dele team, voce narrante, racconta: «Dopo che accendiamo il “fischietto per cani”, gli UAP letteralmente vengono da noi giorno dopo giorno.»

    Per dare un senso ai dati raccolti, il gruppo spiega di aver definito un insieme di termini specifici, basati sulle caratteristiche di volo degli oggetti non identificati. Gli UAP sono stati suddivisi in nove classi o tipi. Alcune di queste classi potrebbero essere lo stesso UAP in diverse configurazioni di volo, affermano. Tuttavia, dato il loro comportamento, il gruppo è anche convinto che la maggior parte degli oggetti non sia giustificabile con spiegazioni convenzionali o terrestri. 

    Ogni classe di UAP ha caratteristiche diverse, spiegano i membri del gruppo Skywatcher: alcune luccicano, alcune volteggiano, alcune ruotano, alcune sembrano vive e volano come un oggetto vivente nel cielo.

    Fermo immagine dal video rilasciato dal team Skywatcher: la loro classificazione di 9 tipi di ufo / uap.

    Un aspetto che deluderà molti è quello della qualità delle immagini: «Gli UAP sono estremamente difficili da fotografare – dichiarano i ricercatori –. Ciò che si vede a occhio nudo generalmente non è ciò che si vede con la telecamera. La classe uno spesso ruota e volteggia nel cielo. L’oggetto sembra un corpo nero, appare lampeggiare e pulsare più volte al secondo. Sembra esserci una sorta di nuvola o vapore intorno ad esso. Abbiamo visto oggetti di classe uno in formazioni fino a 22-23, che volano in diverse formazioni di volo, diverse formazioni di stormo. La classe due è il classico “tic tac”. L’abbiamo visto in gruppi di due o tre, spesso volare in modo molto irregolare. Li abbiamo visti un paio di anni di fila e di solito li vediamo in gruppi.» 

    «La classe tre, la “blob” (macchia), una nuvola pulsante e vibrante. C’è qualcosa, forse un cilindro, nel mezzo che ha una luce diversa, come una fiamma, e poi vibra e pulsa mentre si muove nello spazio.

    Immagine di un ufo dalla forma irregolare di macchia luminosa, catturata dal team Skywatcher

    La classe quattro è la sfera. L’abbiamo vista solo a infrarossi. La classe quattro sembra presentarsi solo durante determinate attività, forse in congiunzione con la classe uno. Non abbiamo ancora abbastanza dati per confermarlo.» 

    «La classe cinque la chiamiamo “manta ray” (razza). Sembra volteggiare e ruotare mentre si muove nel cielo. La classe sei è una “stella brillante” che vibra molto, molto velocemente. Sembra letteralmente un cristallo nel cielo. La classe sette è una “medusa”. Probabilmente ha una testa di circa 2 metri di diametro, è di colore viola e nero e ha dei tentacoli. La classe otto la chiamiamo “hornet” (calabrone). Sembra molto simile alla classe sette, la medusa, tranne che è più grande ed è quasi come una medusa che trasporta qualcosa.»

    Immagine di ufo a forma di medusa catturata dal team Skywatcher

    «E poi c’è la classe nove, l’”uovo”. Non abbiamo molti dati sulla classe nove, è molto limitata. L’abbiamo registrata come Skywatcher durante il nostro evento in California. È una classe emergente. Abbiamo forti prove che probabilmente esista, ma non abbiamo dati per descriverla in modo conciso.»

    Elicotteri pronti al volo e il team psionico

    Il team è dotato di sensori meccanici, ma anche di un gruppo di ricercatori capaci di “connettersi” con gli UFO attraverso la coscienza. Questo team psionico opera «attivamente giorno e notte», dichiarano. Inoltre, sono dotati anche di due elicotteri pronti per essere dispiegati. 

    Un fermo immagine dal video del team Skywatcher: la location nel deserto dove sono avvenute le riprese degli UFO.

    Il “fischietto per cani”, marchingegno tecnologico che potenzialmente sembra attrarre gli UAP, è parte dell’attrezzatura personalizzata e creata dal team stesso, spiega James Fowler. Gli UAP si presentano quando viene acceso il fischietto. Proprio grazie a questa possibilità di evocare il fenomeno a comando, il team ha potuto iniziare una sistematica sperimentazione causa-effetto. 

    «Ogni volta che accendiamo questa attrezzatura e facciamo le cose che dobbiamo fare per il giusto periodo di tempo, otteniamo una risposta ogni volta. E abbiamo anche sperimentato non usando l’attrezzatura e vedendo se vediamo cose, e non abbiamo visto nulla, il che è interessante perché tutti i nostri dati sono diurni. Non abbiamo dati notturni. […] No, i nostri dati sono in pieno giorno, spesso ben illuminati come questo, magari in un deserto, dati molto visibili. Abbiamo avuto oltre 300 sortite di incursioni UAP nel nostro spazio aereo dove stiamo lavorando.»

    Il team spiega che sta lavorando attivamente con membri della comunità scientifica, ed è alla continua ricerca di più fisici, scienziati, accademici terzi non ufologi. «Vogliamo che vengano ad analizzare i nostri dati e a produrre analisi indipendenti di terze parti.» Il progetto quindi è di ampliare il più possibile le collaborazioni. 

    L’ufo più inquietante a forma di medusa

    Ufo a forma di medusa ripreso dal team Skywatcher.

    Gli incontri forse più notevoli e strani sono quelli con l’ufo a forma di “medusa”. Ecco il racconto che ne viene fatto nel video:

    «Direi che l’incontro più significativo che ho avuto qui è stato probabilmente interagire con la medusa. Ogni giorno abbiamo identificato una qualche forma di UAP a forma di medusa che sembra essere attratta dal nostro sistema di “chiamata” tecnologico. Ogni giorno la medusa si è avvicinata al radar e ieri era così vicina che il team lì poteva effettivamente vederla a occhio nudo. Sembrava un cilindro, ma quando abbiamo aumentato la potenza con l’ingrandimento, sembrava più una classe 7 o una medusa, con la punta super brillante e riflettente, e qualunque cosa penzolasse dalla parte inferiore non era davvero facile da vedere, ma si poteva vedere che c’era qualcosa che fluttuava sotto.» 

    «Abbiamo subito lanciato l’elicottero per inseguirlo. Prima che l’elicottero arrivasse qui, in realtà è venuto e ha stazionato proprio sopra di noi. Per la prima volta abbiamo visto una classe 7 a occhio nudo. Era molto luccicante, sembrava metallico attraverso la nostra ottica. Francamente, l’abbiamo sempre pensato viola o nero. I riflessi sembrano quasi color cromo. Guardando a est, guardando a est, verifica la rotta intorno a 68 gradi. Probabilmente è a 4.000 piedi sopra di noi, forse a 1 chilometro di distanza orizzontale dal suolo. E sembrava lungo 8 metri in totale, dalla cima al fondo. La parte superiore sembra un fungo, come una grande medusa. È molto, molto, molto bianco brillante e vibrante e lampeggiante, come pulsante.»

    Due tipologie di ufo a confronto, “Stella brillante” e “Medusa”, foto del team Skywatcher.

    «Pensiamo che la testa della medusa abbia una dimensione di circa 2 metri, quindi pensiamo che i tentacoli che pendono siano lunghi circa 3-5 metri, variabili a seconda di quale si sta guardando. Potete vedere che queste foto sono state scattate da diverse meduse. Potete vedere che i tentacoli di questa medusa sembrano molto, molto lunghi, su questa sembrano più corti rispetto alla testa. Come potete vedere, i noduli sui tentacoli si illuminano, e di nuovo questa luce ci sembra andare dalla testa alla coda e pulsare e illuminare i noduli mentre avanza. A volte sembra anche un automa o qualcosa di simile a un film alieno, dove ha la coda che pende come se stesse cercando qualcosa, e a volte sembra una medusa nel cielo. Sembra ondulare mentre si muove. Abbiamo visto questi oggetti prendere rotte di volo dirette. Proprio ieri, per la prima volta, ne abbiamo visti due in formazione. Non l’avevamo mai visto prima. Abbiamo inseguito uno di quei due e ha deviato la sua rotta di volo mentre ci avvicinavamo, e poi si è elevato direttamente verso l’alto, proprio in verticale.»

    Conclusioni

    Il lavoro del team Skywatcher è encomiabile sotto molti punti di vista. Tuttavia, molto resta ancora da approfondire: servirebbero ulteriori prove e indagini scientifiche più accurate, e soprattutto immagini migliori che possano rendere più chiari i fenomeni osservati.

    Garry Nolan, scienziato dell’Università di Stanford, collaboratore della CIA sul tema UAP, è anche partner del gruppo Skywatcher ed è comparso brevemente nell’ultimo video rilasciato dal team.

    Come affermano i membri del gruppo: «Dopo ogni evento, sembra che ci portiamo a casa più domande che risposte. La nostra missione nella nostra indagine è veramente appena iniziata. Stiamo rapidamente imparando, infatti, quante cose ancora non sappiamo! Skywatcher rilascerà moduli completi per ciascuna delle nove classi di UAP su YouTube e sul nostro sito web nelle prossime settimane. Vi preghiamo di capire che questa è un’operazione dal vivo che si sta svolgendo in tempo reale. Stiamo facendo del nostro meglio per creare una tassonomia di questi oggetti basata sui dati che abbiamo raccolto». 

    «La parte tre di Skywatcher riguarderà il team psionico che abbiamo assemblato. Ascolterete direttamente alcuni di loro, sentirete parlare della loro esperienza, del loro background e di come si sono ritrovati qui con noi oggi. E se riusciremo a validare l’esistenza di queste capacità completamente e scientificamente, allora quell’informazione necessita di un concetto di realtà e del nostro posto in essa come esseri umani completamente nuovo».

  • Il cielo del mese: aprile 2025

    Il cielo del mese: aprile 2025

    Dopo gli eventi astronomici del mese scorso (eclissi di luna e di sole parziali) che anche se notevoli li abbiamo visti poco e di sfuggita in Italia, anche per via del meteo, si apre ora la stagione delle osservazioni in climi più miti.

    Aprile, infatti, ci porta il cielo delle costellazioni primaverili: su tutte domina il Leone, con la brillante Regolo, seguito dalla Vergine con Spica e dal Boote con Arturo, la quarta stella più luminosa del cielo. Uno spettacolo da non perdere nelle notti limpide!

    Segnaliamo inoltre che la data della Pasqua è il 20 aprile.

    Video Credit & Copyright: Jason Kurth; Music: House of the Rising Sun (Sebastia McQueen via SoundCloud)

    Il Video qui sopra è tratto dalla pagina NASA APOD (Astronomy Picture of the Day): “Spiegazione: il Sole può apparire sorgere due volte allo stesso tempo? Questo è stato proprio il caso di pochi giorni fa a Les Escoumins, Quebec, Canada, quando il luminoso astro del nostro Sistema Solare si alzava proprio mentre veniva parzialmente eclissato dalla Luna. Il video in primo piano mostra questa insolita doppia alba in tempo reale e riflessa dal fiume St. Lawrence. Subito dopo che i primi due punti di luce appaiono su nuvole distanti, quelle che sembrano essere corna luminose diventano visibili – sono in realtà solo parti del Sole che non vengono eclissate. Presto, l’intero Sole eclissato è visibile sopra l’orizzonte. In tutto, questa alba spezzata ha richiesto meno di due minuti durante un’eclissi parziale che è durata molto di più. Anche se la Luna circonda la Terra una volta al mese, non sempre eclissa il Sole perché la sua orbita inclinata di solito la porta sopra o sotto.”

    ***

    Le informazioni che seguono sono tratte da Il Cielo del Mese
    Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it

    Sole


    Si trova nella costellazione dei Pesci fino al 18 aprile, quando passa nella costellazione dell’Ariete. 

    • 1 aprile: il sole sorge alle 6.55; tramonta alle 19.38 
    • 15 aprile: il sole sorge alle 6.31; tramonta alle 19.53 
    • 30 aprile: il sole sorge alle 6.09; tramonta alle 20.10 


    La durata del giorno aumenta di 1 ora e 18 minuti dall’inizio del mese. 
    (Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana). 
    Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un’ora in più rispetto all’Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell’Europa Centrale).

    Luna

    Fasi Lunari aprile 2025
    DataFaseOrario
    05/04/2025Primo quarto04h 15m
    13/04/2025Luna Piena02h 22m
    21/04/2025Ultimo quarto03h 36m
    27/04/2025Luna Nuova21h 31m


    Nell’anno 2025 la data della Pasqua è il 20 aprile
    La data della Pasqua è fissata alla prima domenica dopo il plenilunio successivo all’equinozio di primavera che si verifica il 13/04/2025 alle ore 02,22.
    Quella del 13 Aprile sarà anche una “Miniluna”, con il plenilunio che si verifica circa 22 ore prima dell’apogeo, con la Luna alla massima distanza dalla Terra, che in questa occasione si troverà a 406.294 km. dalla Terra.

    Cielo del mese mappa costellazioni di aprile 2025
    Cielo del mese mappa costellazioni di aprile 2025

    Pianeti

    Marte: il pianeta rosso è ancora osservabile in orario serale. Anche se l’intervallo di tempo a disposizione per osservarlo è destinato a ridursi gradualmente, possiamo ancora individuarlo facilmente nel cielo occidentale per tutta la prima parte della notte. Nei mesi scorsi abbiamo potuto osservare per un certo periodo tutti i pianeti simultaneamente dopo il tramonto del Sole. Ad aprile ad occhio nudo rimangono solo Giove e Marte, mentre altri pianeti si sono spostati tra le luci dell’alba. Per Marte termina una prolungata permanenza nella costellazione dei Gemelli e dal 12 aprile si troverà nel Cancro.

    Giove: insieme a Marte rimane ancora protagonista della volta celeste nelle prime ore di oscurità, ma l’orario del suo tramonto anticipa sempre più e nella seconda parte del mese lo vedremo sempre più basso sull’orizzonte ad Ovest fino a vederlo scomparire già prima della mezzanotte. Anche in questo mese Giove rimane nella costellazione del Toro.

    Saturno: dopo la recente congiunzione con il Sole il pianeta ricompare sull’orizzonte orientale al mattino, poco prima del sorgere del Sole. All’inizio del mese sarà praticamente inosservabile, troppo basso in cielo e indistinguibile nella luce dell’alba. A fine mese avremo qualche possibilità in più di individuarlo: le condizioni di osservabilità del pianeta saranno simili a quelle di Venere, con cui sarà in congiunzione il giorno 29. Saturno si sposta lentamente tra le stelle della fascia zodiacale ed impiega molto tempo a percorrere per intero una costellazione: merita quindi di essere evidenziato l’evento del 19 aprile, quando il pianeta lascia la costellazione dell’Acquario, dove si trovava dal mese di febbraio del 2023, per entrare nei Pesci.

    Congiunzioni

    Luna – Pleiadi: 1° aprile, il mese inizia con la sottile falce di Luna crescente nella costellazione del Toro che si avvicina alle Pleiadi fino alle fasi iniziali di una suggestiva occultazione che non potremo osservare in tutte le sue fasi perché l’incontro tra questi astri si svolge quando sono già prossimi al tramonto.  (vedi mappa)

    Luna – Giove: la sera successiva, 2 aprile, la falce di Luna prosegue il proprio percorso nella costellazione del Toro, dove possiamo osservare la congiunzione con il pianeta Giove.  (vedi mappa)

    Luna – Marte: l’allineamento di astri del 5 aprile è davvero notevole. Potremo ammirare le stelle Castore e Polluce, la Luna al Primo Quarto e il pianeta Marte, nella costellazione dei Gemelli.  (vedi mappa)

    Luna – Venere – Saturno: tra le prime luci dell’alba del 25 aprile vedremo sorgere sull’orizzonte orientale un terzetto di astri, con la sottile falce di Luna calante che si interpone tra i pianeti Venere e Saturno, nella costellazione dei Pesci. (vedi mappa)

    Venere – Saturno: al mattino presto del 29 aprile, prima del sorgere del Sole, sarà possibile osservare, sull’orizzonte ad Est, il sorgere di due pianeti in congiunzione, Venere e Saturno, che si incontrano nella costellazione dei Pesci.  (vedi mappa)

    Luna – Pleiadi: la sera del 29 aprile potremo osservare nuovamente la falce di Luna crescente nella costellazione del Toro, tra la stella Aldebaran e l’ammasso stellare delle Pleiadi.  (vedi mappa)

    Luna – Giove: il mese di aprile si chiude la sera del 30 con una seconda congiunzione tra la falce di Luna e Giove che, dopo l’incontro del 2 aprile, si avvicinano nuovamente nella costellazione del Toro.  (vedi mappa)

    Costellazioni

    Osservando il cielo di aprile possiamo assistere alla transizione dal cielo invernale a quello estivo.
    Nelle prime ore dopo il tramonto possiamo ancora ammirare le costellazioni che hanno dominato il cielo nei mesi precedenti: Orione, il Toro, i Gemelli, l’Auriga
    Nel contempo, nel cielo orientale, si cominciano a scorgere gli astri che saranno protagonisti della stagione estiva. Al tramontare a Sud-Ovest di Sirio – nella costellazione del Cane Maggiore – che per tutto l’inverno è stata la stella più brillante della volta celeste, corrisponde il sorgere a Nord-Est di Vega – nella costellazione della Lira – la stella più luminosa del cielo estivo, insieme ad Arturo del Bootes.
    La Lira è una piccola costellazione composta principalmente da Vega e da 4 stelle vicine ad essa, disposte a parallelogramma.
    A Nord-Est, sotto l’Orsa Maggiore, vedremo la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone con al vertice, molto luminosa, la già citata stella Arturo.
    A sinistra del Bootes si può riconoscere una piccola costellazione a forma di semicerchio, la Corona Boreale
    Tra la Corona Boreale e la Lira si trova la debole ma estesa costellazione di Ercole. Per individuarla possiamo prendere a riferimento il quadrilatero di stelle che ne rappresenta il corpo, mentre le altre stelle che si dipartono sopra e sotto di esso raffigurano gli arti del famoso eroe mitologico. Ercole è una costellazione molto nota agli astrofili, in quanto in essa si trova M13, un ricchissimo ammasso stellare (contiene oltre 300.000 stelle!) facilmente individuabile con piccoli strumenti, alla portata quindi anche dei neofiti.
    Tornando alle costellazioni zodiacali, mentre nella prima parte della notte tramontano Toro e Gemelli, nel cielo meridionale vedremo in successione la debole costellazione del Cancro, il Leone – molto estesa, dal profilo inconfondibile, nella quale è facile individuare la luminosa stella Regolo – e infine la Vergine, anch’essa molto estesa, ma priva di stelle brillanti, fatta eccezione per Spica
    Chi avrà la pazienza di attendere la notte inoltrata potrà scorgere a Sud-Est anche la Bilancia e, successivamente, lo Scorpione
    Le costellazioni circumpolari, quelle cioè che si trovano nei pressi del Polo Nord Celeste, caratterizzano costantemente il cielo settentrionale. L’Orsa Maggiore si trova in un periodo di ottima visibilità, trovandosi alla massima altezza sull’orizzonte (“culminazione”). Ricordiamo il riferimento per trovare la Stella Polare: tracciando una linea, prolungamento del segmento che unisce due stelle dell’Orsa MaggioreMerak e Dubhe (vedi mappa del cielo a Nord), troveremo la stella che indica approssimativamente il Nord. Sull’orizzonte settentrionale possiamo ancora individuare Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a “W”, e la costellazione di Cefeo

  • Operazione “BlueGill Triple Prime”: UFO, test atomici e il segreto di JF Kennedy

    Operazione “BlueGill Triple Prime”: UFO, test atomici e il segreto di JF Kennedy

    Un ufo di forma sferica abbattuto nel 1962, il suo recupero nell’oceano e le informazioni riservate ricevute dal presidente Kennedy. Tutto questo nelle rivelazioni di Harald Malmgren.

    Un evento straordinario, rimasto sepolto per decenni nei meandri della storia americana, è riemerso grazie alle testimonianze di Harald Malmgren, ex consigliere di spicco di ben quattro presidenti degli Stati Uniti, e di sua figlia Pippa, che ha deciso di condividere queste informazioni dopo la morte del padre.

    L’incidente del 1962: un “orb” precipita nell’Oceano

    Siamo nel 1962, in piena Guerra Fredda, quando un test missilistico denominato Operation BlueGill Triple Prime, parte di una serie di esperimenti nucleari ad alta quota, avrebbe portato a un incontro ravvicinato di tipo inedito. Secondo quanto raccontato, durante il lancio di un missile equipaggiato con una testata sperimentale a raggi X, un oggetto sferico non identificato – descritto come un “orb” – è stato avvistato mentre volteggiava attorno al razzo in volo.

    L’intensa emissione di raggi X, progettata per neutralizzare missili nemici, sembra aver colpito anche questo misterioso visitatore, facendolo precipitare nell’oceano Pacifico, dove sarebbe stato successivamente recuperato dalla Marina statunitense.

    Un orb (ufo di forma sferica) fu abbattuto durante un test atomico. Illustrazione di fantasia

    Harald Malmgren, presente ai briefing riservati, ha riferito che il presidente John F. Kennedy fu informato di questo incidente il 7 dicembre 1962, in tre diverse località, tra cui Los Alamos, cuore della ricerca nucleare americana.

    JFK e il segreto extraterrestre: la svolta nella Guerra Fredda

    La portata di questa rivelazione va oltre il semplice avvistamento. Pippa Malmgren sostiene che l’evento abbia avuto un impatto profondo sulla politica di Kennedy, spingendolo a riconsiderare le tensioni globali dell’epoca.

    L’ipotesi è che la consapevolezza di non essere soli nell’universo, unita alla dimostrazione concreta di tecnologie aliene vulnerabili alle armi terrestri, abbia motivato JFK a intraprendere i negoziati di de-escalation con il leader sovietico Nikita Khrushchev. Questi colloqui, che segnarono un passo cruciale verso la distensione nucleare, potrebbero dunque essere stati influenzati da un segreto celato al pubblico: l’abbattimento e il recupero di un UAP (Unidentified Anomalous Phenomena).

    Malmgren padre, secondo la figlia, avrebbe confidato che i relitti recuperati offrivano indizi preziosi, suggerendo che gli Stati Uniti avessero appreso qualcosa di significativo da quell’incidente. Non si tratta dunque di fantasie da film di fantascienza, ma di una narrazione che intreccia storia reale, scienza militare e interrogativi ancora irrisolti.

    La Malmgren, che è piuttosto attiva su X, nel rispondere a un commento di Chris Mellon è tornata di recente a ripercorrere come è arrivata a conoscere da suo padre le informazioni su quella particolare connessione tra UFO e Presidenti Usa (più sotto riportiamo una traduzione):

    Pippa scrive nel tweet che suo padre “era prudente nelle sue rivelazioni. Tuttavia, sentiva un senso di urgenza man mano che sempre più alti funzionari pubblici cominciavano a dichiarare ufficialmente e a confermare che sappiamo molto di più su questo argomento di quanto sia generalmente compreso. Con l’uscita del film, The Age of Disclosure, ha visto la marea cambiare e ha fatto del suo meglio per spiegare ciò che sapeva, avendo servito come consigliere del presidente JFK e del segretario alla Difesa McNamara.”

    Suo padre, continua; era “un testimone diretto che ha servito quattro presidenti, possedeva tutte le autorizzazioni, ed era disposto a parlare apertamente delle sue esperienze. Ricordo il giorno in cui gli dissi: ‘Papà, penserai che abbia perso la testa, ma ho scoperto che sta succedendo qualcosa riguardo alla questione UFO/UAP’. Fu come una chiave in una serratura. Si aprì. Mentre condividevamo ciò che ciascuno di noi sapeva, si rese conto di avere un dovere verso l’umanità di condividere le sue intuizioni, cosa che fece.”

    “Per essere chiari, non si tratta più di credere o non credere. … Se vogliamo esplorare i confini del conosciuto, non possiamo continuare ad avere paura di ciò che troviamo. Il problema non è la scoperta, è la paura che queste scoperte rivelino che non abbiamo compreso la nostra realtà. L’esplorazione è la soluzione, non il problema.”

    Un mistero da cercare tra i JFK Files?

    Resta da chiedersi se tracce di questa vicenda siano nascoste nei recenti “JFK Files” rilasciati dall’amministrazione Trump. Decine di migliaia di pagine sono state desecretate, suscitando grande curiosità tra gli appassionati di misteri. Tuttavia, la probabilità che documenti di questa portata – capaci di confermare un contatto con tecnologie extraterrestri – siano stati inclusi appare remota.

    È più plausibile che tali informazioni, se mai documentate, siano rimaste confinate in archivi di livello superiore, fuori dalla portata delle pubblicazioni attuali. Quelle rilasciate finora sembrano offrire dettagli di modesta rilevanza rispetto a una rivelazione di questa magnitudo, lasciando aperti dubbi e speculazioni.

    Ciò che emerge da questa storia, però, è un’immagine affascinante e inquietante: un momento in cui la Guerra Fredda, le ambizioni nucleari e l’ignoto cosmico si sono incrociati, forse cambiando il corso della storia in modi che stiamo solo iniziando a comprendere.

  • Elizondo alla CNN: Gli Usa hanno navicelle e resti biologici alieni

    Elizondo alla CNN: Gli Usa hanno navicelle e resti biologici alieni

    Una recente intervista di Luis Elizondo alla CNN rilancia il tema ufologico nelle cronache mondiali, mentre David Grusch torna sotto i riflettori collaborando con un parlamentare USA.

    In una recente intervista trasmessa dalla CNN, Luis Elizondo, ex agente dell’intelligence statunitense ed ex direttore del programma segreto del Pentagono Advanced Aerospace Threat Identification Program (AATIP), ha fatto affermazioni molto significative in merito al fenomeno UFO.

    Elizondo ha infatti dichiarato che il governo degli Stati Uniti sarebbe in possesso di navicelle di origine non umana e di resti biologici recuperati da incidenti legati a fenomeni aerei non identificati (UAP). Queste dichiarazioni, rese pubbliche intorno al 21 marzo 2025, rappresentano un ulteriore passo verso quella che molti sperano possa essere una disclosure ufficiale. Secondo lo stesso Elizondo, ci sono buone probabilità che l’amministrazione Trump fornirà rivelazioni significative sul tema ufo / alieni.

    ECCO IL LINK AL VIDEO DELL’INTERVISTA:

    https://edition.cnn.com/2025/03/21/science/video/ufo-whistleblower-government-trump-valencia-digvid

    Elizondo, che negli ultimi anni si è imposto come una figura chiave nel dibattito sugli UAP, ha basato le sue affermazioni sulla sua esperienza diretta all’interno del Pentagono e su informazioni ricevute da fonti affidabili. Durante l’intervista, ha sostenuto che il programma di recupero di questi materiali sarebbe attivo da decenni, coinvolgendo non solo gli Stati Uniti ma anche altri Paesi alleati. “Gli Stati Uniti hanno recuperato tecnologia non umana e resti biologici di intelligenze non umane”, ha dichiarato, sottolineando come tali reperti siano stati analizzati per anni in segreto. Queste parole riecheggiano quanto già emerso nel suo libro Imminent: Inside the Pentagon’s Hunt for U.F.O., pubblicato nel 2024, dove aveva descritto un programma ultrasegreto dedicato allo studio di tecnologie aliene e resti biologici. Ovviamente l’intervista alla CNN ha rilanciato queste affermazioni dando loro un nuovo livello di visibilità.

    David Grusch al fianco di un parlamentare USA

    Un altro sviluppo significativo riguarda David Grusch, l’ex funzionario dell’intelligence che nel 2023 aveva testimoniato sotto giuramento al Congresso, sostenendo che gli Stati Uniti possiedono velivoli alieni e resti biologici non umani.

    Secondo un recente aggiornamento riportato da NewsNation il 22 marzo 2025, Grusch è stato ufficialmente assunto dal deputato statunitense Eric Burlison, repubblicano del Missouri, come consulente per il suo staff personale. Burlison, membro del Congressional UAP Caucus e sostenitore della trasparenza sul fenomeno UAP, ha dichiarato di aver scelto Grusch per la sua esperienza diretta e la sua credibilità. Questa mossa potrebbe facilitare l’accesso a dettagli classificati da parte dei membri del governo, potenzialmente aprendo la strada a nuove rivelazioni pubbliche. La collaborazione tra i due segna un passo avanti nell’indagine parlamentare sugli UAP.

    Il 26 marzo il giornalista Joe khalil con un tweet su X ha riportato una dichiarazione dello stesso Grusch, entusiasta di collaborare con il parlamentare:

    «Dichiarazione del whistleblower sugli UAP David Grusch riguardo alla sua assunzione nello staff del deputato @RepEricBurlison:


    “Sono al contempo immensamente umiliato e profondamente onorato di unirmi al deputato Burlison e al suo straordinario team di professionisti nel promuovere la trasparenza governativa,” ha detto Grusch. “Il pubblico chiede giustamente di conoscere la verità ed è per me un vero privilegio servire nuovamente il popolo di questo paese. Utilizzerò tutta la mia esperienza per supportare il deputato Burlison e aiutare il Congresso degli Stati Uniti a ripristinare pienamente il controllo, consentendo al ramo legislativo di indagare e ritenere responsabili coloro che hanno infranto la legge e mentito non solo al nostro Congresso, ma anche all’Ufficio Esecutivo del Presidente, al Direttore dell’Intelligence Nazionale e al Dipartimento di Giustizia.”»

  • Rivelati i file segreti su Kennedy: eccoli tutti

    Rivelati i file segreti su Kennedy: eccoli tutti

    Ieri, 18 marzo 2025, Donald Trump ha mantenuto una delle sue promesse più attese: la declassificazione di una mole impressionante di documenti relativi all’assassinio di John Fitzgerald Kennedy, avvenuto il 22 novembre 1963 a Dallas. Secondo quanto annunciato dal presidente degli Stati Uniti, circa 80mila file sono stati resi pubblici, consultabili in formato PDF attraverso gli Archivi Nazionali. Un evento che ha riacceso l’interesse di storici, ricercatori e appassionati di misteri, ma che lascia aperte molte domande: ci saranno davvero novità o grandi evoluzioni rispetto a ciò che già sappiamo su uno dei casi più controversi della storia americana?

    ECCO IL LINK AI NUOVI DOCUMENTI RILASCIATI SU JFK:

    https://www.archives.gov/research/jfk/release-2025

    La promessa di Trump

    Trump ha sottolineato che questi documenti non presenteranno le classiche cancellature, quelle “redazioni” che spesso caratterizzano i file segreti declassificati, rendendoli di fatto poco utili per chi cerca verità nascoste. “Non censurate, non potete censurare”, avrebbe detto ai giornalisti, promettendo una trasparenza senza precedenti. Tuttavia, con una quantità stimata di 80mila file, è difficile prevedere cosa emergerà di significativo. Serviranno tempo, pazienza e un’analisi approfondita per estrarre informazioni rilevanti da questa montagna di dati. Al momento, non è chiaro se tra i documenti ci siano anche quelli relativi all’assassinio di Robert “Bob” Kennedy, ucciso nel 1968, o se si concentrino esclusivamente su JFK.

    Le teorie su Kennedy… e gli UFO

    Nel corso dei decenni, l’omicidio di Kennedy ha alimentato innumerevoli teorie del complotto, alcune delle quali intrecciano il suo destino al fenomeno UFO. Secondo alcune ipotesi, JFK sarebbe stato a conoscenza di informazioni riservate sugli oggetti volanti non identificati, forse ottenute attraverso i servizi segreti o la CIA. Una teoria particolarmente suggestiva sostiene che il presidente stesse pianificando di rivelare al pubblico l’esistenza degli UFO, un’intenzione che avrebbe incontrato la feroce opposizione di una parte dell’apparato di intelligence americana. Alcuni arrivano a ipotizzare che il suo assassinio sia stato orchestrato proprio per impedire questa disclosure, vedendo in Kennedy una figura progressista pronta a sfidare il muro di segretezza imposto dai poteri forti.

    Tuttavia, va detto con chiarezza: non esistono prove concrete a sostegno di queste speculazioni. Nonostante il fascino di queste narrazioni, che hanno trovato eco in libri, film e discussioni online, i documenti finora resi pubblici negli anni passati non hanno mai confermato un legame diretto tra Kennedy e gli UFO. La Commissione Warren, che ha indagato sull’omicidio, ha attribuito la responsabilità a Lee Harvey Oswald, identificato come unico assassino, e nessuna inchiesta ufficiale ha mai validato le teorie cospirative più fantasiose. Gli studiosi, d’altronde, ritengono improbabile che i file rimanenti contengano rivelazioni sensazionali, suggerendo che molti dettagli cruciali potrebbero essere già stati distrutti o mai documentati.

    Le affermazioni di Malmgren su Kennedy e “tecnologie extraterrestri”

    Per la cronaca, bisogna ricordare che di recente il tema del possibile legame tra Kennedy e gli Ufo è stato rilanciato da Harald Malmgren, un eminente consigliere politico che ha servito sotto le presidenze di John F. Kennedy, Lyndon B. Johnson, Richard Nixon e Gerald Ford. Malmgren aveva di recente avanzato affermazioni sorprendenti riguardo un presunto legame tra JFK e il fenomeno UFO. Secondo quanto dichiarato da Malmgren in interviste e post sui social media prima della sua morte nel febbraio 2025, egli sarebbe stato informalmente informato negli anni ’60 da Richard Bissell, ex alto funzionario della CIA, su “tecnologie di altri mondi”. Malmgren ha sostenuto che Kennedy fosse a conoscenza di queste informazioni, in particolare legate a un evento del 1962 durante il test nucleare Bluegill Triple Prime, quando un presunto UFO sarebbe stato abbattuto e recuperato dal governo statunitense. In un’intervista con Jesse Michels, Malmgren ha suggerito che JFK intendesse collaborare con il leader sovietico Nikita Krusciov per rivelare tali scoperte, un’intenzione che, secondo lui, potrebbe aver contribuito al suo assassinio nel 1963, orchestrato per impedirgli di rendere pubbliche queste informazioni. Sebbene tali affermazioni siano prive di conferme ufficiali e restino nel campo della speculazione, hanno contribuito a rilanciare le teorie cospirative sul coinvolgimento di Kennedy con gli UFO e sul ruolo dei servizi segreti nel mantenere il silenzio su questi temi.

    Una mole enorme di documenti da esaminare

    Cosa ci riserveranno questi 80mila file? È troppo presto per dirlo. Potrebbero emergere dettagli inediti sulle indagini, sui movimenti di Oswald o sui possibili coinvolgimenti di altri attori, ma per ora il mistero resta intatto. Per gli appassionati di UFO, la speranza è che qualche indizio, per quanto vago, possa accendere una nuova luce su quel presunto legame tra Kennedy e i segreti del cielo. Nel frattempo, i documenti sono lì, accessibili a tutti: un invito a scavare, analizzare, e forse trovare informazioni sorprendenti.

  • A “60 minutes” i misteriosi droni sull’America

    A “60 minutes” i misteriosi droni sull’America

    Misteriosi sciami di (presunti) droni sui cieli americani: il servizio di 60 Minutes accende i riflettori.

    Pochi giorni fa, la celebre trasmissione americana 60 Minutes ha mandato in onda un servizio abbastanza rivelatore intitolato “Drone swarms inside the U.S. could be spying — and the ability to detect, track them is lagging” (letteralmente: Sciami di droni negli Stati Uniti potrebbero essere delle spie – e la capacità di rilevarli e tracciarli è in ritardo).

    Il reportage ha messo in luce un fenomeno che da anni turba i cieli americani e, a quanto pare, non solo: misteriosi sciami di droni non identificati che sorvolano aree sensibili, in particolare basi militari, senza che le autorità riescano a individuarne l’origine o a fermarli. Un enigma che solleva domande scomode: come è possibile che gli Stati Uniti, la più grande potenza militare al mondo, si trovino così vulnerabili di fronte a una minaccia tanto evidente quanto inspiegabile?

    Il servizio si concentra su episodi specifici, come quello della base aerea di Langley, in Virginia, dove per più di due settimane e di notte, nel dicembre 2023, droni di varie dimensioni – dai piccoli quadricotteri commerciali a velivoli grandi quanto un’auto – hanno invaso lo spazio aereo ristretto. Langley non è un luogo qualunque: è sede degli avanzatissimi caccia F-22 Raptor e rappresenta un punto nevralgico per la difesa americana. Eppure, questi intrusi sono apparsi e scomparsi senza lasciare traccia, costringendo persino a trasferire temporaneamente alcuni jet per proteggerli. Ma Langley non è un caso isolato. Simili incursioni sono state segnalate sopra basi strategiche negli Stati Uniti e persino in Europa, come un episodio in una base nel Regno Unito che ospita armamenti nucleari americani.

    Ecco il filmato su YouTube:

    Le testimonianze dei veterani

    A rendere il tutto ancora più sconcertante sono le testimonianze dirette di veterani militari di alto rango, intervistati da 60 Minutes. Il generale in pensione Mark Kelly, ex comandante a Langley, ha descritto gli sciami come un fenomeno variegato: droni di diversa grandezza, velocità e altitudine, alcuni rumorosi, altri quasi silenziosi, che si muovevano in modo apparentemente coordinato. Un altro generale, Glen VanHerck, già a capo del NORAD (il comando che protegge lo spazio aereo nordamericano), ha ammesso di aver visto video di droni che sorvolavano la linea di volo degli F-22, sottolineando il pericolo: questi velivoli potrebbero non solo spiare, ma anche potenzialmente distruggere, come già accade in teatri di guerra lontani. E poi c’è il senatore Roger Wicker, presidente della Commissione per i Servizi Armati del Senato, che non ha dubbi: “C’è chiaramente un aspetto di intelligence militare in tutto questo”. Ma chi li controlla? Russia? Cina? O forse qualcosa di ancora più oscuro?

    I mezzi inadeguati dei militari

    Il vero colpo di scena, però, è l’impotenza dichiarata delle autorità. I sistemi radar del NORAD, progettati durante la Guerra Fredda per rilevare minacce ad alta quota, non riescono a captare questi droni che volano bassi e sfuggono al controllo. Tentativi di interferenza elettronica si sono rivelati inefficaci, e abbatterli con missili o armi da fuoco sopra aree popolate è troppo rischioso. “Non sappiamo chi siano o da dove vengano”, ha confessato VanHerck, puntando il dito su lacune tecnologiche, burocratiche e legali. Un funzionario della Casa Bianca ha provato a minimizzare, suggerendo che potrebbero essere opera di hobbisti, ma l’ipotesi non convince i militari che hanno vissuto queste incursioni in prima persona.

    La natura dei misteriosi droni rimane incerta

    Il servizio di 60 Minutes non offre risposte definitive, ma accende un faro su una vulnerabilità che va oltre i confini americani. Se questi droni – o almeno alcuni di essi – sono davvero strumenti di spionaggio, chi li sta usando sta sfruttando un punto cieco nella sicurezza globale. E se non fossero solo droni convenzionali? Alcuni osservatori, soprattutto nel nostro ambito di interesse, si chiedono se dietro questi fenomeni possa esserci qualcosa di più enigmatico, magari legato a tecnologie non terrestri. Per ora, però, il mistero resta intatto, e il Pentagono continua a brancolare nel buio.

    Cosa ne pensate? Siamo di fronte a una nuova frontiera dello spionaggio o a qualcosa che sfugge ancora alla nostra comprensione? Continuate a seguire ufoitalia.it per aggiornamenti su questo e altri enigmi.

  • The Age of Disclosure: l’anteprima del nuovo documentario sugli UFO

    The Age of Disclosure: l’anteprima del nuovo documentario sugli UFO

    C’è un nuovo documentario sulla realtà degli Ufo che si appresta a diventare un’importante tappa per la rivelazione. Si preannuncia infatti come una novità esplosiva per la qualità e quantità dei testimoni coinvolti. 

    Si intitola “The Age of Disclosure”, e la sua anteprima è in programma proprio oggi, 9 marzo 2025, al festival del cinema che si svolge a Austin, Texas, noto come SXSW (South By Southwest). Il regista è Dan Farah, già co produttore di film hollywoodiani, e collaboratore di Steven Spielberg.

    Il documentario, che vede la partecipazione di 34 membri senior della Comunità governativa «rivela un insabbiamento di 80 anni dell’esistenza di vita intelligente non umana e una guerra segreta tra le principali nazioni per decodificarne la tecnologia». 

    Tra i personaggi che compaiono nel film c’è ad esempio anche l’attuale Segretario di Stato USA, Marco Rubio, che afferma nel documentario: «Abbiamo avuto ripetuti casi di qualcosa che operava nello spazio aereo su impianti nucleari, e non è nostro. E non sappiamo di chi sia. Questo da solo merita indagine, merita attenzione».

    Di seguito il trailer diffuso alcune settimane fa.

    Indice

    The Age of Disclosure: la rivelazione su un nuovo livello

    “The Age of Disclosure” è un documentario realizzato dal regista Dan Farah, un nome già affermato nel mondo di Hollywood in quanto è stato ad esempio il produttore esecutivo di un film di Steven Spielberg: “Ready Player One”.

    Farah ha detto che questo progetto ha richiesto oltre due anni e mezzo per essere completato, e le fasi della sua lavorazione sono state compiute il più possibile in segreto. Infatti, temeva di trovare ostacoli e opposizioni da più parti che gli avrebbero in qualche misura impedito di portare a termine un lavoro su un tema così scottante.

    Il regista ha affermato di essere orgoglioso di aver raccolto le collaborazioni di molti alti funzionari, i quali si sono esposti nel loro ruolo pubblico pur di dichiarare le loro informazioni in materia di fenomeni dalla potenziale natura non umana.

    In particolare in un’intervista a The Hollywood Reporter, Dan Farah ha sottolineato quanto i politici e membri dell’intelligence che ha intervistato stiano prendendo sul serio la questione: «Nessuno dei dirigenti governativi con cui ho parlato sta discutendo se questo sia reale.». 

    La realtà del fenomeno ufo dunque non è in discussione, ma è un dato di fatto ormai accertato.

    La presentazione del documentario

    Ecco come viene presentato il documentario nelle brevi righe di descrizione che si possono leggere online sul sito ufficiale del film

    «The Age of Disclosure è un documentario senza precedenti e rivelatore – con la partecipazione di 34 membri senior della Comunità governativa, militare e di intelligence degli Stati Uniti –, che rivela un insabbiamento di 80 anni dell’esistenza di vita intelligente non umana e una guerra segreta tra le principali nazioni per decodificare la tecnologia di origine non umana. Il film espone il profondo impatto che la situazione ha sul futuro dell’umanità, fornendo allo stesso tempo uno sguardo dietro le quinte con coloro che sono in prima linea nello sforzo di divulgazione bipartisan.»

    «Il film tempestivo arriva sulla scia delle storiche audizioni del Congresso bipartisan sui fenomeni anomali non identificati (UAP, alias UFO). Tutti gli intervistati hanno una conoscenza diretta dell’UAP come risultato del loro lavoro per il governo degli Stati Uniti.»

    Secondo le anticipazioni e i commenti di personalità del calibro di Luis Elizondo – che ha partecipato alla realizzazione e compare egli stesso in video –  il documentario segna una tappa significativa ed è destinato ad essere il fulcro che guiderà la divulgazione verso un nuovo livello.

    Finora abbiamo potuto vederne il trailer, diffuso alcune settimane fa, e già questo faceva presagire il tenore delle rilevanti affermazioni, pronunciate da uomini e donne dell’intelligence e membri del governo e delle istituzioni statunitensi. Per esempio è stato messo in risalto quanto ha affermato, nel trailer, l’ex direttore della task force UAP del governo degli Stati Uniti, Jay Stratton: «Ho visto con i miei occhi navicelle non umane ed esseri non umani.»

    Ecco il trailer di The Age of Disclosure

    Luis Elizondo dichiara: «centrale per la disclosure»

    Lue Elizondo, l’ex capo della task force del Pentagono sugli ufo, ha affermato in un lungo tweet che il documentario Age of Disclosure «vuole essere il pezzo centrale definitivo per aiutare a guidare la disclosure in un modo mai visto prima d’ora».

    Ecco l’elenco delle altre personalità presenti nel film, come riportato sul sito ufficiale di The Age of Disclosure: 

    «Tra quelli presenti nel film ci sono Lue Elizondo (ex funzionario del Dipartimento della Difesa, membro dell’Advanced Aerospace Threat Identification Program del governo, alias AATIP), il Segretario di Stato Marco Rubio, il senatore Kirsten Gillibrand, il senatore Mike Rounds, Jay Stratton (ex funzionario della DIA, direttore della Task Force UAP del governo), il generale Jim Clapper (ex direttore dell’intelligence nazionale), Mike Gold (membro del NASA UAP Study Team), l’ammiraglio Tim Gallaudet (ex capo oceanografo della Marina), Brett Feddersen (ex direttore della sicurezza aerea nel Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca), Jim Semivan (ex alto funzionario della CIA), il rappresentante Carson, Mike Gallagher (ex presidente della Camera Comitato ristretto sul Partito Comunista Cinese), Christopher Mellon (ex funzionario del Dipartimento della Difesa), scienziato senior di più programmi UAP governativi come il Dr. Garry Nolan, il fisico quantistico Hal Puthoff Ph.D., l’astrofisico Eric Davis Ph.D., testimoni oculari militari degli eventi UAP sulle basi militari statunitensi e altro ancora.»

  • Il cielo del mese: marzo 2025

    Il cielo del mese: marzo 2025

    Marzo è sempre un mese interessante per gli amanti del cielo. L’evento più importante del calendario astronomico è naturalmente l’equinozio di primavera del 20 marzo.

    In questo marzo 2025 poi ci saranno alcuni eventi astronomici che cattureranno l’attenzione, anche se noi alle latitudini italiane potremo apprezzarli solo in parte: ci sarà infatti un’eclissi lunare il 14 marzo, visibile solo parzialmente, e il 29 marzo sarà la volta di un’eclissi solare, anch’essa parziale alle latitudini italiane.

    Athena to the Moon. Image Credit: Intuitive Machines. Dal sito NASA APOD: https://apod.nasa.gov/apod/ap250228.html

    Nell’immagine sopra: “Il pianeta Terra è appeso sullo sfondo di questo selfie dell’era spaziale. L’istantanea è stata catturata dal lander IM-2 Nova-C Athena, subito dopo la separazione dello stadio dopo il suo lancio sulla Luna il 26 febbraio. Un alto lander robotico, Athena dovrebbe atterrare giovedì 6 marzo a Mons Mouton, un altopiano vicino al Polo Sud della Luna. Il sito di atterraggio previsto si trova nella parte centrale di una delle potenziali regioni di atterraggio di Artemis 3. Athena trasporta rover ed esperimenti come parte del programma Commercial Lunar Payload Services della NASA, tra cui un trapano destinato a esplorare sotto la superficie lunare alla ricerca di prove di acqua congelata. Trasporta anche un drone propulsivo soprannominato Micro Nova Hopper. Dopo il rilascio sulla superficie lunare, il drone autonomo ha lo scopo di saltare in un cratere vicino e inviare i dati scientifici al lander.” Fonte: NASA / APOD: https://apod.nasa.gov/apod/ap250228.html

    Riportiamo ora le informazioni sul Cielo del mese, prese dalla pagina UAI: Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it

    Sole


    Si trova nella costellazione dell’Acquario fino al 12 marzo, quando passa nella costellazione dei Pesci.

    • 1 marzo: il sole sorge alle 6.47; tramonta alle 18.02 
    • 15 marzo: il sole sorge alle 6.24; tramonta alle 18.19 
    • 31 marzo: il sole sorge alle 6.56; tramonta alle 19.37 (ora legale) 


    La durata del giorno aumenta di 1 ora e 26 minuti dall’inizio del mese. 

    (Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana). 

    Fino a sabato 29 marzo gli orari sono espressi in TMEC (Tempo Medio dell’Europa Centrale). 
    Da domenica 30 marzo 2025 gli orari sono espressi in Ora Estiva (o “Ora Legale”), pari ad un’ora in più rispetto all’Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell’Europa Centrale), ovvero due ore in più rispetto al Tempo Universale (TU). 

    EQUINOZIO DI PRIMAVERA: il 20 marzo alle ore 09 e 02 minuti (TU).

    29 marzo – Eclisse parziale di Sole

    (DATI TRATTI DALL’ALMANACCO UAI 2025)

    L’eclisse è visibile nel nord, centro e parte del sud Italia. 

    • A Belluno inizia alle 10:31 e termina alle 11:50 di TU con una % di diametro solare coperto del 15.6%.
    • A Roma (42° N, 12° E) inizia alle 10:34 e termina alle 11:33 di TU con una % di diametro solare coperto del 7.9%. 
    • A Napoli inizia alle 10:50 e termina alle 11:19 di TU con una sottilissima % di diametro solare coperto del 1.8%. Il capoluogo campano si trova in prossimità del limite della fascia di eclisse. 


    Sono quindi escluse la Basilicata, la Calabria, la Sicilia e parte della Puglia (si nel Gargano, no a Bari). 
    Altrove l’eclisse è visibile in Africa nord-occidentale, nel nord Europa, e nella Russia settentrionale. 
    La magnitudine è 0.936. 

    Come sempre si raccomanda tassativamente di osservare il Sole solo con strumenti adeguati, al fine di evitare danni permanenti alla vista.

    Questi i tempi dei contatti [gli orari sono espressi in TMEC (Tempo Medio dell’Europa Centrale) = TU + 1h ] :

    Evento ( h , m )
    – Inizio eclisse : 09 h 50.6 m.
    – Centralità : 11 h , 47.3 m.
    – Fine dell’eclisse : 13 h 43.6 m.

    Luna

    Le Fasi:

    Fasi Lunari marzo 2025
    DataFaseOrario
    06/03/2025Primo quarto17h 32m
    14/03/2025Luna Piena7h 55m
    22/03/2025Ultimo quarto12h 30m
    29/03/2025Luna Nuova11h 58m

    14 marzo – Eclisse totale di Luna

    (DATI TRATTI DALL’ALMANACCO UAI 2025)

    In Italia è visibile la fase iniziale di penombra e d’ombra al mattino prima del tramonto della Luna.
    La totalità è visibile nell’Ovest d’Europa ed Africa, nel Nord e Sud America e negli oceani Atlantico e Pacifico. 
    La magnitudine dell’eclisse è 1.1784. 

    Questi i tempi dei contatti [gli orari sono espressi in TMEC (Tempo Medio dell’Europa Centrale) = TU + 1h ] :

    Evento ( h ; m )
    La Luna entra nella penombra : 04 h 57.4 m.
    La Luna entra nell’ombra : 06 h 09.5 m.
    Inizio della totalità : 07 h 26.0 m.
    Massimo dell’eclisse : 07 h 59.9 m.
    Fine della totalità : 08 h 31.4 m.
    La Luna esce dall’ombra : 09 h 47.8 m.
    La Luna esce dalla penombra : 11 h 00.0 m.

    mappa del cielo marzo 2025 eventi astronomici eclisse di luna 14 marzo e eclissi di sole il 29 marzo e equinozio di primavera il 20 marzo
    Mappa del cielo di marzo 2025

    Pianeti

    Tutti i pianeti che abbiamo osservato a lungo nei mesi precedenti vedono anticipare l’orario del proprio tramonto e di conseguenza si riduce sempre più il tempo a disposizione per osservarli.

    Il pianeta che tramonta per ultimo e che rimane quindi osservabile più a lungo è Marte, che rimane visibile fino a dopo la mezzanotte. All’inizio della notte lo possiamo vedere al suo culmine in direzione Sud. Marte rimane per tutto il mese nella costellazione dei Gemelli in un suggestivo avvicinamento con le sue stelle più brillanti, Castore e Polluce.

    Giove: il pianeta è ancora visibile nella prima parte della notte, ma l’intervallo di tempo disponibile per osservarlo si riduce progressivamente. Al calare dell’oscurità potremo ammirarlo sempre più basso sull’orizzonte in direzione Ovest. Giove rimane per tutto il mese nella costellazione del Toro.