Il team Skywatcher filma gli UFO e li mostra al mondo

Le forme degli ufo fotografati dal team Skywatcher

Il gruppo Skywatcher mostra le riprese di numerosi oggetti non identificati dalle forme più varie: sono il risultato dei loro incontri con gli UFO. Il team di ricercatori afferma di poter evocare gli UAP a comando, ma il loro dispositivo rimane segreto.

Indice

Il nuovo video intitolato “Mapping The Unknown”

Lunedì 7 aprile 2025 il gruppo di ricerca ufologica Skywatcher ha rilasciato un’attesissima seconda tranche di informazioni. Si tratta del risultato dei loro incontri in cui dichiarano di poter evocare con mezzi psicologici e tecnologici gli UFO. 

Ricordiamo che tra essi c’è Jake Barber, ex pilota di elicotteri, protagonista nei mesi scorsi di un’intervista scoop a NewsNation, in cui raccontava di aver preso parte a recuperi di materiali e navicelle non umani, in quanto membro del gruppo segreto del Pentagono rivolto proprio al recupero degli UFO /UAP. Era emerso in quel frangente, grazie al lavoro del giornalista Ross Coulthart, il video del recupero di un presunto UFO a forma di uovo.

Le nuove immagini rivelate ieri mostrano oggetti volanti non identificati ripresi durante le spedizioni del team Skywatcher, in un’area imprecisata e desertica del territorio americano. Il team sostiene di riuscire a “evocare” questi fenomeni ogni volta che utilizza un misterioso dispositivo tecnologico, presumibilmente grazie all’emissione di radiofrequenze, soprannominato “fischietto per cani”. Non sono stati rivelati per ulteriori dettagli sul funzionamento di questo strumento.

ECCO IL VIDEO rilasciato ieri dal team Skywatcher, dal loro canale ufficiale su YouTube:

Skywatcher Part II: “Mapping The Unknown”

La mission di Skywatcher e i metodi per evocare gli UFO

L’obiettivo primario del gruppo Skywatcher, da loro dichiarato, è applicare il metodo scientifico all’analisi dei fenomeni aerei non identificati (UAP). Questa seconda parte di informazioni si concentra sulla raccolta e presentazione di dati, con un’attenzione particolare al vasto archivio privato di dati UAP raccolti da James Fowler, responsabile del team tecnologico. 

Il gruppo, come vedremo in questo nuovo video, descrive diversi tipi o classi di UAP osservati, basandosi sulle loro caratteristiche di volo e comportamento, e menziona anche l’utilizzo di una tecnologia proprietaria definita “dog whistle” (letteralmente: fischietto per cani) che sembra influenzare la comparsa degli UAP, evidenziando la natura sperimentale della loro indagine.

Le riprese si aprono nel deserto, in una zona imprecisata supponiamo del territorio americano, dove il team sta per condurre il secondo evento SkyWatcher dell’anno. Come già dichiarato in precedenti interviste rilasciate dai membri del team, il gruppo sarebbe in grado di evocare gli UFO attraverso due diversi tipi di “chiamata”: la “chiamata” tramite macchine e la “chiamata” psionica. 

Alex Klokus, presentatore già da tempo legato al mondo Ufologico, racconta: «Abbiamo avuto successo con entrambi questi diversi tipi, ma negli ultimi giorni, sul lato della “chiamata” tramite macchine, abbiamo assistito a molte cose spettacolari. Ogni volta che abbiamo un evento, succedono cose che io davvero non riesco a spiegarmi. Noi e il resto del nostro team stiamo facendo del nostro meglio per raccogliere una solida serie di dati da condividere con tutti voi, ma spero possiate capire che non è facile come sembra. Stiamo parlando di oggetti che apparentemente sono in grado di apparire e scomparire in tempo reale. Stiamo parlando di oggetti che sembrano eludere i nostri sensori, sembrano persino spegnere i nostri sensori a volte.»

«E posso dire in prima persona che succedono cose pazzesche. Mi considero una persona molto logica e razionale. Questa tana del coniglio, la tana del coniglio degli UAP e della coscienza, è stata di gran lunga l’esperienza più folle della mia vita.» 

Un tentativo di classificazione degli UFO

Iniziano quindi le riprese di alcune uscite di osservazioni. Uno dei membri dele team, voce narrante, racconta: «Dopo che accendiamo il “fischietto per cani”, gli UAP letteralmente vengono da noi giorno dopo giorno.»

Per dare un senso ai dati raccolti, il gruppo spiega di aver definito un insieme di termini specifici, basati sulle caratteristiche di volo degli oggetti non identificati. Gli UAP sono stati suddivisi in nove classi o tipi. Alcune di queste classi potrebbero essere lo stesso UAP in diverse configurazioni di volo, affermano. Tuttavia, dato il loro comportamento, il gruppo è anche convinto che la maggior parte degli oggetti non sia giustificabile con spiegazioni convenzionali o terrestri. 

Ogni classe di UAP ha caratteristiche diverse, spiegano i membri del gruppo Skywatcher: alcune luccicano, alcune volteggiano, alcune ruotano, alcune sembrano vive e volano come un oggetto vivente nel cielo.

Fermo immagine dal video rilasciato dal team Skywatcher: la loro classificazione di 9 tipi di ufo / uap.

Un aspetto che deluderà molti è quello della qualità delle immagini: «Gli UAP sono estremamente difficili da fotografare – dichiarano i ricercatori –. Ciò che si vede a occhio nudo generalmente non è ciò che si vede con la telecamera. La classe uno spesso ruota e volteggia nel cielo. L’oggetto sembra un corpo nero, appare lampeggiare e pulsare più volte al secondo. Sembra esserci una sorta di nuvola o vapore intorno ad esso. Abbiamo visto oggetti di classe uno in formazioni fino a 22-23, che volano in diverse formazioni di volo, diverse formazioni di stormo. La classe due è il classico “tic tac”. L’abbiamo visto in gruppi di due o tre, spesso volare in modo molto irregolare. Li abbiamo visti un paio di anni di fila e di solito li vediamo in gruppi.» 

«La classe tre, la “blob” (macchia), una nuvola pulsante e vibrante. C’è qualcosa, forse un cilindro, nel mezzo che ha una luce diversa, come una fiamma, e poi vibra e pulsa mentre si muove nello spazio.

Immagine di un ufo dalla forma irregolare di macchia luminosa, catturata dal team Skywatcher

La classe quattro è la sfera. L’abbiamo vista solo a infrarossi. La classe quattro sembra presentarsi solo durante determinate attività, forse in congiunzione con la classe uno. Non abbiamo ancora abbastanza dati per confermarlo.» 

«La classe cinque la chiamiamo “manta ray” (razza). Sembra volteggiare e ruotare mentre si muove nel cielo. La classe sei è una “stella brillante” che vibra molto, molto velocemente. Sembra letteralmente un cristallo nel cielo. La classe sette è una “medusa”. Probabilmente ha una testa di circa 2 metri di diametro, è di colore viola e nero e ha dei tentacoli. La classe otto la chiamiamo “hornet” (calabrone). Sembra molto simile alla classe sette, la medusa, tranne che è più grande ed è quasi come una medusa che trasporta qualcosa.»

Immagine di ufo a forma di medusa catturata dal team Skywatcher

«E poi c’è la classe nove, l’”uovo”. Non abbiamo molti dati sulla classe nove, è molto limitata. L’abbiamo registrata come Skywatcher durante il nostro evento in California. È una classe emergente. Abbiamo forti prove che probabilmente esista, ma non abbiamo dati per descriverla in modo conciso.»

Elicotteri pronti al volo e il team psionico

Il team è dotato di sensori meccanici, ma anche di un gruppo di ricercatori capaci di “connettersi” con gli UFO attraverso la coscienza. Questo team psionico opera «attivamente giorno e notte», dichiarano. Inoltre, sono dotati anche di due elicotteri pronti per essere dispiegati. 

Un fermo immagine dal video del team Skywatcher: la location nel deserto dove sono avvenute le riprese degli UFO.

Il “fischietto per cani”, marchingegno tecnologico che potenzialmente sembra attrarre gli UAP, è parte dell’attrezzatura personalizzata e creata dal team stesso, spiega James Fowler. Gli UAP si presentano quando viene acceso il fischietto. Proprio grazie a questa possibilità di evocare il fenomeno a comando, il team ha potuto iniziare una sistematica sperimentazione causa-effetto. 

«Ogni volta che accendiamo questa attrezzatura e facciamo le cose che dobbiamo fare per il giusto periodo di tempo, otteniamo una risposta ogni volta. E abbiamo anche sperimentato non usando l’attrezzatura e vedendo se vediamo cose, e non abbiamo visto nulla, il che è interessante perché tutti i nostri dati sono diurni. Non abbiamo dati notturni. […] No, i nostri dati sono in pieno giorno, spesso ben illuminati come questo, magari in un deserto, dati molto visibili. Abbiamo avuto oltre 300 sortite di incursioni UAP nel nostro spazio aereo dove stiamo lavorando.»

Il team spiega che sta lavorando attivamente con membri della comunità scientifica, ed è alla continua ricerca di più fisici, scienziati, accademici terzi non ufologi. «Vogliamo che vengano ad analizzare i nostri dati e a produrre analisi indipendenti di terze parti.» Il progetto quindi è di ampliare il più possibile le collaborazioni. 

L’ufo più inquietante a forma di medusa

Ufo a forma di medusa ripreso dal team Skywatcher.

Gli incontri forse più notevoli e strani sono quelli con l’ufo a forma di “medusa”. Ecco il racconto che ne viene fatto nel video:

«Direi che l’incontro più significativo che ho avuto qui è stato probabilmente interagire con la medusa. Ogni giorno abbiamo identificato una qualche forma di UAP a forma di medusa che sembra essere attratta dal nostro sistema di “chiamata” tecnologico. Ogni giorno la medusa si è avvicinata al radar e ieri era così vicina che il team lì poteva effettivamente vederla a occhio nudo. Sembrava un cilindro, ma quando abbiamo aumentato la potenza con l’ingrandimento, sembrava più una classe 7 o una medusa, con la punta super brillante e riflettente, e qualunque cosa penzolasse dalla parte inferiore non era davvero facile da vedere, ma si poteva vedere che c’era qualcosa che fluttuava sotto.» 

«Abbiamo subito lanciato l’elicottero per inseguirlo. Prima che l’elicottero arrivasse qui, in realtà è venuto e ha stazionato proprio sopra di noi. Per la prima volta abbiamo visto una classe 7 a occhio nudo. Era molto luccicante, sembrava metallico attraverso la nostra ottica. Francamente, l’abbiamo sempre pensato viola o nero. I riflessi sembrano quasi color cromo. Guardando a est, guardando a est, verifica la rotta intorno a 68 gradi. Probabilmente è a 4.000 piedi sopra di noi, forse a 1 chilometro di distanza orizzontale dal suolo. E sembrava lungo 8 metri in totale, dalla cima al fondo. La parte superiore sembra un fungo, come una grande medusa. È molto, molto, molto bianco brillante e vibrante e lampeggiante, come pulsante.»

Due tipologie di ufo a confronto, “Stella brillante” e “Medusa”, foto del team Skywatcher.

«Pensiamo che la testa della medusa abbia una dimensione di circa 2 metri, quindi pensiamo che i tentacoli che pendono siano lunghi circa 3-5 metri, variabili a seconda di quale si sta guardando. Potete vedere che queste foto sono state scattate da diverse meduse. Potete vedere che i tentacoli di questa medusa sembrano molto, molto lunghi, su questa sembrano più corti rispetto alla testa. Come potete vedere, i noduli sui tentacoli si illuminano, e di nuovo questa luce ci sembra andare dalla testa alla coda e pulsare e illuminare i noduli mentre avanza. A volte sembra anche un automa o qualcosa di simile a un film alieno, dove ha la coda che pende come se stesse cercando qualcosa, e a volte sembra una medusa nel cielo. Sembra ondulare mentre si muove. Abbiamo visto questi oggetti prendere rotte di volo dirette. Proprio ieri, per la prima volta, ne abbiamo visti due in formazione. Non l’avevamo mai visto prima. Abbiamo inseguito uno di quei due e ha deviato la sua rotta di volo mentre ci avvicinavamo, e poi si è elevato direttamente verso l’alto, proprio in verticale.»

Conclusioni

Il lavoro del team Skywatcher è encomiabile sotto molti punti di vista. Tuttavia, molto resta ancora da approfondire: servirebbero ulteriori prove e indagini scientifiche più accurate, e soprattutto immagini migliori che possano rendere più chiari i fenomeni osservati.

Garry Nolan, scienziato dell’Università di Stanford, collaboratore della CIA sul tema UAP, è anche partner del gruppo Skywatcher ed è comparso brevemente nell’ultimo video rilasciato dal team.

Come affermano i membri del gruppo: «Dopo ogni evento, sembra che ci portiamo a casa più domande che risposte. La nostra missione nella nostra indagine è veramente appena iniziata. Stiamo rapidamente imparando, infatti, quante cose ancora non sappiamo! Skywatcher rilascerà moduli completi per ciascuna delle nove classi di UAP su YouTube e sul nostro sito web nelle prossime settimane. Vi preghiamo di capire che questa è un’operazione dal vivo che si sta svolgendo in tempo reale. Stiamo facendo del nostro meglio per creare una tassonomia di questi oggetti basata sui dati che abbiamo raccolto». 

«La parte tre di Skywatcher riguarderà il team psionico che abbiamo assemblato. Ascolterete direttamente alcuni di loro, sentirete parlare della loro esperienza, del loro background e di come si sono ritrovati qui con noi oggi. E se riusciremo a validare l’esistenza di queste capacità completamente e scientificamente, allora quell’informazione necessita di un concetto di realtà e del nostro posto in essa come esseri umani completamente nuovo».

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